Con l’ineffabilità che lo contraddistingue il nostro Presidente del Consiglio anche oggi, in quella che per qualunque altro persona normale sarebbe da annoverare tra le giornate da dimenticare, ha avuto la generosità di rassicurare i suoi sudditi: tranquilli carini, la crisi (che brutta parola!) non è poi così grave come la descrivono quei menagrami dei comunisti, la stampa nemica e gli amici neo traditori; i ristoranti sono sempre pieni, gli aerei fanno il tutto esaurito e al FMI ho chiesto di monitorare l’economia italiana; magari ci fanno la certificazione della qualità gratuitamente e quei rompi degli europei con la puzza sotto il naso dovranno rassegnarsi. Quanto agli italiani saranno più motivati a fare qualche sacrificio in più se sanno che serve per farsi certificare dalla signora Lagarde!
Neppure nei peggiori incubi si osava tanto…i suoi uomini continuano a ripetere la lezioncina per difendere l’indifendibile, come quei giovani avvocati che si esercitano a difendere il proprio cliente, allo scopo di farlo risultare innocente, anche quando sono iperconvinti della sua colpevolezza. Qualcuno ogni tanto si sveglia dal letargo e da un cenno di vita, perfino il fedelissimo Straguadanio ha avuto un moto di resipiscenza, di cui, però, forse si è immediatamente pentito, visto la fine che ha fatto fare alla telecamera dell’operatore di “Piazza pulita” e l’attestazione d’amore che subito dopo ha reiterato all’oggetto della sua passione …..
Se non ci fosse da piangere, potremmo sganasciarci dalle risate per il ritmo farsesco con cui si stanno conducendo le danze sulla pelle di tutti noi italiani.
Quello che è innegabile è che Berlusconi e i suoi uomini hanno perso completamente il contatto con la realtà quotidiana della maggioranza degli italiani; si spostano da un palazzo all’altro con auto blu che sfrecciano a velocità sostenuta, super scortati, super garantiti in tutte le loro esigenze, non hanno né tempo, è modo, né voglia, di mescolarsi alla gente comune, fare le stesse file, constatare gli aumenti costanti dei prezzi, farsi i conti con i mille e duecento euro di stipendio (per i più fortunati), da cui si deve togliere la rata del mutuo, le spese di condominio, acqua, luce, gas, telefono, qualche imprevisto, e con quello che resta si deve mangiare e vestirsi tutta la famiglia…e magari alla fine restano i soldi per il ristorante e una capatina nei luoghi di villeggiatura che, a quanto consta al presidente, sono sempre affollati.
Le fonti di Berlusconi non devono essere le stesse da cui attinge Napolitano, la Banca d’Italia i famigerati giornali e gli economisti da strapazzo!
Più volte mi sono chiesta se in questi anni e soprattutto in questi mesi a Berlusconi e ai suoi cortigiani sia mai venuto in mente di guardarsi da fuori…è un esercizio utile quello di guardare a quello che si sta facendo, fingendosi una persona terza e magari un oppositore; a volte si riesce a farlo con obbiettività e allora quello che si vede difficilmente può rendere orgogliosi; ma nel loro caso temo che, se proprio non possono fare a meno di constatare che gli altri, i nemici, hanno ragione, allora la bravura sta nel negare anche l’evidenza, nel cercare altri capri espiatori, nel trovare subito una new che distolga l’attenzione dalle notizie reali e porti a rimestare gli scandali veri e finti a cui tutti si appassionano.
La discesa in campo di Berlusconi, quasi vent’anni fa, anche dalle persone che non l’avrebbero mai votato, fu vista come un elemento di frattura con la prima repubblica e molti si convinsero che l’uomo che aveva avuto tutto dalla vita e dalla fortuna scendendo, a quasi 60 anni, nell’agone politico, volesse restituite allo Stato il tanto che aveva avuto, mettendo al suo servizio quelle capacità che l’avevano fatto diventare uno degli uomini più ricchi al mondo: da un uomo che ha tutto non ti devi aspettare le bassezze di cui si erano macchiati gran parte degli uomini politici della cosiddetta prima repubblica! Il ragionamento era ingenuo e ottimistico, almeno tanto quanto ora è grande lo scoramento e lo sbalordimento con cui si assiste al suo catastrofico declino. L’uomo abbandonato dalle forze economiche e sociali che in lui avevano creduto, sembra ancora più solo se lo si guarda com’è nella realtà, circondato da ruffiani e leccapiedi pronti a soddisfare ogni suo desiderio e da un corpo politico che, dal momento che è stato da lui scelto e messo sugli scanni di Montecitorio e di Palazzo Madama, si guarda bene dal contrariarlo, pena la non rieleggibilità. Ma Berlusconi se ancora una volta uscisse da sé stesso e guardasse tutto quello che sta succedendo, si prenderebbe con le mani in testa perché, tutti ne siamo convinti, è una persona che possiede un’intelligenza al di sopra della media e quindi, guardando dal di fuori questa Italia e i suoi governanti se ne vergognerebbe profondamente…ma sarà poi vero? Cosa può spingere un uomo come lui a rischiare di essere ricordato come il peggiore presidente del Consiglio che l’Italia abbia mai avuto? Possibile che posponga la propria serenità, il rispetto di se stesso, il desiderio di essere ricordato come un grande statista, alla soddisfazione immediata della cupidigia di potere e dell’avidità di nuove prebende? Possibile che questo suo intestardirsi a mantenere saldamente nelle sue sole mani il potere sia dovuto solo al suo orgoglio, alla caparbietà, al suo ego oceanico?
Franca Ciantia
(Foto. Gianni Falcone: I ristoranti sono pieni. Proprio come le scatole – gianfalco.it)
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