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Evasione. Anci Sicilia: incontro di studio a palazzo dei Normanni

Anci SiciliaPalermo. Federalismo fiscale, accertamento e riscossione dei tributi locali, centralità della lotta all’evasione per il riequilibrio dei bilanci pubblici: sono questi alcuni degli argomenti oggetto dell’incontro di studio “Andamento della finanza pubblica e contrasto all’evasione”, in programma il prossimo 4 ottobre alle 9.30 nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni.

Oltre al direttore regionale delle Entrate della Sicilia, Antonino Gentile, e al segretario generale dell’AnciSicilia, Mario Emanuele Alvano, parteciperanno all’evento il vicepresidente dell’Ars, Salvo Pogliese, che introdurrà i lavori, il capo dipartimento Riforme Istituzionali della Presidenza del Consiglio, Luca Antonini, il Presidente della sezione di controllo della Corte dei conti Maurizio Graffeo e il prof. La Scala dell’università di Palermo. Concluderà l’assessore regionale dell’Economia, Luca Bianchi. Modererà i lavori il capo redattore centrale de “Il Sole 24 Ore”, Salvatore Padula.

“Nell’ottica del graduale passaggio da una finanza derivata alla fiscalizzazione dei trasferimenti statali e regionali – spiega Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’Anci Sicilia – nasce la necessità che i comuni gestiscano in maniera più efficace l’accertamento e la riscossione dei tributi locali, ciò rappresenta un passaggio indispensabile per gli enti locali in un momento così difficile sotto il profilo economico-finanzario. In questo contesto, l’azione di contrasto all’evasione fiscale costituisce uno strumento per fare arrivare nelle casse comunali ulteriori risorse finanziarie. Siamo soddisfatti di aver organizzato un convegno di alto prestigio – conclude Alvano – che ribadisce l’impegno della nostra associazione nel fornire alle amministrazioni locali, attraverso seminari e giornate di studi, strumenti idonei per orientarsi in un settore complesso come quello finanziario e tributario”.

Secondo il direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Gentile, ” una delle principali fonti di finanziamento deve essere il recupero dell’evasione. Si tratta di fare rete e utilizzare le conoscenze dei fatti evasivi in una logica di multi – utilità per gli accertamenti di competenza dei diversi enti impositori. In Sicilia, la Regione, l’AnciSicilia, l’Agenzia delle entrate e la Guardia di finanza hanno stretto una forte alleanza antievasione e predisposto dei percorsi investigativi per sviluppare la partecipazione dei comuni all’accertamento dei tributi erariali”.

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