Siamo ormai quasi giunti al consueto appuntamento con il cambio dell’ora: la notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre saremo infatti chiamati a spostare le lancette dei nostri orologi un’ora indietro. Nel week end l’ora legale lascerà il posto a quella solare, che resterà in vigore fino al 30 marzo 2014, si tratta probabilmente dell’appuntamento che più di ogni altro ci avverte che l’inverno è alle porte e l’estate ormai un caldo ricordo.
Il cambio dell’ora avverrà come sempre durante ore notturne, in modo da arrecare il minor disagio possibile, in particolare il sistema dei trasporti riduce al minimo le problematiche di orario con il cambio tra le 2 e le 3 di notte.
In Italia l’ora legale fu introdotta per la prima volta il 3 giugno del 1916 tramite il decreto legislativo n°631 del 25 maggio, che rimase in uso fino al 1920. Nei decenni successivi questa prassi subì poi innumerevoli modifiche e rimaneggiamenti, ed è solo dal 1996 che viene adottata stabilmente, mentre dal 1980 si applica a tutta la Comunità Europea.
Eliminare l’ora solare e far valere quella legale tutto l’anno. E’ la proposta che oggi Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons ribadisce alla vigilia del ritorno all’ora solare fissato per la notte tra oggi sabato 26 e domenica 27 ottobre. Secondo alcuni studiosi americani – spiega l’associazione – lo sfasamento di un’ora determinerà, in un bambino su due, disturbi del sonno. E risintonizzare i ritmi biologici determina un disagio per l’organismo, anche negli individui adulti.
In base ad una ricerca effettuata dal Codacons nel 2008, l’iniziativa sarebbe condivisa dall’80% degli italiani, stufi dei continui cambi tra ora solare e ora legale. “In tal modo – sostiene Tanasi – si avrebbe il vantaggio di recuperare l’ora di luce anche in inverno, senza subire però il costo economico e il disagio legato all’aggiustamento dell’orario: aggiornamenti sistemi informatici, orari dei treni, termostati temporizzati, dvd, agende elettroniche, radiosveglie, orologi nelle auto, problemi nelle transazioni finanziarie, ecc.. Inoltre nel risparmio vanno conteggiati tutti i costi relativi ai problemi di insonnia e sonnolenza che incidono pesantemente sulla produttività nella prima settimana lavorativa successiva al cambio. Ricordiamo che in farmacia aumentano anche le vendite di prodotti contro il jetlag”.
Torna domani l’ora solare e quindi si può indugiare nel letto un’ora in più. Attenzione però: dormire può essere dannoso, se non è fatto nel modo giusto. Astro Italia, innovativa realtà del mondo del riposo, manda all’aria quanto finora si è detto sull’importanza del dormire per mettere i riflettori sull’importanza della qualità del sonno. «Il nostro corpo è una macchina pensata per rimanere sempre in attività – dice Luigi Innocenti, uno dei titolari di Astro Italia – All’interno delle cellule, in corpuscoli chiamati mitocondri, produce costantemente energia; quando di notte ci fermiamo, diventa più vulnerabile agli attacchi di virus e batteri, aumentando i problemi accusati durante il giorno». Il nostro corpo, insomma, non è pensato per prendersi delle pause, ma per restare in continuo movimento: il cervello, tuttavia, ha bisogno periodicamente di un reset, senza il quale possono verificarsi gravi stati di malattia e di cattiva salute. «Capita spesso che i bambini si ammalino nottetempo, o che la febbre si alzi mentre sono a letto – spiega Innocenti -. Succede anche da adulti: si va a letto con un leggero dolore muscolare o una piccola infiammazione e ci si sveglia con il muscolo completamente bloccato». Quando il corpo è obbligato a prendersi una pausa secerne una sostanza chiamata serotonina che, in estrema sintesi, rallenta tutte le funzioni metaboliche, ma riduce anche le difese del nostro corpo verso il mondo esterno. È pertanto proprio durante il sonno che bisogna consentire al corpo di attingere a piene mani a tutte le fonti energetiche rimanenti, considerando che il 50% dell’energia è consumato proprio dal cervello. «Il sangue deve essere libero di circolare così che tutte le sostanze nutrienti e i meccanismi naturali di difesa possano normalmente avere luogo nonostante le ridotte capacità metaboliche – afferma il titolare di Astro Italia -. La postura deve essere comoda e confortevole, in quanto diversamente alcune leggerissime infiammazioni e alcuni normali problemi posturali accusati durante il giorno possono aggravarsi durante la notte. Il sistema linfatico deve essere alleggerito e possibilmente stimolato durante il sonno, così da permettere uno normale circolazione dei sistemi di dispersione delle sostanze tossiche che accumuliamo durante il giorno. Infine le cellule devono trovare la giusta temperatura che sono esattamente i 37 gradi corporei, così da poter svolgere una semplice, ma importantissima funzione metabolica ovvero lo smaltimento delle scorie che le cellule accumulano mentre i mitocondri producono energia». Queste scorie hanno un nome che a molti suona familiare, ossia radicali liberi. «Durante il giorno i processi metabolici sono regolari e riusciamo a smaltire tanti radicali liberi quanti ne produciamo – prosegue Innocenti -. Diversamente, di notte, i nostri processi metabolici sono rallentati e se la situazione non è ideale per quanto riguarda la circolazione o la temperatura o altri stati infiammatori, questi radicali liberi tendono ad accumularsi portando gravi stati di malessere. È questo il motivo per cui negli ultimi anni le aziende più all’avanguardia non parlano più di una sola parte del letto, ma di sistema letto. È diventato infatti fondamentale prendere in considerazione tutti questi aspetti e fare l’analisi dell’ambiente in cui la persona deve dormire per creare l’ambiente ideale per un sonno davvero rigenerante».
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