Rifiuto palese – sia almeno cortese
Beata Vergine Maria di Loreto. Il Santuario della Santa Casa si trova a Loreto (AN): è un luogo popolare di pellegrinaggio dove i cattolici venerano la Vergine Lauretana. È il più importante santuario mariano d’Italia; al suo interno è custodita la Santa Casa di Nazaret dove, secondo la tradizione devozionale, la Vergine Maria ricevette l’Annunciazione. Papa Giovanni Paolo II, riferendosi alla Santa Casa di Loreto, fece la seguente riflessione: “Quello Lauretano è un Santuario mirabile. In esso è inscritta la trentennale esperienza di condivisione, che Gesù fece con Maria e Giuseppe. Attraverso questo mistero umano e divino, nella casa di Nazaret è come inscritta la storia di tutti gli uomini, poiché ogni uomo è legato ad una “casa”, dove nasce, lavora, riposa, incontra gli altri e la storia di ogni uomo, è segnata in modo particolare da una casa: la casa della sua infanzia, dei suoi primi passi nella vita. Ed è eloquente ed importante per tutti che quest’Uomo unico e singolare, che è il Figlio unigenito di Dio, abbia pure voluto legare la sua storia ad una casa, quella di Nazaret, che secondo il racconto evangelico, ospitò Gesù di Nazaret lungo l’intero arco della sua infanzia, adolescenza e giovinezza, cioè della sua misteriosa maturazione umana […]. La casa del Figlio dell’uomo è dunque la casa universale di tutti i figli adottivi di Dio. La storia di ogni uomo, in un certo senso, passa attraverso quella casa […]”. La “Casa della Madonna” era formata da tre pareti addossate ad una grotta scavata nella roccia (che si trova nella Basilica dell’Annunciazione a Nazaret). La tradizione popolare racconta che nella notte tra il 9 ed il 10 dicembre del 1294 le pietre della casa di Nazaret vennero trasportate in volo dagli angeli. In realtà, alcuni studi, e dei documenti ritrovati, hanno confermato che il trasporto avvenne per mare su navi crociate. Infatti, dopo la cacciata dei cristiani dalla Terra santa da parte dei musulmani, un esponente della famiglia Angeli, regnanti dell’Epiro (regione della Grecia nord-occidentale), si interessò di salvare la Santa Casa dalla sicura rovina, che fu, dunque, trasportata prima a Tersatto (odierna Croazia), nel 1291, e poi a Loreto il 10 dicembre 1294. Fin dall’inizio del Trecento fu già meta di pellegrinaggio anche per quanti, prendendo la strada costiera, erano diretti a S. Michele al Gargano oppure in Terrasanta; il flusso nei secoli XV e XVI diventò enorme fino ad indurre, nel 1520, Pp Leone X ad equiparare il voto dei pellegrini del Santuario di Loreto a quello di Gerusalemme che, già man mano, Loreto aveva sostituito nelle punte dei grandi pellegrinaggi penitenziali, che vedevano Roma, Santiago di Compostela, Gerusalemme. Il prodigio eclatante della traslazione della Santa Casa attirò anche, a partire dal secolo XV, la peregrinazione di re e regine, principi, cardinali e papi, che lasciarono doni o ex voto per grazie ricevute; a loro si aggiunsero, successivamente, condottieri, poeti, scrittori, inventori, fondatori di Ordini religiosi, filosofi, artisti e oltre 200 futuri santi e beati. Gli studi effettuati sulle pietre della Santa Casa ne confermano l’origine palestinese, esse sono lavorate secondo la tecnica usata dai Nabatei, un popolo confinante con gli ebrei, molto usata anche in Palestina. Sulle pietre vi sono numerosi graffiti simili a quelli giudeo-cristiani del II-V secolo ritrovati in Terra Santa, in particolare a Nazaret. Il santuario fu costruito per proteggere la Santa Casa, su iniziativa del vescovo di Recanati Nicolò delle Aste, nel 1469 e fu concluso nel 1587. L’interno attuale del Santuario è a croce latina a tre navate, ospita sotto la grande cupola la Santa Casa, letteralmente coperta da un rivestimento marmoreo, arricchito da statue e bassorilievi raffiguranti sibille e profeti e narranti otto storie della vita di Maria, oltre a rilievi bronzei narranti alcuni episodi della vita di Gesù. Il campanile fu disegnato da Luigi Vanvitelli e fu costruito nel 1755. Il battistero in bronzo di Tiburzio Vergelli si trova nella navata sinistra. Sulla volta vi sono dipinti del Pomarancio. Sotto la cupola, opera di Giuliano da Sangallo e con la decorazione rinnovata in occasione dei restauri del Sacconi dal romano Virginio Monti, si trova la Santa Casa. All’interno della Santa Casa si trova la statua della Vergine Lauretana, scolpita su legno di un cedro del Libano dei Giardini Vaticani, che sostituisce quella del sec. XIV andata distrutta in un incendio scoppiato nella Santa Casa nel 1921. È stata fatta scolpire da Pio XI che nel 1922 la incoronò in Vaticano e la fece trasportare solennemente a Loreto. Fu modellata da Enrico Quattrini ed eseguita e dipinta da Leopoldo Celani. Fin dal secolo XVI è rivestita di un manto, detto “dalmatica”. Il rivestimento marmoreo, all’esterno, è stato progettato da Donato Bramante. Le ultime opere che corredano l’interno della Basilica sono l’altare maggiore ed il pulpito, ricavati da due monoliti di marmo di Carrara in occasione dell’Anno Santo 2000, opere dello scultore lombardo Floriano Bodini. Fra le cappelle e le sacrestie, meritano particolare attenzione le seguenti: la Sacrestia di S. Giovanni o del Signorelli per gli affreschi di Luca Signorelli, e l’ancor più famosa Sacrestia di San Marco o del Melozzo per i meravigliosi affreschi, recentemente restaurati, di Melozzo da Forlì : desta meraviglia la capacità di questo pittore di produrre effetti “tridimensionali”, da vero maestro della prospettiva, nonché la Cappella dei Duchi d’Urbino, unica salvatasi con il suo apparato secentesco dai profondi restauri, a cui fu sottoposta la Basilica a cavallo dei secoli XIX e XX, ad opera dell’architetto Giuseppe Sacconi. Infine, la chiesa della Santa Casa possiede un concerto di 8 campane in reb3 Pasqualini di Fermo più un campanone di grandissime dimensioni chiamato “Loreta” fuso da Bernardo da Rimini del peso di più di 7 tonnellate; questo suona solo la notte tra il 9 ed il 10 dicembre e il 10 insieme alle altre 8 prima della messa. Oltre 50 papi si sono recati in pellegrinaggio a Loreto e sempre è stata grande la loro devozione. Alla Vergine si rivolsero i papi Pio II e Paolo II per guarire miracolosamente dalle loro gravi malattie; papa Benedetto XV (1914-1922), in considerazione della traslazione della Santa Casa, dalla Palestina a Loreto, la proclamò patrona degli aviatori. Loreto è considerata la Lourdes italiana e tanti pellegrinaggi di malati vengono organizzati ogni anno, con cerimonie collettive come quelle di Lourdes. C’è da ricordare, infine, le “Litanie Lauretane” che dal XII secolo sono divenute una vera e propria orazione alla Vergine, incentrata sui titoli che in ogni tempo le sono stati tributati, anche con riferimenti biblici. Le “Litanie Lauretane” sostituirono nella cristianità, quelle denominate “veneziane” (in uso nella basilica di S. Marco e originarie di Aquileia) e quelle “deprecatorie” (ossia di supplica, originarie della Germania).
LITANIE LAURETANE
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà.
Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici.
Padre del cielo, che sei Dio,
Abbi pietà di noi.
Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio,
Spirito Santo, che sei Dio,
Santa Trinità, unico Dio,
Santa Maria,
prega per noi.
Santa Madre di Dio,
Santa Vergine delle vergini,
Madre di Cristo,
Madre della Chiesa,
Madre della divina grazia,
Madre purissima,
Madre castissima,
Madre sempre vergine,
Madre immacolata,
Madre degna d’amore,
Madre ammirabile,
Madre del buon consiglio,
Madre del Creatore,
Madre del Salvatore,
Madre di misericordia,
Vergine prudentissima,
Vergine degna di onore,
Vergine degna di lode,
Vergine potente,
Vergine clemente,
Vergine fedele,
Specchio della santità divina,
Sede della Sapienza,
Causa della nostra letizia,
Tempio dello Spirito Santo,
Tabernacolo dell’eterna gloria,
Dimora tutta consacrata a Dio,
Rosa mistica,
Torre di Davide,
Torre d’avorio,
Casa d’oro,
Arca dell’alleanza,
Porta del cielo,
Stella del mattino,
Salute degli infermi,
Rifugio dei peccatori,
Consolatrice degli afflitti,
Aiuto dei cristiani,
Regina degli Angeli,
Regina dei Patriarchi,
Regina dei Profeti,
Regina degli Apostoli,
Regina dei Martiri,
Regina dei veri cristiani,
Regina delle Vergini,
Regina di tutti i Santi,
Regina concepita senza peccato originale,
Regina assunta in cielo,
Regina del santo Rosario,
Regina della famiglia,
Regina della pace.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
perdonaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
ascoltaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.
Prega per noi, Santa Madre di Dio.
E saremo degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo.
Concedi ai tuoi fedeli,
Signore Dio nostro,
di godere sempre la salute del corpo e dello spirito,
per la gloriosa intercessione
di Maria santissima, sempre vergine,
salvaci dai mali che ora ci rattristano
e guidaci alla gioia senza fine.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
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Christus vincit,Christus regnat,Christus imperat.
Padre nostro, fa’ che amiamo questo nostro tempo e vi leggiamo sempre i segni del Tuo Amore.
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1993, Conclusa la costruzione del tunnel sotto la Manica. Viene ufficialmente conclusa la costruzione del tunnel sotto la Manica tra Gran Bretagna e Francia. Si compone di tre gallerie lunghe 50,5 km, di cui 37 sotto il mare. Complessivamente il tunnel ha richiesto lo scavo di 150 km di gallerie, 200 km di linee ferroviarie, 1300 km di cavi. Costo 25 000 miliardi di lire
compleanni
1830 Emily Dickinson
1907 Amedeo Nazzari
1947 Sergio D’Antoni
1977 Alessia Fabiani
proverbio
La caduta segue sempre da vicino l’estrema sicurezza
accadde oggi
1948 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo
frase celebre
“Una grazia unica riposa sull’infanzia, riposa su ogni bambino”
Charles Péguy
consiglio
I capi infeltriti
Se con un lavaggio avete infeltrito la lana, tornare indietro è quasi impossibile. Un tentativo per rimediare consiste nel rilavare il capo infeltrito con acqua e un cucchiaio di shampoo o di balsamo per i capelli. Ma non si fanno miracoli.
cosa vuol dire
L’occhio vuole la sua parte
Le cose presentate bene piacciono di più
Le cose belle sono maggiormente apprezzate in quanto soddisfano le esigenze estetiche
consiglio per terrazzo orto e giardino
La messa a dimora con il pane di terra fittamente consiste in un semplice trasferimento e non comporta alcuna crisi di attecchimento. Normali annaffiature ed eventuale pacciamatura nei periodi più caldi consentono l’utilizzazione delle piantine in qualsiasi momento. Questo in particolar modo se si impiegano, in luogo dei vasetti di plastica, quelli di torba, che vengono anch’essi interrati non richiedono nemmeno l’estrazione della pianta.