Se insisti e resisti – raggiungi e conquisti
Tutti i fondatori, uomini e donne, dei titoli delle basiliche romane sono stati soppressi nel Calendario Universale della Chiesa, perché non si può affermare che siano stati Martiri o confessori della fede, ma soltanto persone benefiche che hanno donato alla Chiesa le case o i palazzi diventati più tardi basiliche. Soltanto il nome di S. Cecilia è il solo nome rimasto alla data tradizionale. Moltissimi antichi Martiri, che presentavano gravi difficoltà storiche, sono stati anch’essi soppressi in occasione della revisione del Calendario. Non perché si possa affermare che tali Santi non siano esistiti, ma perché la loro esistenza non è suffragata da prove storiche abbastanza consistenti e convincenti. Soltanto la memoria di S. Cecilia è stata conservata, per quanto anche la sua figura presenti simili gravi difficoltà storiche. Si dice – ma è soltanto un si dice – che questa doppia eccezione nei confronti di S. Cecilia, sia dovuta ad una particolare insistenza, in occasione del Concilio ecumenico Vaticano Il, del Beato Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli, 1958-1963). Ed è certo che, senza il nome di S. Cecilia, venerata come Martire e onorata come patrona dei musicisti, il Calendario sarebbe risultato un po’ più povero, mentre il rigore storico non avrebbe guadagnato un gran che.
In realtà due fatti almeno sono certi ed eloquenti:
1. il titolo basilicale di Cecilia è antichissimo, sicuramente anteriore all’anno 313;
2. la festa della Santa veniva già celebrata, nella sua basilica di Trastevere, nell’anno 545.
Cecilia, secondo la tradizione, sarebbe nata da una nobile famiglia romana. Sposata al nobile Valeriano, gli avrebbe comunicato il suo voto di perpetua verginità, convertendo al cristianesimo il marito insieme al fratello di lui, Tiburzio. È quanto mai incerto il motivo per cui Cecilia sarebbe diventata patrona della musica. In realtà, un esplicito collegamento tra Cecilia e la musica è documentato soltanto a partire dal tardo Medioevo. La spiegazione più plausibile sembra quella di un’errata interpretazione dell’antifona di introito della messa nella festa della santa (e non di un brano della Passio come talvolta si afferma). Il testo di tale canto in latino sarebbe: «Cantantibus organis, Cecilia virgo in corde suo soli Domino decantabat dicens: fiat Domine cor meum et corpus meum inmaculatum ut non confundar» («Mentre suonavano gli strumenti musicali (?), la vergine Cecilia cantava nel suo cuore soltanto per il Signore, dicendo: Signore, il mio cuore e il mio corpo siano immacolati affinché io non sia confusa»). Per dare un senso al testo, tradizionalmente lo si riferiva al banchetto di nozze di Cecilia: mentre gli strumenti musicali (profani) suonavano, Cecilia cantava a Dio interiormente. Da qui il passo ad un’interpretazione ancora più travisata era facile: Cecilia cantava a Dio… con l’accompagnamento dell’organo! Si cominciò così, a partire dal XV sec. (nell’ambito del Gotico “cortese”) a raffigurare la santa con un piccolo organo portativo a fianco. In realtà i codici più antichi non riportano questa lezione dell’antifona (e neanche quella che inizierebbe con Canentibus, sinonimo di Cantantibus), bensì Candentibus organis, Caecilia virgo…. Gli “organi”, quindi, non sarebbero affatto strumenti musicali, ma gli strumenti di tortura, e l’antifona descriverebbe Cecilia che “tra gli strumenti di tortura incandescenti, cantava a Dio nel suo cuore”. L’antifona non si riferirebbe dunque al banchetto di nozze, bensì al momento del martirio. Tutto il resto è opinabile, sul conto della donna devota che dette il proprio nome alla basilica romana, e che probabilmente regalò alla Chiesa un fabbricato di sua proprietà. Una passio – che è, però, un testo letterario più che storico – attribuisce, a Cecilia, una serie di drammatiche avventure, terminate con le più crudeli torture e conclusesi con il taglio della testa che tre colpi di spada non riuscirono a distaccare. Cecilia venne sepolta nelle Catacombe di S. Callisto, in un posto d’onore, accanto alla cosiddetta Cripta dei Papi. Nell’821 le sue reliquie furono fatte trasportare da S. Pasquale I (817-824) nella chiesa di S. Cecilia in Trastevere. Nel 1599, durante i restauri della basilica, ordinati dal card. Paolo Emilio Sfondrati, in occasione del Giubileo del 1600, venne ritrovato un sarcofago con il corpo di Cecilia in ottimo stato di conservazione. Il cardinale allora commissionò a Stefano Maderno (1566-1636) una statua che riproducesse l’aspetto e la posizione del corpo di Cecilia così com’era stato trovato, statua che oggi si trova sotto l’altare centrale della chiesa.
Oggi si celebrano anche:
SS. Filemone di Colossi ed Affia, Sposi e martiri (discepoli di S. Paolo)
S. Anania, Martire in Persia († 345)
S. Benigno di Milano, Vescovo († 477)
BB. Salvatore Lilli (1853-1895), Presbitero O.F.M. e 7 compagni, martiri
B.Tommaso Reggio (1818-1901), Vescovo di Genova, fondatore
S. Pedro Esqueda Ramirez (1887-1927), Presbitero e martire in Messico
BB. Elia (Giuliano) Torrijo Sanchez e Bertrando (Francesco) Lahoz Moliner, Martiri
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Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat.
Credo che in Cristo risorgerò e per sempre con Lui vivrò.
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1935, Primo volo di linea postale attraverso il Pacifico. La compagnia aerea statunitese Pan American inaugura il primo servizio postale di linea dagli Stati Uniti all’Asia attraverso il Pacifico. L’aereo, un idrovolante quadrimotore Martin 130 percorre la linea San FranciscòGuam via Honolulu
compleanni
1950 Tina Weymouth
1961 Mariel Hemingway
1967 Boris Becker
proverbio
Quando la rana canta il tempo cambia
accadde oggi
1963 assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy
frase celebre
“Un uomo a cui nessuno piace è molto più infelice di quello che non piace a nessuno”
La Rochefoucauld, Massime
consiglio
Le scarpe da ginnastica
Le scarpe da ginnastica non dovrebbero mai essere indossate senza le calze: nei negozi di biancheria si trovano calzette che coprono solo il piede e non sporgono dalla scarpa.
cosa vuol dire
Dare corda
Concedere la libertà di agire
Il modo di dire risale alla civiltà contadina, quando si legavano gli animali domestici per il collo o una zampa per tenerli sotto controllo. “Dare corda” voleva quindi dire dare maggiore libertà per lasciarli correre in uno spazio più ampio
consiglio per terrazzo orto e giardino
La semina in semenzaio
La sterilizzazione del letto di semina, raccomandabile in ogni caso, si rende necessaria quando nel giardino si siano manifestate con frequenza delle malattie, imputabili sopratutto a crittogame, batteri e virus. Il trattamento con aqua bollente, oppure con vapore o fuoco prodotti da appositi attrezzi, risulta utile anche per l’eliminazione di larve e uova di insetti e di semi di infestanti.