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18 dicembre: Beata Nemesia (Giulia) Valle

Il fumo va all’aria e l’acqua alla valle

Nemesia, al secolo Giulia Valle, nasce ad Aosta il 26 giugno 1847, da Anselmo e Maria Cristina Dalbar, e battezzata nello stesso giorno nell’antica collegiata di S. Orso. I primi anni della sua vita scorrono nella serenità di una famiglia rallegrata dalla nascita di un altro bambino – Vincenzo – e dove il lavoro della madre, che gestisce un negozio di modista, e del padre, che svolge una intensa attività commerciale, assicurano un certo benessere. Ma quando Giulia ha solo quattro anni, la mamma muore. I due orfani sono affidati alla cura dei parenti paterni dapprima in Aosta, poi a quelli materni a Donnas. Qui trovano un ambiente sereno: la scuola, il catechismo e la preparazione ai sacramenti si fanno in casa, sotto la guida di un sacerdote, amico di famiglia. Quando Giulia ha undici anni, per completare la sua istruzione, viene mandata in Francia, a Besançon, in un pensionato tenuto dalle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret. Il distacco dalla famiglia è un nuovo dolore per lei, una nuova esperienza di solitudine che l’orienta verso una profonda amicizia con “il Signore che tiene presso di sé la sua mamma”. A Besançon impara bene la lingua francese, arricchisce la sua cultura, diventa abile nei lavori femminili, matura una delicata bontà che la rende amabile ed attenta agli altri. Dopo cinque anni Giulia ritorna nella sua valle, ma non trova più la sua casa a Donnas. Suo padre, passato a seconde nozze, si è trasferito a Pont S. Martin; qui incontra una situazione famigliare tesa, dove la convivenza non è facile. A Pont San Martin, proprio in quel periodo, si erano stabilite le Suore della Carità e Giulia ritrova così le sue maestre di Besançon che l’aiutano e l’incoraggiano. Osserva il loro stile di vita donato a Dio e agli altri e sceglie di essere una di loro. A 19 anni dice sì alla chiamata del Signore ed entra come novizia nel Monastero Santa Margherita di Vercelli, attualmente casa provinciale delle Suore della Carità. Per lei inizia una nuova vita nella pace e nella gioia in relazione profonda con Dio per conoscere sé stessa e la missione della comunità. Ogni giorno scopre quello che deve perdere o acquistare: “Gesù spogliami di me, rivestimi di te. Gesù per Te vivo, per Te muoio…” è la preghiera che accompagnerà i passi della sua vita. Al termine del noviziato assume il nome di un martire romano dei primi secoli, Nemesia, per testimoniare anche con il nome il programma della sua vita: il suo amore a Gesù fino in fondo, a qualunque costo, per sempre. Inviata a Tortona, all’Istituto S. Vincenzo, svolge per 36 anni un intenso apostolato mirato all’attività d’insegnamento nelle scuole elementari e superiori dedicandosi in particolare alla formazione delle giovani nella scuola e nell’orfanotrofio gestiti dalle suore. Esperta educatrice, madre tenera delle orfane e guida della sua comunità, suor Nemesia si consuma totalmente per il prossimo: è sempre presente dove c’è un lavoro umile da svolgere, una sofferenza da alleviare, dove un disagio impedisce relazioni serene, dove fatica, dolore e povertà limitano la vita. Nel 1903 viene trasferita a Borgaro Torinese, per occuparsi del nascente noviziato della congregazione e dal suo esempio, con la sua umiltà di vita, la sua comprensione e la sua tenerezza, le novizie imparano a vedere il vero volto di Gesù nei poveri, negli emarginati e nei sofferenti per mettersi al loro servizio. Sono passati tredici anni dal suo arrivo a Borgaro e il percorso terreno di Suor Nemesia si avvicina alla fine. Circa cinquecento novizie hanno imparato da lei a camminare sui sentieri di Dio: ha dato tutto e la fiamma del suo amore si spegne all’età di 69 anni, il 18 dicembre 1916. Le sue spoglie mortali sono venerate nella chiesa dell’Istituto di Borgaro Torinese. Dopo la sua morte molte sono le grazie di conversione, di liberazioni spirituali, di guarigioni anche fisiche ottenute per sua intercessione: tra queste la guarigione miracolosa della consorella suor Luisa Ferrero nel 1993. È stata beatificata il 25 aprile 2004 dal Servo di Dio Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła, 1978-2005)


San Gaziano di Tours – Vescovo – Fondatore della Diocesi di Tours
Gaziano (lat. Catianus, Gatianus, Gratianus; fr. Cassien, Gatien, Gratien) nacque a Roma nel III secolo. Tutto ciò che si conosce su Gaziano risale all’Historia Francorum scritta da S. Gregorio di Tours nel VI secolo. Questi riferisce che attorno alla metà del III secolo S. Dionigi di Parigi partì da Roma, assieme ad altri sei missionari per portare il Vangelo nelle Gallie. Gaziano o Catianus era uno di questi. Gaziano si fermò nella Gallia Lugdunense e predicò la fede cristiana a Tours per circa cinquant’anni, fondando la diocesi di Tours. Inizialmente incontrò una grande ostilità da parte degli abitanti di Tours, tanto da essere costretto a celebrare i riti nelle catacombe. Quando morì fu sepolto in un cimitero cristiano nelle vicinanze di Tours. S. Gregorio riferisce: “in ipsius vici cimiterio, qui erat christianorum”. Un secolo dopo, S. Martino, il terzo vescovo di Tours, traslò le sue spoglie nella chiesa, costruita dal secondo vescovo S. Lidorico o Litoricus, sulla quale venne poi costruita la cattedrale di Tours, che, inizialmente dedicata a S. Maurizio, dal 1357 è dedicata a S. Gaziano e viene soprannominata “La Gatianne”

Oggi si celebrano anche:
S. Malachia (519-425 a C.), Profeta
SS. Namphamon e compagni, Martiri in Africa († sec. inc.)
S. Vinebaldo (Wunibald) di Heidenheim (701-761), Abate
SS. Paolo Nguyen Van My, Pietro Truong Van Duong e Pietro Vu Van Truat, Martiri († 1838)

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Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat.
Padre nostro, fa’ che amiamo questo nostro tempo e vi leggiamo sempre i segni del Tuo Amore.

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1879, Mary Walton inventa il primo sistema antinquinamento. Si deve a una donna, l’americana Mary Walton, il brevetto del primo dispositivo antinquinamento della storia: un sistema per ridurre le emissioni nocive delle fabbriche che in questo periodo si sviluppano con estrema rapidità nelle grandi città. Il sistema prevede di far confluire i fumi nocivi dentro grandi serbatoi d’acqua, dove le polveri e le altre sostanze inquinanti vengono trattenute e poi inviate alla rete fogniaria

compleanni
1946 Steven Spielberg
1963 Brad Pitt
1971 Claudia Gerini
1980 Christina Aguilera

proverbio
Per la ragion di Stato e di confini son rovinati i ricchi e i poverini

accadde oggi
1865 gli Stati Uniti aboliscono la schiavitù grazie al tredicesimo emendamento della Costituzione
1956 il Giappone entra a far parte dell’ONU
1969 la pena di morte per i reati di omicidio viene abolita dal parlamento inglese
1973 atterraggio e arresa in Kuwait dei terroristi arabi che ieri hanno assaltato l’aeroporto di Fiumicino

frase celebre
“Non desiderando nulla, si possiede tutto”
Nievo

consiglio
Usate lampadine a basso consumo energetico
Le lampadine a fluorescenza hanno un prezzo d’acquisto superiore alle normali ad incandescenza, ma la loro durata e la loro efficacia le rendono di gran lunga più economiche.

cosa vuol dire
Tenere sulla corda
Lasciare nell’incertezza
La frase risale al mondo dei giocolieri, che si esibiscono camminando su una corda tesa, preoccupati di non cadere rimanendo in equilibrio

consiglio per terrazzo orto e giardino
Contro il freddo invernale
Per proteggere dai rigori dell’inverno le piante caducifoglie, è bene coprire le radici superficiali con uno strato di foglie cadute dalla stessa pianta.

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