“quell’Enna ‘39”
parole e gente d’allora
Tento di spiegare a me stesso perché ho sentito il bisogno di dare corpo a questi ricordi che si agitano in me come fantasmi.
Guidato forse dalla convinzione che il dialetto serve a conservarci e affascinato dall’incantevole semplicità del quotidiano, ho tentato un recupero sentimentale delle parole d’infanzia in una Enna che, essendo allora città agli esordi e sostanzialmente semplice, sentivo più vicina alle mie origini.
Può darsi anche che abbia voluto scrivere un utopico libro sull’esistenza di una continua giovinezza, inseguendo quell’immagine circolare del tempo dove passato e presente coesistono.
In quest’ultimo caso si è però trattato di un’assurda pretesa: di una inutile gara contro la vecchiaia.
Umberto Domina
Umberto Domina nacque ad Enna nel 1922, dove rimase fino al conseguimento della maturità classica, trasferendosi poi a Milano, dove è deceduto il 27 maggio 2006. Ottenne la notorietà come autore di programmi radiofonici e televisivi. E’ stato, principalmente scrittore e umorista. Umorista di situazioni surreali, ha scritto una quindicina di romanzi ottenendo per due volte la Palma d’oro al Salone dell’umorismo di Bordighera. Domina era un siciliano sui generis, che scriveva come un inglese: con un humour sottile e molta fantasia. Una vera e propria rarità, dalle nostre parti.
Sue opere
• La moglie che ha sbagliato cugino
• Laveno solo andata
• Militaria
• Garibaldi ore 21
• Enna per modi di dire
• Morti di nebbia
• L’anonima concimi
• Detto tra noi
• Ma tu pallida oliva perché
• La pubblicità è la mina del commercio
• Siamo tutti umoristi
• Incredibile realtà
• Strambesi – Gli strambi del mio paese
• L’enigma