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I canti dell’altipiano – by Edoardo Fontanazza

Edoardo Fontanazza, nato a Enna il 23 febbraio del 1924, conseguita la laurea in Psicologia e Pedagogia presso l’Università Cattolica di Milano, è stato un appassionato pedagogo: curioso e attento del mondo dei Fanciulli, diremmo del loro sguardo, che è, nelle sue stesse parole, paradigma di un atteggiamento dell’anima, meglio ancora, di una perseguita attitudine dell’anima a comprendere l’essenza delle cose, di là dalle complicazioni, dai sedimenti che incrostano l’animo degli adulti.
E’ attraverso la poesia che egli ci da accesso al suo mondo inferiore, intriso di una religiosità totale e solare, in comunione profonda con una divinità che all’uomo parla ininterrottamente, attraverso il modularsi “dell’infinita varietà del canto” che anima l’universo per ogni dove. Nella poesia ci è dato cogliere il grado di compenetrazione profonda per l’Uomo, sopra ogni altra cosa, per le sue sofferenze, per i suoi mille modi di offrirsi all’esistenza, per la sua curiosità o per la sua accidia. Edoardo Fontanazza ha espresso artisticamente tutto questo anche in pittura, saggiando con avido bisogno di comunicare varie tecniche – dall’olio alla grafica – i cui esiti sono stati ripetutamente esposti, apprezzati e premiati. Ha pubblicato varie opere in prosa, opere professionali talune, ma anche prose d’arte sempre offerte al lettore per risvegliarne attenzione, amore per il proprio territorio, per offrire nuove prospettive su un patrimonio ambientale concepito come commistione fra paesaggio, luce, architetture, esperienze, opere d’arte, volti, gesti, aspirazioni.
La poesia, com’è proprio di questo linguaggio, ha espresso con pienezza definitiva ogni piega del suo animo: l’Autore l’ha intensamente coltivata ma non ne ha mai perseguito la pubblicazione se non per limitati, diremmo pudichi interventi episodici (o sporadici?).
Quel che qui si offre è un’antologia di brani, stralciati dalle raccolte così come egli le aveva organicamente concepite, per quanto possibile rappresentativa della sua inedita produzione poetica. Noi, i familiari, si fa qui questa scelta di pubblicazione, con l’esitazione comprensibile, ma sospinti dal dubbio che questo patrimonio poetico, ormai non più in fermento, non più rinnovabile, noi non si abbia realmente diritto di fruirlo in maniera esclusiva.
Quanto al senso del suo fare poetico, esso è meditazione, ricerca, come suggeriscono i suoi stessi versi, invitandoci a condividerne il cammino:
Partimmo dalla foce non so chi sia io come altri uomini cercai una sorgente la prima origine dell’uomo nudo sulla terra nuda.
Elisa

Edoardo Fontanazza nasce ad Enna il 23 febbraio del 1924; si laurea in Pedagogia e Psicologia all’Università Cattolica di Milano.

Si occupa professionalmente di didattica con entusiasmo, con spirito di ricerca e innovazione. Si distingue così per avere contribuito all’elaborazione ed alle prime realizzazioni sul campo di categorie tutt’ora cardine delle moderne impostazioni didattiche, incentrate su interdisciplinarietà e globalità educativa.

Ne danno atto le numerose pubblicazioni, iniziative e riconoscimenti ricevuti. Con uguale spirito di ricerca ed entusiasmo, si è occupato di poesia, letteratura, storia dell’arte, sport e pittura. Numerose anche in questi campi le pubblicazioni e i riconoscimenti che a tutt’oggi gli vengono tributati.

Edoardo Fontanazza ci ha lasciato il 6 marzo del 1998. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Didattica in azione con i gruppi interclasse; Il parco sull’altipiano; Sicilia a passo di zoccoli; Il sonno della ragione; Profonda Sicilia; Enna spazi d’arte e di storia.

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