Nel 1862 si formava presso la Chiesa Madre di Enna una notevole raccolta di oggetti di antichità e di opere d’arte medievale e moderna la quale si impose subito all’interesse del mondo della cultura per la circostanza che gli oggetti e le opere di cui sopra, per la maggiore parte, si riferivano ad un’area omogenea gravitante nell’attuale territorio della provincia di Enna.
Particolare attenzione di storici, archeologi e numismatici ha sempre richiamato la collezione di monete che la Soprintendenza di Agrigento – sin dagli anni ’60 e ’70 ha avuto cura di sottoporre a verifiche, cataloga-zione e schedatura – così come il settore della pinacoteca e delle altre opere d’arte, della oreficeria e arredi sacri, di cui la raccolta si è arricchita con il concorso da parte della Chiesa Madre e di donazioni di privati, ha ricevuto un accurato riesame con la schedatura a suo tempo curata dalla Soprintendenza Beni Storico-artistici di Palermo.
Create così le condizioni scientifiche per una idonea sistemazione museale rispondente alle attuali esigenze socio-culturali di fruizione, per la quale erano già stati predisposti appositi locali adiacenti alla Chiesa Madre, l’impegno congiunto dell’Amministrazione Comunale, della Curia Vescovile e della Chiesa Madre, dell’Amministrazione Regionale dei Beni Culturali – costituendo un modello di fruttuosa collaborazione – ha consentito che oggi si possa disporre di una moderna struttura scientifico-culturale che, a servizio della Comunità, viene ad aggiungersi all’altra ben nota struttura del Museo Archeologico di Enna.
L’allestimento museografico – progettato e diretto dall’ing. Erminio Farina – si articola essenzialmente in quattro sezioni espositive: a) al piano terreno la pinacoteca, distinta nella «Sala Alessi» che raccoglie opere facenti parte della originaria collezione, con dipinti dalla età medievale all’800, e la sala dei pittori ennesi dell’800 in genere raccolti o donati alla Chiesa Madre in epoca successiva; b) al piano interrato: raccolte di paramenti e arredi sacri; c) al primo piano: le argenterie e oreficerie del Tesoro della Chiesa Madre; d) galleria sopra il primo piano: la sezione archeologica con la collezione numismatica e la raccolta antiquaria di ceramiche, bronzetti e suppellettili varie, verosimilmente provenienti dal territorio ennese, oltre ad un interessante se pur limitato settore di reperti di provenienza esotica, prevalentemente egizi.