Un testo base per conoscere la storia di Enna è la pubblicazione in due volumi di Paolo Vetri “Storia di Enna”. Pubblicato nella versione originale in tre diverse monografie dal 1879 al 1896. Unificato in una nuova edizione nel 1978 dal Comune di Enna, con l’aggiunta di una appendice storica di Francesco Longo. Il periodo storico preso in considerazione va dai primordi agli arabi nel primo volume e dagli Svevi ai Borboni nel secondo volume, mentre il terzo volume è l’appendice storica di Francesco Longo che narra i fatti dal 1861 al 1981.
Nella presentazione del libro originale lo storico Paolo Vetri riconosce che ha tratto la maggior parte dell’ispirazione dal manoscritto di Padre Giovanni dei Cappuccini, da Vincenzo Littara e da Paolo Lo Menzo unificando e razionalizzando il materiale trovato.
Paolo Vetri
Lo storico Paolo Vetri nacque ad Enna, allora Castrogiovanni, nel 1826 e vi morì nel 1892. Di idee liberali partecipò ai moti del 48. Avvocato, prestò servizio come Segretario Comunale. Collaborò con la Società Storica di Sicilia.
Sue opere sono: Monumenti storici esistenti in ‘Castrogiovanni’ pubblicato nel 1877; ‘Arabi in Castrogiovanni’ pubblicato nel 1878; ‘Storia di Enna: dai primordi all’invasione araba’ pubblicato nel 1882; ‘Storia di Enna: Castrogiovanni dagli Svevi all’ultimo dei Borboni di Napoli’ pubblicato nel 1885.
La prima pubblicazione gli fu commissionata dall’Amministrazione Comunale presso la quale prestò servizio anche come bibliotecario. La descrizione dei monumenti è meticolosa, analitica e piena di riferimenti storici precisi e riscontrabili.
La storia degli arabi a Castrogiovanni fu redatta dal Vetri con l’intenzione di colmare una grave lacuna che gli storici del passato, perlopiù appartenenti al clero, avevano tralasciato di descrivere degnamente e sufficientemente. La pubblicazione dei due volumi della storia di Enna invece rappresenta un valido strumento di conoscenza della storia locale. Anche qui il metodo scientifico e analitico dello storico è evidenziato nell’intenzione di colmare i vuoti e razionalizzare il materiale storiografico degli antichi scrittori ecclesiastici: Littara, P.Giovanni dei Cappuccini e Lo Menso.