Al piangere tien dietro il ridere e viceversa
“La celebrazione odierna – si legge nel brano dei Discorsi di S. Andrea di Creta proclamato nell’odierno Ufficio delle Letture – onora la natività della Madre di Dio. Però il vero significato e il fine di questo evento è, l’incarnazione del Verbo. Infatti Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, di Dio”. È questo del resto il motivo per cui di Maria soltanto (oltre che di S. Giovanni Battista e naturalmente di Cristo) non si festeggia unicamente la “nascita al cielo”, come avviene per gli altri santi, ma anche la venuta in questo mondo. In realtà, il meraviglioso di questa nascita non è in ciò che narrano con dovizia di particolari e con ingenuità gli apocrifi, ma piuttosto nel significativo passo innanzi che Dio fa nell’attuazione del suo eterno disegno d’amore. Per questo la festa odierna è stata celebrata con lodi magnifiche da molti santi Padri, che hanno attinto alla loro conoscenza della Bibbia e alla loro sensibilità e ardore poetico. Leggiamo qualche espressione del secondo Sermone sulla Natività di Maria di S. Pier Damiani: “Dio onnipotente, prima che l’uomo cadesse, previde la sua caduta e decise, prima dei secoli, l’umana redenzione. Decise dunque di incarnarsi in Maria”. Come quasi tutte le solennità principali di Maria anche la Natività è di origine orientale. Nella Chiesa d’occidente l’ha introdotta il papa orientale san Sergio I alla fine del sec. VII. Originariamente doveva essere la festa della dedicazione dell’attuale basilica di sant’Anna in Gerusalemme. La Tradizione, infatti, indicava quel luogo come la sede dell’umile dimora di Gioacchino ed Anna, lontani discendenti di Davide, genitori di Maria. Occorre cercare in questo culto della Natività di Maria una profonda verità: la venuta dell’uomo-Dio sulla terra fu lungamente preparata dal Padre nel corso dei secoli. La personalità divina del Salvatore supera infinitamente tutto ciò che l’umanità poteva generare, però la storia dell’umanità fu come un lento e difficile parto delle condizioni necessarie all’Incarnazione del figlio di Dio. La devozione cristiana ha voluto perciò venerare le persone e gli avvenimenti che hanno preparato la nascita di Cristo sul piano umano e sul piano della grazia: la sua Madre, la nascita di essa, la sua concezione, i suoi genitori e i suoi antenati (vangelo: Mt 1,1-16.18-23). Credere nei preparativi dell’incarnazione significa credere nella realtà dell’incarnazione e riconoscere la necessità della collaborazione dell’uomo all’attuazione della salvezza del mondo.
Il Beato Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła, 1978-2005) concluse la sua omelia, a Frascati l’8/09/1980, nei seguenti termini: «O Vergine nascente, speranza e aurora di salvezza al mondo intero, / volgi benigna il tuo sguardo materno a noi tutti, / qui riuniti per celebrare e proclamare le tue glorie!
O Vergine fedele, che sei stata sempre pronta e sollecita ad accogliere, conservare e meditare la Parola di Dio, / fa’ che anche noi, in mezzo alle drammatiche vicende della storia, / sappiamo mantenere sempre intatta la nostra fede cristiana, / tesoro prezioso tramandatoci dai Padri!
O Vergine potente, che col tuo piede schiacci il capo del serpente tentatore, / fa’ che realizziamo, giorno dopo giorno, le nostre promesse battesimali, con le quali abbiamo rinunziato a Satana, alle sue opere ed alle sue seduzioni, / e sappiamo dare al mondo una lieta testimonianza della speranza cristiana.
O Vergine clemente, che hai sempre aperto il tuo cuore materno alle invocazioni dell’umanità, talvolta divisa dal disamore ed anche, purtroppo, dall’odio e dalla guerra, fa’ che sappiamo sempre crescere tutti, secondo l’insegnamento del tuo figlio, nell’unità e nella pace, per essere degni figli dell’unico Padre celeste.
Amen!».
S. Leonardo Murialdo, grande devoto della Madonna, diceva : “Maria, Madre nostra, è la più amante, la più affettuosa delle madri. È madre di Dio, quindi ottiene tutto. È madre nostra, quindi non ci nega niente. È madre di misericordia: gettiamoci nelle sue braccia”.
Oggi si celebrano anche:
B. FEDERICO Ozanam
S. Adriano, Martire a Nicomedia in, Bitinia († IV sec.)
SS. Fausto, Divo e Ammonio, Presbiteri e martiri († cc 311)
S. SERGIO I, Papa (687-701)
B. Serafina Sforza (1434-1478), Clarissa
BB. Tommaso Palaser, Giovanni Norton e Giovanni Talbot, Martiri († 1600)
BB. Antonio di S. Bonaventura, Domenico Castellet e compagni, Martiri († 1628)
BB. Teodomiro Gioacchino Saiz Saiz ed Evenzio Riccardo Urjurra, Martiri († 1936)
B. Marino Blanes Giner (1888-1936), Padre di famiglia e martire
B. Ismaele Escrihuela Esteve (1902-1936), Padre i famiglia e martire
B. Pasquale Fortuño Almela (1886-1936), Presbitero O.F.M. e martire
BB. Giuseppina Garcia e Maria Addolorata Puig Bonany, Vergini e martiri († 1936)
B. Adamo Bargielski (1903-1942), Presbitero e martire
B. Ladislao (Wladyslaw) Bladzinski (1908-1944), Sacerdote e martire
B. Alano de la Roche (1428-1475), Domenicano
B. Luisa (Lucia) di Omura (1548-1628), Martire
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Jesus Christus, heri et hodie, ipse est in saecula!
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1930, Venduto il primo rotolo di nastro adesivo. L’americano Richard Drew lavora all’industria chimica e mineraria “3M” quando in seguito alla richiesta di alcuni carrozzieri che avevano bisogno di un metodo per attaccare rapidamente le schermature sulle auto da verniciare, ha l’idea di utilizzare del cellophane ricoperto con un adesivo di sua invenzione. Poi ne ha un’altra: Tagliare il cellophane in lunghe e sottili strisce. È nato il nastro adesivo, che viene commercializzato dalla “3M” in questo giorno. Il marchio Scotch brevettato da questa industria si deve all’accusa mossa a Drew di risparmiare, da scozzese, sull’adesivo delle prime confezioni
compleanni
1841 Antonin Dvorak
1937 Virna Lisi
1953 Donatella Raffai
proverbio
Chi cambia lato, cambia stato
accadde oggi
1976 viene arrestato a New York il finanziere Michele Sindona
frase celebre
“La fantasia (…) altro non è che memoria o dilatata o composta”
Vico, La scienza nuova
consiglio
Cortesia al vicinato
I piccoli favori richiesti da un vicino non costano nulla e, di solito aprono la strada a buoni rapporti: siate cortesi e satrete sicuramente ricambiati.
cosa vuol dire
Chi ha tempo non aspetti tempo
Meglio non rimandare le soluzioni
Il modo di dire fa riferimento alla storia della città di Sagunto. La città spagnola, alleata dei romani, venne assediata nel 218 a.C. da Annibale. La città di Sagunto chiese aiuto agli alleati romani, i quali persero tempo in trattative. Sagunto cadde nelle mani di Annibale
consiglio per terrazzo orto e giardino
Fare talee
Si riproducono bene per talea, utilizzando rami di un anno lignificati, specie sempreverdi come l’aucuba, il bosso, il ligustro, ma anche altri spoglianti come la forsizia e il lill0; le cassette con il materiale da radicare si mantengono al riparo con le specie semirustiche.