Dialogo tra un sognatore vecchio ed una idealista giovane (3)

DELLE LIBERALIZZAZIONI


Allora Sognatore, eravamo rimasti alle liberalizzazioni. Nel frattempo è stata approvata la relativa legge. Che cosa è cambiato

Che la disoccupazione è aumentata, insieme a tasse ed imposte e gabelle varie ed aumentato anche il differenziale che voi moderni, come i Professori al Governo, chiamate ” Spread”.

Ed allora?

E’ aumentato il costo del debito pubblico, vanificando il sacrificio di nuove imposte.

Si spieghi meglio

L’aumento dello Spread, significa che lo Stato Italiano, per pagare il propri debiti, dovuti al deficit pubblico, perchè, cioè, incassa meno di quanto spende, deve chiedere credito alle grandi banche internazionali, che richiedono, per concederlo, tassi di interesse maggiori.

E questo cosa c’entra con le liberalizzazioni?

Nulla, se non per creare, con la complicità dei media, un’attenzione verso problemi diversi; ovvero per recitare il rosario dei vecchi ottocenteschi dogmi liberisti. Più di un secolo di Storia spazzato da argomenti speciosi.

Ma non esistono i problemi delle grandi corporazioni, dei notai, dei farmacisti, dei tassisti et similia?

Dei Notai abbiamo già parlato, dei Farmacisti potremmo dire qualcosa di analogo: sono dei professionisti a garanzia del cittadino utente. In alcune piccole comunità, delle Istituzioni , assieme al Parroco ed al Maresciallo dei Carabinieri. Li si vorrebbe far diventare dei commercianti semplici. Ma per questo c’è Internet, per chi si fida.

Allora i prezzi dei farmaci non diminuiranno mai, tanti giovani laureati non lavoreranno mai se non sono discendenti diretti di farmacisti

Rispetto ai prezzi dei farmaci, per quel è a mia conoscenza, non sono regolati del mercato, cioè dalla concorrenza, bensì fissati dal Ministero della Sanità, che, storicamente, è stato sempre più sensibile alle esigenze delle multinazionali dl farmaco che a quelle dei cittadini ammalati. Rispetto alla ereditarietà qualcosa dovrebbe mutare, ma non si può buttare l’acqua spoca con il bambino. Circa le garanzie occupazionali dei giovani, queste riguardano tutti, dai giovani medici disoccupati ai laureati in filosofia anch’essi disoccupati per mancanza di cattedre e forse, insinuo, di discenti. E non mi sembra che i problemi del Paese dipendano dall’egoismo dei tassisti o dall’aumento dell’orario di apertura dei pubblici esercizi.

Perchè no?

Per le ragioni che abbiamo discusso in precedenza: se diminuisce l’acqua potabile, non è aumentando i punti di distribuzione che se disporrà di più. Fuor di metafora, se diminuisce il reddito delle famiglie, diminuiscono gli acquisti, a prescindere dal numero degli esercizi e dalla durata dell’apertura: è la torta che si riduce nonostante l’ampliamento dell’offerta. E a ciascuno ne toccherà sempre di meno, salvo alcuni privilegiati ricconi.

Ma allora siamo in mano alle Lobbies ed alle loro leggi?

Esattamente. E’ una caratteristica del sistema che si può, se si ha la forza e la volontà, regolare, ma non eliminare. E’ il prodotto del pluralismo economico e della invocata privatizzazione dei profitti, ma non delle perdite, che vengono socializzate con licenziamenti, casse integrazioni, prepensionamenti, indennità di disoccupazione etc. Se, poi. si cede sovranità alle organizzazioni internazionali sovraordinate come l’Unione Europea, la politica economica, non l’economia politica, viene decisa in sedi internazionali dal forte deficit democratico. Ed anche dalle Multinazionali della finanza mondiale.

Ma questo pone il tema della libertà associato a quello delle democrazia e della legittimità

Per adesso abbiamo parlato troppo. Di questi temi discuteremo prossimamente.


(Continua)

Tanino Virlinzi


news correlate:
Dialogo tra un sognatore vecchio ed una idealista giovane (1)
Dialogo tra un sognatore vecchio ed una idealista giovane (2)

Check Also

Asp Enna. Marzo: mese della prevenzione del tumore al colon-retto

L’ASP di Enna, in collaborazione con Federfarma, lancia la campagna per il mese della prevenzione …