Di buoni propositi sono lastricate le strade dell’inferno
Dalla data del 1° febbraio, la memoria di S. Ignazio di Antiochia è stata riportata ad oggi, data tradizionale del suo martirio, dal nuovo Calendario ecclesiastico, che la prescrive come obbligatoria per tutta la Chiesa.
Ignazio è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e quella ortodossa; è annoverato fra i Padri della Chiesa. Fu il secondo successore di Pietro come vescovo di Antiochia di Siria, cioè della terza città per grandezza del mondo antico mediterraneo. Non era cittadino romano; pare che non fosse nato cristiano e che, anzi, si sia convertito assai tardi. Ciò non toglie che egli sia stato uomo d’ingegno acutissimo e pastore ardente di zelo. Mentre era Vescovo ad Antiochia, l’Imperatore Traiano dette inizio alle persecuzioni (98-117), che privarono la Chiesa degli uomini più in alto nella scala gerarchica e più conosciuti in fama e santità.
Arrestato e condannato “ad bestias”, Ignazio fu condotto, in catene, con un lunghissimo e penoso viaggio, da Antiochia a Roma dove si allestivano feste in onore dell’Imperatore vittorioso nella Dacia e i martiri cristiani dovevano servire da spettacolo, nel circo, sbranati e divorati dalle belve. Durante il viaggio da Antiochia a Roma scrisse sette lettere alle chiese che incontrava sul cammino o vicino ad esso. Esse ci sono rimaste e sono una testimonianza unica della vita della chiesa dell’inizio del II secolo: Da Smirne scrisse alle comunità dell’Asia Minore, di Efeso, di Magnesia e di Tralli ringraziandole per le numerose dimostrazioni d’affetto testimoniate nei suoi travagli; scrisse poi ai romani, supplicandoli di non impedire il suo martirio, inteso come conseguimento d’una lunga vita di sacrifici: “Com’è glorioso essere un sole al tramonto, lontano dal mondo, verso Dio. Possa io elevarmi alla tua presenza”. Dalla Troade poi scrisse alla chiesa di Filadelfia e a quella di Smirne chiedendo che si congratulassero con i suoi fedeli d’Antiochia che avevano sopportato con coraggio le persecuzioni ora ivi concluse. Scrisse anche a Policarpo, vescovo di Smirne aggiungendovi interessanti direttive per l’esercizio della funzione episcopale, consigliandogli di “tenere duro come l’incudine sotto il martello”. Le sue lettere esprimono calde parole d’amore a Cristo e alla Chiesa. Appaiono per la prima volta le espressioni “Chiesa cattolica” e “cristianesimo”, che sono ritenuti neologismi creati da lui. Sono una finestra aperta per conoscere le condizioni e la vita della chiesa del suo tempo. In particolare appare per la prima volta nelle sue lettere la concezione tripartita del ministero cristiano: vescovo, presbiteri, diaconi. Altro tema significativo è la confessione della vera umanità di Cristo contro i doceti, i quali sostenevano che l’incarnazione del Figlio di Dio fosse stata solo apparente. Giunto a Roma, nell’anno 107, il Vescovo di Antiochia fu veramente sbranato dalle belve del Circo, per le quali il Martire trovò espressioni di una insolita tenerezza e poesia: “Accarezzatele, scriveva infatti, affinché siano la mia tomba e non facciano restare nulla del mio corpo, e i miei funerali non siano a carico di nessuno”. Le sue ossa vennero raccolte da alcuni fedeli e ricondotte ad Antiochia dove furono sepolte nel cimitero della chiesa fuori della Porta Dafnitica. Per l’occasione Giovanni Crisostomo predicò sulla vita del martire. A seguito dell’invasione saracena le reliquie furono ricondotte a Roma e lì sepolte presso la chiesa di S. Clemente dove tuttora riposano. La Chiesa cattolica celebra la sua festa il 17 ottobre, quella ortodossa il 20 dicembre.
Significato del nome Ignazio: «di fuoco, igneo» (latino).
Oggi si celebrano anche:
SS. Rufo e Zosimo, Martiri († 107)
SS. Martiri Volitani († cc sec. III)
S. Fiorenzo di Orange (FR), Vescovo († cc 524)
B. Baldassarre Ravaschieri da Chiavari (1419-1492), Sacerdote O.F.M.
S. Riccardo Gwyn (1537-1584), Padre di famiglia e martire in Inghilterra
B. Giacomo Burin (1756-1794), Presbitero e martire in Francia
BB. Maria Natalia di S. Ludovico Vanot e IV compagne, Vergini e martiri († 1794)
S. Isidoro Gagelin (1799-1833), Presbitero e martire
B. Contardo Ferrini (1859-1902), Laico
B. Fidel Fuidio Rodriguez (1880-1936), religioso marianista, martire
B. Raimondo Stefano Bou Pascual 1906-1936), Presbitero e martire
B. Tarsilla Cordoba Belda (1861-1936), Madre di famiglia e martire in Spagna
B. Pietro Casani (1572-1647), presbitero S.P. (scolopo)
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Jesus Christus, heri et hodie, ipse est in saecula!
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1972, In vendita la prima calcolatrice tascabile. La società americana Hewlett-Packard – fondata in un garage di Palo Alto in California nel 1938 dagli inventori Wiliam Hewlett (1913-2001) e David Packard (1912-1996) – mette in vendita il primo modello HP-35, prima calcolatrice eletronica tascabile
compleanni
1915 Arthur Miller
1918 Rita Hayworth
1954 Daniela Poggi
1972 Eminem
proverbio
In un vaso mal lavato il buon vin presto è guastato
accadde oggi
1888 viene pubblicato il primo numero del “National Geographics”
frase celebre
“I sogni sono le pietre di paragone del nostro carattere”
Thoreau, Una settimana sui fiumi Concord e Merrimack
consiglio
I cavolini di Bruxelles
Hanno un colore brillante, foglie croccanti e non appassite. Se riscaldati diventano troppo saporiti e non possono conservarsi in frigo per più di tre o quattro giorni.
cosa vuol dire
Moglie e buoi dei paesi tuoi
Sposare persona nata e cresciuta nello stesso ambiente. Nella civiltà contadina il matrimonio veniva spesso combinato dai mediatori che mettevano d’accordo le famiglie sulle questioni patrimoniali, sulla dote
consiglio per terrazzo orto o giardino
Comportamento e ciclo vitale delle piante erbacee
In climi particolarmente favorevoli, alcune specie sopravvivono durante l’inverno o conservano vitale l’apparato radicale, per rigenerare un nuovo apparato aereo, destinato tuttavia a concludere la sua vita allo scadere dell’anno. Molte specie che fioriscono a iniziare dalla primavera, hanno semi resistenti e possono venire propagate già in autunno.