Chi non è mai contento – resta con le mani piene di vento
La Chiesa cattolica, molti gruppi protestanti e gli ortodossi celebrano la festa dell’Esaltazione della Santa Croce il 14 settembre: anniversario della consacrazione della Chiesa del Santo Sepolcro in Gerusalemme; in essa si commemora la croce sulla quale fu crocifisso Gesù. Celebrata la prima volta nel 335, nei secoli successivi questa festività incluse anche la commemorazione del recupero della Vera Croce, fatto dall’imperatore Eraclio nel 628, dalle mani dei Persiani. Della Croce trafugata quattordici anni prima dal re persiano Cosroe Parviz, durante la conquista della Città santa, si persero definitivamente le tracce nel 1187, quando venne tolta al vescovo di Betlem che l’aveva portata nella battaglia di Hattin. La celebrazione odierna assume un significato ben più alto del leggendario ritrovamento da parte della santa madre dell’imperatore Costantino, Elena. Nell’usanza gallese, a partire dal VII secolo, la festa della Croce si teneva il 3 maggio. Secondo l’Enciclopedia Cattolica, quando le pratiche gallesi e romane si combinarono, la data di settembre assunse il nome ufficiale di Trionfo della Croce nel 1963, ed era usato per commemorare la conquista della Croce dai Persiani mentre la data in maggio fu mantenuta come ritrovamento della Santa Croce. In Occidente ci si riferisce spesso al 14 settembre come al Giorno della Santa Croce; la festività in maggio è stata rimossa dal calendario della forma ordinaria del rito romano in seguito alla riforma liturgica del 1970. Gli ortodossi commemorano ancora entrambi gli eventi il 14 settembre, una delle dodici grandi festività dell’anno liturgico, e il primo Agosto festeggiano la Processione del venerabile Legno della Croce, il giorno in cui le reliquie della Vera Croce furono trasportate per le strade di Costantinopoli per benedire la città. La Chiesa cattolica compie la formale adorazione della Croce durante gli uffici del Venerdì Santo, mentre gli ortodossi celebrano un’ulteriore venerazione della Croce la terza domenica della Grande Quaresima. In tutte le chiese greco-ortodosse, durante il Giovedì Santo, una copia della Croce viene portata in processione affinché la gente la possa venerare. La Festa dell’Esaltazione della Santa Croce è la principale festa dell’Arcidiocesi di Lucca. La festa inizia dai vespri del 13 settembre e comprende la giornata del 14: è celebre soprattutto per la processione notturna a lume di candela detta “La Luminara”. La Festa dell’Esaltazione della Santa Croce nella Parrocchia di Međugorje si chiama “Križevac” e tradizionalmente si celebra la prima domenica dopo la Festa della Natività di Maria. In onore dell’Anno Santo della Redenzione 1933/34, incitati dall’allora parroco Fra Bernardin Smoljan, i parrocchiani di Međugorje – nonostante la loro povertà – hanno costruito, sulla collina, una Croce monumentale alta 8,5 metri e larga 3,5. Reliquie della vera Croce di Gesù, ricevute da Roma per l’occasione, sono inserite nell’asta della Croce stessa. « Chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me », dice Gesù (Mt 10,38). Ci chiede che gli imitiamo, che lo seguiamo, prendendo ogni giorno la nostra croce. In questo possiamo gloriarci, diceva Francesco, se portiamo “alle nostre spalle ogni giorno la santa croce del nostro Signore Gesù Cristo”, giacché, dice Pietro, « Cristo patì per voi lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme » (1Pt 2,21). Sappiamo che non è facile essere cristiano. Lo aveva predetto Gesù stesso: « Voi avrete tribolazioni nel mondo » (Gv 16,33), giacché « se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me » (Gv 15,18). Ma siamo sicuri: «…chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà” (Mt 10,39).
Non dobbiamo avere paura delle opposizioni, delle persecuzioni, di niente. Lo ha detto Gesù a ciascuno di noi: «…abbiate fiducia: io ho vinto il mondo! » (Gv 16,33). Arriveremo alla santità, dice il Concilio, se seguiamo “Cristo povero, umile e caricato con la croce, per meritare la partecipazione alla sua gloria” (LG 41).
Oggi si celebrano:
S. ALBERTO DI GERUSALEMME, Vescovo e martire
S. CIPRIANO, Vescovo e martire († 258)
S. CORNELIO, Papa (dal 03/251 al 06/253) e martire
S. Materno di Colonia, Vescovo (IV sec.)
S. Notburga di Eben, Domestica († 1313)
B. Claudio Laplace (1725-1794), Presbitero e martire
S. Gabriele Taurino Dufresse, Vescovo e martire in Cina
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Jesus Christus, heri et hodie, ipse est in saecula!
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1955, Narinder Kapany inventa le fibbre ottiche. Il ricercatore inglese realizza la prima fibra ottica, cioè un filo di vetro entro il quale può viaggiare la luce come la corrente elettrica in un cavo. La fibra si può attorcigliare, curvare, annodare e il fascio luminoso arriva comunque all’uscita relativamente senza dispersioni. Le fibre ottiche rappresenteranno la nuova frontiera delle telecomunicazioni negli anni ’80 e ’90. La prima applicazione commerciale sarà compiuta nel 1966 dalla compagnia americana ITT
compleanni
1914 Pietro Germi
1937 Renzo Piano
1938 Franco Califano
1947 Sam Neill
proverbio
Ognun vede le proprie oche come cigni
accadde oggi
1927 la famosa danzatrice Isadora Duncan muore strangolata dalla lunga sciarpa, impigliata nella ruota della Bugatti su cui viaggiava
frase celebre
“E quanto a esperienza, è quel che ci rimane dopo che s’è perso tutto il resto”
Bacchelli, Il mulino del Po
consiglio
La coperta antincendio
Il fuoco si spegne con l’estintore, ma la coperta si usa per soffocare le fiamme addosso a una persona.
cosa vuol dire
Ritirarsi sull’Aventino
Non partecipare, boicottare
Il modo di dire è legato al nome del colle romano Aventino. Nel 494 a.C. la plebe romana, stanca dell’oppressione patrizia, si ritirò per protesta sull’Aventino, lasciando quindi Roma sguarnita.
consiglio per terrazzo orto e giardino
L’innesto
La tecnica dell’innesto viene anche applicata per riequilibrare chiome danneggiate dalle intemperie o sottoposte, per necessità, a tagli drastici.