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26 novembre: San Leonardo e Giacomo Alberione

Ogni grillo si crede un cavallo

Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina, fu uno dei più creativi apostoli del XX secolo. “Eccolo umile, silenzioso, instancabile, raccolto nei suoi pensieri che corrono alla preghiera, all’opera, sempre intento a scrutare i segni dei tempi. Il nostro Don Alberione ha dato alla Chiesa nuovi strumenti per dare vigore e ampiezza al suo apostolato… Lasci che il Papa, a nome di tutta la Chiesa, esprima la sua gratitudine”. Così si esprime il Servo di Dio Paolo VI (Giovanni Battista Montini, 1963-1978) il 28 giugno 1969. Don Alberione è in udienza dal Papa accompagnato dai partecipanti al secondo Capitolo generale e da una folta rappresentanza di Paolini e Paoline. In questa occasione il Papa conferisce al fondatore della Famiglia Paolina la croce “Pro Ecclesia et Pontifice”. Due anni più tardi, il 26 novembre del 1971, nel tardo pomeriggio, Pp Paolo VI visita in forma privata Don Alberione morente. Alle 18,26 dello stesso giorno Don Alberione chiude la sua esistenza terrena. Le ultime parole lasciate come testamento spirituale ai suoi figli e alle sue figlie sono un invito alla speranza: “Muoio… prego per tutti, Paradiso!”.
Queste sono le tappe essenziali della sua vita:
• 1884, 4 aprile – Giacomo Alberione nasce a San Lorenzo di Fossano (Cuneo)
• 1890-1891 – Frequenta la prima classe elementare a Cherasco
• 1896, 25 ottobre – Entra nel seminario di Bra
• 1900, ottobre – Entra nel seminario di Alba
• 1900, notte di capodanno – Partecipando all’adorazione notturna nel duomo di Alba, si sente obbligato a fare qualche cosa per il Signore e gli uomini del nuovo secolo
• 1907, 29 giugno – Viene ordinato sacerdote ad Alba
• 1908 – Per alcuni mesi svolge attività pastorale a Narzole
• 1908, 1° ottobre – Rientra in seminario e viene nominato direttore spirituale dei giovani e dei chierici
• 1913, settembre – Assume la direzione del settimanale “Gazzetta d’Alba”
• 1914, 20 agosto – Fonda la Società San Paolo
• 1915,15 giugno – Fonda le Figlie di San Paolo
• 1918/1922 – Nascono le pubblicazioni: “Cooperatore Paolino” (1918) – “La Domenica” (1921) – “Una Buona Parola” (1922)
• 1924, 10 febbraio – Fonda le Pie Discepole del Divin Maestro
• 1924/1931 – Nascono le pubblicazioni di : “Il Giornalino” (1924) – “La Domenica illustrata” (1926) – “La Famiglia Cristiana” (1931)
• 1936, mese di agosto – Da inizio, a Roma, alle Pastorelle
• 1938, 7 ottobre – A Genzano (Roma) nascita ufficiale delle Pastorelle
• 1939, 13 aprile – Fondazione della REF (Romana Editrice Film)
• 1957, 4 aprile – Inizia il primo capitolo generale della Società San Paolo, nel quale Don Alberione viene confermato superiore generale
• 1959, 8 settembre – A Castel Gandolfo (Roma) nascono le Apostoline
• 1960, 8 aprile – La Sacra Congregazione dei Religiosi approva l’Associazione Paolina composta di tre istituti aggregati alla Società San Paolo: Gesù Sacerdote, San Gabriele Arcangelo e Maria Ss. Annunziata
• 1969, 5 agosto – Il secondo capitolo generale della Società San Paolo proclama Don Alberione superiore generale emerito ed elegge don Luigi Damaso Zanoni come nuovo superiore generale dell’istituto
• 1971, 26 novembre – Alle 18,30 circa Don Alberione muore a Roma, nella casa generalizia, dopo aver ricevuto la visita di Pp Paolo VI
• 1981, 4 maggio – Viene concesso il “nihil obstat” per la causa della sua beatificazione
• 1996, 25 giugno – Viene firmato il Decreto di Venerabilità, con il quale si stabilisce l’eroicità delle sue virtù
• 2002, 20 dicembre – il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, promulga il decreto di Beatificazione di Don Giacomo Alberione
• 2003, 27 aprile – il Beato Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła, 1978-2005), innalza Don Giacomo Alberione agli onori dell’altare.
La Famiglia Paolina, sullo stile di san Paolo, per farsi “tutto a tutti”, oltre alla Società San Paolo, è dunque composta da quattro Congregazioni:
1. le Figlie di San Paolo
2. le Suore Pie Discepole del Divin Maestro
3. le Suore di Gesù Buon Pastore (Pastorelle)
4. l’Istituto Regina degli Apostoli per le vocazioni (Suore Apostoline);
quattro Istituti, di vita secolare consacrata, aggregati alla Società San Paolo:
1. San Gabriele Arcangelo
2. Gesù Sacerdote
3. Maria Santissima Annunziata
4. Santa Famiglia;
e l’ Associazione Cooperatori Paolini.
I membri della Società San Paolo, conosciuti come Paolini, fedeli alla missione loro affidata dal fondatore, si impegnano nella diffusione del messaggio cristiano utilizzando i mezzi che la tecnologia mette a disposizione dell’uomo di oggi per comunicare. Operano in 32 nazioni. Molteplici sono i campi di attività: editoria libraria, giornalistica, cinematografica, musicale, televisiva, radiofonica, audiovisiva, multimediale, telematica; centri di studio, ricerca, formazione, animazione.
Significato del nome Giacomo: “che segue Dio” (ebraico).

San Leonardo da Porto Maurizio è il santo a cui si deve il merito di aver ideato la Via Crucis. Ligure (1676-1751), era figlio di un capitano di marina. Nato a Porto Maurizio, l’odierna Imperia, compie i suoi studi a Roma presso il Collegio romano, per poi entrare nel Ritiro di san Bonaventura, sul Palatino, dove vestirà il saio francescano. Inviato dal Papa in Corsica a ristabilire la concordia tra i cittadini, riuscì ad ottenere, nonostante le gravi divisioni tra gli abitanti, un impensabile abbraccio di pace. Il tema della Croce era al centro della sua predicazione: richiamava le folle alla penitenza e alla pietà cristiana. Alfonso Maria de’ Liguori lo definì «il più grande missionario del nostro secolo». (Avvenire)
Patronato: Missioni al popolo – Etimologia: Leonardo = forte come leone, dal latino e dal tedesco
Martirologio Romano: A Roma nel convento di San Bonaventura sul Palatino, san Leonardo da Porto Maurizio, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori, che, pieno di amore per le anime, impegnò tutta la sua vita nella predicazione, nel pubblicare libri di devozione e nel far visita ad oltre trecento missioni a Roma, in Corsica e nell’Italia settentrionale. Giovane francescano, Leonardo aveva chiesto di andare missionario in Cina. Il Cardinale Colloredo gli aveva risposto: ” La tua Cina sarà l’Italia”. E alla fine del seicento, l’Italia aveva abbastanza miserie e sufficienti disgrazie per essere considerata terra di missione. Leonardo era ancora studente a Roma, quando un compagno gli propose di andare a udire una predica. Fatti pochi passi, trovarono un impiccato che ciondolava dalla forca. “Ecco la predica” dissero i due giovani. Pochi giorni dopo, il figlio del capitano marittimo di Porto Maurizio, in Liguria, seguì due figure di frati che salivano verso il convento di San Bonaventura, sul Palatino, dove vestì l’abito dei Francescani detti “della riformella”, o “scalzati”. Datosi alla predicazione, forse ricordando quel suppliziato pendente dalla forca, fra Leonardo ebbe sempre in mente l’altro suppliziato, pendente dalla Croce. Perciò, il suo tema preferito fu quello della Via Crucis, devozione tipicamente francescana, alla quale egli dette la più grande diffusione. La sua predicazione aveva qualcosa di drammatico e di tragico, spesso al lume delle torce e con volontari tormenti, ai quali fra Leonardo si sottoponeva, ora ponendo la mano sulle fiaccole accese, ora flagellandosi a sangue. Folle immense accorrevano ad ascoltarlo e rimanevano impressionate dalla sua bruciante parola, che ri-chiamava alla penitenza e alla pietà cristiana. ” E’ il più grande missionario del nostro secolo ” diceva Sant’Alfonso de’ Liguori. Spesso l’uditorio intero, durante le sue prediche, scoppiava in singhiozzi.
Predicò in tutta l’Italia, ma la regione più battuta fu la Toscana, a causa del freddo Giansenismo, ch’egli voleva combattere prima di tutto con l’ardore del suo cuore, poi con i suoi temi più efficaci, e cioè quello del Nome di Gesù, della Madonna e della Via Crucis. In una sua missione in Corsica, i briganti dell’isola tormentata scaricarono in aria i loro archibugi, gridando: ” Viva frate Leonardo, viva la pace! “. Tornato in Liguria, fu messa in mare una galera, intitolata, in suo onore, San Leonardo. Ma di lui, gravemente ammalato, i marinai dicevano: ” La barca fa acqua “. Consumato dalle fatiche missionarie, venne infine richiamato a Roma, dove, con le sue appassionate prediche, alle quali assisteva anche il Papa, preparò il clima spirituale per il Giubileo del 1750. In quella occasione, piantò la Via Crucis nel Colosseo, dichiarando quel luogo sacro per i Martiri. Gli storici hanno dimostrato poi che nel Colosseo non furono mai martirizzati cristiani, ma la predicazione ~ in buona fede – di San Leonardo impedì l’ulteriore rovina del monumento, considerato fino allora come una cava di buona pietra. Fu l’ultima sua fatica. Morì l’anno dopo, e a San Bonaventura al Palatino occorsero i soldati, per tenere indietro la folla che voleva vedere il Santo e portar via le sue reliquie. “Perdiamo un amico sulla terra – disse il Papa Lambertini – ma guadagnamo un protettore in Cielo”. Fu lui a proporre la definizione del dogma mariano dell’Immacolata Concezione, mediante una consulta-zione epistolare con tutti i pastori della Chiesa.

Oggi si celebrano anche:
S. SIRICIO, Papa (384-399)
S. Alipio (cc 515-614), Diacono e stilita
S. Corrado di Costanza (cc 900-975), Vescovo
S. Bellino di Padova (1077-1147), Vescovo e martire
S. Silvestro Gozzolini (1177-1267), Abate
BB. Ugone Taylor e Marmaduke Bowes, Martiri in Inghilterra († 1585)
S. Umile da Bisignano (1582-1637), Religioso O.F.M.
S. Leonardo da Porto Maurizio (1676-1751), Sacerdote O.F.M.
SS. Tommaso Dinh Viet Du e Domenico Nguyen Van (Doàn) Xuyen, Presbiteri O.P. e martiri († 1839)
B. Gaetana Sterni (1827-1889), religiosa, fondatrice delle Suore della Divina Volontà

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Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat

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1919, Ernest Rutherford compie la prima trasmutazione artificiale. L’instancabile e fecondissimo fisico neozelandese (v. 1899), dopo aver scoperto che la radioattività è il risultato della trasformazione di un elemento in un altro (v.1902) compie la prima transmutazione artificiale, la prima “reazione nucleare” compiuta dall’uomo

compleanni
1607 John Harvard
1922 Charles Schulz
1930 Aldo Biscardi
1938 Tina Turner

proverbio
Chi non vuol rendere, fa male a prendere

accadde oggi
1789 negli Stati Uniti viene festeggiata per la prima volta la “Festa del Ringraziamento”, istituita da George Washington
1922 scoperta della tomba del faraone Tutankhamon, in Egitto
1949 adozione della nuova costituzione repubblicana in India, nell’ambito del Commonwealth britannico
1975 la nuova legge per la regolamentazione dei trapianti d’organi viene approvata a Montecitorio

frase celebre
“Peccato è tutto ciò che oscura l’anima”
Gide, La sinfonia pastorale

consiglio
Il ferro da stiro
Pulite la superficie in acciaio con aceto e per un trattamento anticalcare, riempite il serbatoio di aceto bianco, accendete il ferro e lasciate svaporare completamente.

cosa vuol dire
Pezzo da novanta
Chi gode di grande autorità e prestigio
Nel gergo della mafia il pezzo da novanta era propriamente il più grosso petardo di ferro di 26 cm che si sparava nelle feste a conclusione dei fuochi d’artificio

consiglio per terrazzo orto e giardino
Consiglio
L’ombreggiamento, mediante stuoie o apposite reti (che riparano anche dalle intemperie) è necessario per i semi in fase di germogliazione e nei primi giorni di vita delle piantine, che temono i raggi diretti del sole.

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