lunedì , Gennaio 13 2025

L’Antica Villa Romana del Casale di Piazza Armerina – by Enzo Cammarata

Se c’è un luogo al mondo dove si coglie in tutta sua immediatezza il “modo di narrare continuo” dell’architettura romana, questo è la villa del Casale di Piazza Armerina. Il tema della residenza di campagna viene qui trattato in forme monumentali complesse, che si dispongono sul terreno in assoluta libertà e si articolano in aggregati edilizi di straordinaria bellezza.
La villa del Casale, in questo senso, è quasi la rappresentazione dell’estrema sintesi dei Fori della Capitale. Le strutture architettoniche si inseguono in un continuum di scorci, deviazioni d’asse, ricchezza compositiva, fantasia e invenzione che sarà in seguito raggiunta solo in alcune realizzazioni delle grandi stagioni del barocco italiano e del Movimento Moderno.
Nella gerarchia generale delle fabbriche, il corpo regolare del grande peristilio è assediato, a valle, dall’atrio d’ingresso e dalla fuga dei volumi delle tenne che prefigurano, per intero, lo sviluppo degli spazi interni bizantini, da San Vitale a Santa Sofia; a monte, dal massiccio volume della basilica, mediato dal magnifico passeggio della Grande Caccia (in realtà una straordinaria carta geografica del mondo); a sud dal complesso del triclinio trilobato che, da solo, costituirebbe uno dei maggiori monumenti dell’antichità romana pervenuto fino a noi. Raramente si ha occasione di sperimentare la realtà della quarta dimensione in architettura (il tempo) come al Casale.
La complessità e la bellezza di questo aggregato architettonico è ulteriormente arricchita dalle magnifiche superfici a mosaico realizzate dagli antenati degli artisti della Palatina e di Monreale. Anzi, proprio la presenza dei mosaici ci fa spesso dimenticare la forza, la bellezza, la sapienza costruttiva di uno dei più straordinari monumenti dell’antichità.
Salvatore Scuto

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