“Il meglio tempo”. I fasci nella Sicilia interna di Enzo Barnabà.
Le vicende di uno dei maggiori conflitti sociali dell’Italia unita – quello dei Fasci Siciliani – raccontate attraverso quanto avviene a Valguarnera.
Una storia comune a decine di altri paesi siciliani e, proprio per questo, viva ed immediata, esemplare nelle ragioni e nei modi in cui la rivolta popolare si verificò, rivolta che Enzo Barnabà ricostruisce scandagliando in profondità ed incastrando le molteplici componenti che vanno a formare il mosaico-affresco della Valguarnera di fine Ottocento.
Il titolo di questo saggio storico, tratto da una composizione del poeta valguarnerese Giovanni Ciulla, parla al lettore delle speranze dei ceti popolari che alimentarono i drammatici avvevimenti del 25 dicembre 1893.
Il libro è stato prefatto dai due maggiori storici siciliani viventi, Francesco Renda e Giuseppe Giarrizzo, già rettori delle Facoltà di Lettere, rispettivamente, di Palermo e di Catania, quasi a sottolineare la validità scientifica della ricerca.
“Un bel lavoro”, come ha scritto la romanziera Simonetta Agnello Hornby, “accurato e scritto con vera scholarship, scorrevole e chiarissimo”.
Enzo Barnabà nasce a Valguarnera nel 1944 e dimora nel paesino di Lanza (Valguarnera Caropepe) fino all’età di 20 anni. Ha fatto il sindacalista, l’insegnante di fran¬cese alla superiori e di italiano e storia in varie università straniere, Aix-en-Provence, Abidjan, Scutari, Niksic e Abidjan. Definito un “giramondo”, adesso “formalmente” è in pensione. Di fatto, però, scrive e anima la vita culturale di Grimaldi, il paesino dell’estremo ponente ligure che praticamente lo ha adottato.
Enzo Barnabà ha svolto la sua attività di ricerca nel campo della francesistica, pubblicando vari manuali di letteratura, di grammatica e di civiltà, e in quello della storia delle classi subalterne, occupandosi in particolare del massacro di Aigues Mortes (“Le Sang des marais”, 1993, “Morte agli italiani!”, 2001) e dei Fasci siciliani (“Il Meglio tempo”, 1998).