Programma di Cooperazione Italia Malta 2007-2013

Presso il Parlamento Europeo di Strasburgo, sono stati ufficialmente presentati i risultati del progetto Vamos Seguro, finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Malta 2007-2013 e di cui la Regione Siciliana-Dipartimento della Programmazione è Autorità di Gestione, lo scorso 10 settembre 2013.

L’importante riconoscimento è avvenuto nell’ambito di un dibattito sulle prospettive della programmazione dei fondi europei 2014-2020 al quale hanno partecipato i rappresentanti della Regione Siciliana, il Commissario Europeo per la Politica Regionale, Johannes Hahn, il Dirigente Responsabile della Direzione Interventi di Cooperazione Territoriale della Commissione Europea, Palma Andrès, il Direttore del Comitato delle Regioni, Laurent Thieule, e i rappresentanti di numerose regioni europee coinvolte nei programmi di cooperazione territoriale. Vamos Seguro è stata una delle cinque best practice europee in tema di mitigazione e prevenzione dei rischi naturali individuate dalla Commissione Europea tra le centinaia di iniziative finanziate con i fondi strutturali della programmazione 2007-2013.

Il progetto – realizzato da un partenariato composto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, dall’Istituto Nazionale di Astrofisica di Catania, dal Comune di Montedoro e dall’Università di Malta – ha realizzato un sistema automatico per il monitoraggio e la previsione della dispersione delle ceneri vulcaniche dell’Etna grazie all’utilizzo di una complessa strumentazione capace di identificare le zone tra Sicilia e Malta in cui vi siano concentrazioni dannose di ceneri e gas vulcanici e di produrre sistemi di allerta per le autorità responsabili della circolazione aerea.

Al dibattito è seguita l’inaugurazione di una mostra fotografica, aperta al pubblico, presso la sede del Parlamento Europeo, durante la quale i rappresentanti della Regione Siciliana hanno illustrato i contenuti dell’attività del progetto Vamos Seguro e mostrato i benefici per le popolazioni dell’area coinvolta, tra Sicilia e Malta.