7 ottobre: Beata Vergine Maria del Rosario

La pazienza ha denti di ferro che masticano i sassi

Il Rosario è nato dall’amore dei cristiani per Maria in epoca medioevale, forse al tempo delle crociate in Terrasanta. L’oggetto che serve alla recita di questa preghiera, cioè la corona, è di origine molto antica.
Gli anacoreti orientali (anacoreta è detto un religioso che abbandona la vita attiva e si allontana dagli uomini, vivendo isolato una vita ascetica e di contemplazione) usavano pietruzze per contare il numero delle preghiere vocali. Nei conventi medioevali i fratelli laici, dispensati dalla recita del salterio per la scarsa familiarità col latino, integravano le loro pratiche di pietà con la recita dei “Paternostri”, per il cui conteggio, S. Beda il Venerabile, aveva suggerito l’adozione di una collana di grani infilati ad uno spago. Poi, narra una leggenda, la Madonna stessa, apparendo a S. Domenico, gli indicò nella recita del Rosario un’arma efficace per debellare l’eresia albigese. Nacque così la devozione alla corona del rosario, che ha il significato di una ghirlanda di rose offerta alla Madonna. Promotori di questa devozione sono stati infatti i domenicani, ai quali va anche la paternità delle Confraternita del Rosario. Fu un papa domenicano, S. Pio V (Antonio Michele Ghislieri, 1566-1572), il primo ad incoraggiare e a raccomandare ufficialmente la recita del Rosario, che, in breve tempo, divenne la preghiera popolare per eccellenza, una specie di “breviario del popolo”, da recitarsi la sera, in famiglia, poiché si presta benissimo a dare un orientamento spirituale alla liturgia familiare. La celebrazione della festività odierna fu istituita da S. Pio V nel 1572 (bolla Salvatoris Domini) per commemorare la vittoria riportata il 7 ottobre 1571 a Lepanto contro la flotta turca (inizialmente si diceva “S. Maria della Vittoria”); in quell’anno cadeva di domenica. In seguito, nel 1716, venne estesa alla Chiesa universale, e fissata definitivamente al 7 ottobre da S. Pio X (Giuseppe Sarto, 1903-1914) nel 1913. La “Festa del Santissimo Rosario”, com’era chiamata prima della riforma del calendario, compendia in un certo senso tutte le feste della Madonna e insieme i misteri di Gesù, ai quali Maria fu associata, con la meditazione di quindici momenti della vita di Maria e di Gesù. Il Beato Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła, 1978-2005), con la lettera apostolica  Rosarium Virginis Mariae del 16/10/2002, aggiunse, ai Misteri Gaudiosi, Dolorosi e Gloriosi, i Misteri della Luce, inseriti tra i Gaudiosi e Dolorosi, portando, dunque, a venti i momenti di contemplazione della vita di Maria e di Gesù.

Oggi si celebrano anche:
S. GIUSTINA di Padova, Vergine e martire († 304)
S. Marcello di Capua, Martire († sec. III/IV)
SS. Sergio e Bacco, Martiri in Siria († sec. III/IV)
S. MARCO I, Papa († 336)
S. Augusto di Bourges (F), Sacerdote e abate († cc 560)
B. Giovanni Hunot (1742-1794), Presbitero e martire
B. Giuseppe Llosa Balaguer (1901-1936), Religioso e martire

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Jesus Christus, heri et hodie, ipse est in saecula!

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1961, Monod e Jacob scoprono l’Rna-messaggero. Il biologo francese F. Jacob (1920) e il biochimico francese Jacues Monod (1910-1976) scoprono il modo in cui il Dna, che è nel nucleo della cellula, trasferisce i suoi ordini ai ribosomi, che sono fuori del nucleo, nel citoplasma della cellula, e che effettivamente fabbricano le proteine

compleannI
1951 John Cougar Mellencamp
1952 Vladimir Putin
1953 Christopher Norris

proverbio
Se vuoi vedere un uomo quanto è brutto: un uomo senza denaro dice tutto

accadde oggi
1806 Robert Wedgwood brevetta il più semplice sistema di copiatura la carta carbone
1985 un gruppo di terroristi sequestra la nave da crociera Achille Lauro, a bordo ci sono 400 persone. Chiedono la liberazione di prigionieri detenuti in Israele

frase celebre
“La vecchiaia è triste non perché cessano le gioie, ma perché finiscono le speranze”
Jean Paul, Titano

consiglio
I pavimenti a mosaico
Si trattano con detersivi non alcalini (niente ammoniaca), perchè potrebbero incidere sulle sostanze collanti

cosa vuol dire
Semel in anno
Si possono fare pazzie una volta all’anno.Questo modo di dire in senso traslato significa che anche alle persone più equilibrate è consentito ogni tanto commettere qualche follia

 

 

 

consiglio per terrazzo orto e giardino
Sistemare il prato per l’inverno
Il prato deve entrare nell’inverno in condizioni tali da non presentare problemi alla ripresa vegetativa. Spesso, dopo l’ultimo taglio di settembre, temperatura mite e umidità favoriscono un nuovo ricaccio ed è quindi necessario procedere a un’altra tosatura, che deve essere eseguita in modo da lasciare una cotica di un certo spessore, a protezione delle radici.

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