E’ il cattolicesimo democratico che può dare il contributo decisivo per le sorti del nostro Paese? In questi momenti di crisi ci sono leader cattolici con cultura politica democratica, saldamente ancorati ai principi costituzionali, con una chiara distinzione in mente fra i compiti della Chiesa e quelli della comunità civile capaci di “dare il la” per far uscire l’Italia dalle sabbie mobili? Di questo e altro abbiamo parlato con l’ex deputato regionale del Pci, on. Gaetano Virlinzi.
Onorevole Virlinzi, l’ultima volta in cui ci siamo sentiti, ha sostenuto che il nostro futuro dipende dalle scelte dei cattolici democratici; alla luce dei risultati referendari di circa un anno fa è ancora della stessa opinione?
“Si è rafforzata, perchè senza l’apporto delle organizzazioni cattoliche, il quorum, cioè il risultato positivo, non sarebbe stato raggiunto”.
Come è stato possibile questo risultato?
In aggiunta al ruolo dei cattolici, c’è stata una presa di consapevolezza, rispetto al degrado raggiunto”.
C’è un significato politico?
“Ma anche etico: si è negata la concezione che un bene comune, fondamentale, quasi un diritto naturale, l’accesso all’acqua, potesse divenire oggetto di profitto; rispetto a quello politico, non si può ignorare che è stata abrogata una legge che benchè rimaneggiata dalla Consulta, riconosceva al Presidente del Consiglio, che in Italia è “Primus inter Pares”, il diritto di essere” legibus solutus”come un sovrano medievale”.
Questo non risolve la crisi attuale.
“Perchè la boghesia non è in grado di mantenere quel che promette, ovvero la felicità pubblica; non è più possibile che l’occidente non intenda negoziare il suo tenore di vita affamando i quattro quinti dell’umanità”.
E’ in crisi anche la democrazia?
“La democrazia, almeno in senso classico non esiste più. E’ stata sostituita dalla Poliarchia, un sistema di governo fondato sulle corporazioni, grandi e piccole, dai tassisti ai grandi potentati economici. Il trionfo del potere trasversale di tipo massonico”.
Si riferisce alla P4?
“Non solo: questo è un esercizio di potere massonico, ma provinciale; la verità più inquietante è che il potere non si esercita più nei luoghi della rappresentanza elettiva: oltre ai grandi poteri finanziari ed economici sovranazionali, esiste il grande potere esecitato dalla commissione della CEE o della Banca Europea che non rispondono più agli stati nazionali, e impongono le loro decisioni, al di fuori di ogni controllo democratico”.
Allora non c’è futuro?
“Si, se si eserciteranno i diritti in funzione di giustizia; e se si avrà il coraggio di proporre una politica pauperistica contro il dilagante consumismo che è una forma di neo paganesimo”.
Con tutto rispetto, era quello che proponeva Berlinguer trenta anni fa: l’Austerità
“E venne deriso dai padri poco nobili del berlusconismo, ossia Craxi e Martelli, rappresentanti dei ceti rampanti”.
Chi oggi pone “la Questione”?
“In modo lucido e coerente, i cattolici, con l’ultima enciclica”.