‘La moglie che ha sbagliato cugino’. Umberto Domina praticava un umorismo poco italiano, fatto di battute, di dialoghi e situazioni, e non di macchiette, della scuola di Achille Campanile e simile a quello di Marcello Marchesi. Un umorismo di testa e di intreccio, ottimista, capace di resistere brillantemente alla dimensione del romanzo, com’è questa storia di sostituzioni e imbrogli di due siciliani trapiantati a Milano che si scambiano i ruoli e le mogli. Entrambi Liborio Cappa, l’uno odia il successo, le amicizie altolocate e gli elettrodomestici, ma è un genio creativo naturale particolarmente adatto alla rapidità e all’assurdo che il boom economico sta imponendo al gusto ed è tormentato da una moglie che aspira a ciò che lui disprezza; l’altro manca di genio ma possiede ambizione e ha una moglie ricca che lo lascia in pace. Troveranno come combinarsi e come gabbare il mondo, senza male per nessuno. Mondo che è quello del miracolo economico, dei mobili di plastica che rimpiazzano le antichità, delle automobili usate anche per andare a comprare le sigarette, delle scomodissime urbanizzazioni futuribili, dei cibi in scatola al posto della buona cucina, del salutismo vanesio e perdigiorno; di tutto questo Domina avverte per tempo, in presa diretta, il formidabile potenziale comico e l’effimera durata, però ne registra l’intrinseca allegria e non l’angoscia. E ne inscena una esilarante parodia, come e più di un documento o una testimonianza.
Data di Pubblicazione: 2008
Umberto Domina nacque ad Enna nel 1922, dove rimase fino al conseguimento della maturità classica, trasferendosi poi a Milano, dove è deceduto il 27 maggio 2006. Ottenne la notorietà come autore di programmi radiofonici e televisivi. E’ stato, principalmente scrittore e umorista. Umorista di situazioni surreali, ha scritto una quindicina di romanzi ottenendo per due volte la Palma d’oro al Salone dell’umorismo di Bordighera. Domina era un siciliano sui generis, che scriveva come un inglese: con un humour sottile e molta fantasia. Una vera e propria rarità, dalle nostre parti.
Sue opere
• Laveno solo andata
• Militaria
• Garibaldi ore 21
• Enna per modi di dire
• Morti di nebbia
• L’anonima concimi
• Detto tra noi
• Ma tu pallida oliva perché
• La pubblicità è la mina del commercio
• Siamo tutti umoristi
• Incredibile realtà
• Strambesi – Gli strambi del mio paese
• L’enigma
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