Il momento è difficile per tutti, ma soprattutto per le categorie disagiate. Così il Presidente della FAND, Giuseppe Regalbuto, attacca il Governo Regionale per i tagli effettuati.
«L’Unione Italiana Ciechi ed ipovedenti Sicilia e l’ente Sordomuti protestano da mesi, poiché si sono trovati ad affrontare una situazione drammatica» spiega Regalbuto «mi sono, fin da subito, sentito in dovere di combattere al loro fianco. Senza l’ausilio di un contributo regionale e,
35 mila i ciechi e 90 mila gli ipovedenti, oltre ai sordomuti, in Sicilia che potrebbero rimanere probabilmente, senza quello provinciale (visto che questo governo ha tagliato anche le Provincie), infatti, le associazioni in questione rischiano di chiudere i battenti».
Sono circa senza alcuna forma di assistenza. «Questi numeri» continua il Presidente Regalbuto «allarmano parecchio. Quale sarà adesso il futuro di queste persone meno fortunate di noi?».
Le associazioni dichiarano che sono con una autonomia finanziaria di soli due mesi e rischiano di non poter consegnare agli studenti non vedenti e ipovedenti neppure i testi scolastici per l’anno 2013/2014. Ciò avrà una ricaduta anche in termini occupazionali per tutta l’isola. Sono circa centoventi, infatti, i dipendenti in tutta la Sicilia, più cinquecento addetti esterni.
Non manca la critica del Presidente della FAND alla famosa Tabella H: «La Tabella H mi sembra un calderone, in cui confluisce di tutto. Non ho mai condiviso l’avere inserito attività così nobili, quali la salvaguardia dei diritti e l’assistenza dei non vedenti, ipovedenti e sordomuti, in un contenitore in cui figurano associazioni di ogni tipo, da quelle con attività ferma a quelle addirittura inesistenti».
Il rimedio che, invece, il Presidente Regalbuto suggerisce al Governo Regionale è l’istituzione di una legge ad hoc, in cui far confluire tutte le associazioni che di questi fondi hanno davvero bisogno per portare avanti attività di interesse sociale.
«Da circa un mese» conclude il Presidente Regalbuto «l’Unione Ciechi e l’ente Sordomuti hanno presentato un progetto di legge dettagliato con tutte le attività svolte e le cifre necessarie per poterle proseguire, che è stato firmato da sessantasette deputati dell’Ars. Quello che io chiedo al Governo Regionale, quale Presidente della FAND, è che questa proposta venga messa immediatamente all’ordine del giorno e che venga approvata entro il mese di luglio in occasione della variazione di bilancio. Il nostro governo ha l’obbligo e il dovere morale di non abbandonare le fasce più deboli, perché in realtà sono la nostra ricchezza».