giovedì , Giugno 1 2023

Taormina e Giardini Naxos – Isola Bella

Le origini della città di Taormina si possono far risalire alla preistoria: nella tarda Età del Bronzo un gruppo di siculi si stabilì in cima ad una collina di fronte al mare sulla costa jonica della Sicilia. Nel piccolo centro urbano di Tauromenion trovarono rifugio nel V secolo a.C. gli abitanti di Naxos, distrutta da Dionisio I di Siracusa. Quest’ultimo la occupò nel 392 a.C. Seguì le vicende della Sicilia greca e romana. Con i bizantini le sue sorti, alquanto decadute, si risollevarono, e fu una delle ultime città a soccombere agli arabi, nel 902. La dominazione islamica fu sempre mal tollerata, tanto che la cittadinanza insorse due volte. Dopo la seconda rivolta, nel 969, fu decretata la distruzione della città, cui sopravvisse solo la fortificazione a protezione di Naxos, chiamata Tambermin. Nel XIII secolo, a seguito della fondazione di alcuni conventi, anche Taormina rinacque a nuova vita, rimanendo tuttavia sempre poco più che un villaggio.

Giardini Naxos

La sua fortuna ebbe inizio nell’Ottocento, quando, dopo la visita di Goethe che ne cantò le bellezze in tutta Europa, divenne quasi un must tra le tappe del ‘Grand Tour’. I viaggiatori del secolo scorso furono gli antesignani dei numerosissimi turisti che ogni anno visitano Taormina, capitale del turismo siciliano.

Isola BellaL’isolotto di Isolabella viene dichiarato di rilevante interesse storico artistico nel 1984. Più che un’isola essa può considerarsi una propaggine della terraferma collegata da una sottile striscia di spiaggia ghiaiosa che, nel tratto centrale resta sommersa.L’isolotto si estende per circa 8000 mq e raggiunge con una forma conica un’altezza massima di 33 m s.l.m., mostrando caratteri aspri e rupestri, La storia di quest’isola annovera il passaggio di illustri personaggi tutti dediti a divulgate la sua bellezza come il Barone Wihelm Von Gloden, Goethe, Byron, Dillon, Geleng e tanti altri. La storia recente di quest’isola si può fare iniziare con Ferdinando I di Borbone che nel 1806 la donò al Comune di Taormina, il quale, le vendette successivamente a Miss Travelyan che vi costruì una piccola casa e introdusse le prime essenze esotiche. Successivamente l’isola passa alla fam.iglia Bosurgi, noti imprenditori messinesi, i quali costruirono una villa che divenne loro residenza. La sensibilità ambientale e paesaggistica dei Bosurgi è evidente osservando la villa e i particolari che la caratterizzano. Infatti essa si inserisce fra le asperità delle rocce calcaree, con una serie di stanze e belvederi sovrapposti, collegati da scalinate interne ed esterne ed ampliate con pareti e volte costruite con pietre aggregate con sottili fili di ferro, determinando un complesso armonico e affascinante. L’insieme di tutte queste componenti hanno favorito un insieme paesaggistico unico ed ineguagliabile, che risalta maggiormente se inserito negli scenari della costa e dei rilievi taorminesi. Tutti i terrazzamenti sono adornati da fiori e piante di diverse specie che si alternano ad alberi d’alto fusto (prevalenti ulivi) che ombreggiano i vialetti e i belvedere da cui si possono ammirare squarci di territorio taorminese e della baia di Giardini Naxos di incomparabile bellezza.

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