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Rifiuti. Massimo Greco: “Tutti i nodi stanno arrivando al pettine”

tia9Continua a tenere banco la querelle sui rifiuti che ha messo in posizioni contrastanti i sindaci dell’ennese ed i due Commissari Straordinari Interlicchia e Sutera.

Un approfondimento lo abbiamo chiesto a Massimo Greco, Cultore di Diritto Pubblico e profondo conoscitore delle questioni sottese alla gestione dei rifiuti in provincia di Enna.

Sulla gestione integrata dei rifiuti si sta giocando una guerra senza esclusione di colpi?
Sembra di sì, del resto i nodi stanno arrivando tutti al pettine ed alcune decisioni rischiano di scontentare tutti. In dieci anni abbiamo assistito ad una sedimentazione di decisioni che con la cura degli interessi pubblici hanno avuto poco a che fare. E in tale contesto abbiamo in più occasioni detto che la responsabilità, non solo politica, appartiene prima di tutto ai Sindaci che compongono l’assemblea della società d’ambito ed ai quali va riconosciuto il potere decisionale. I Comuni soci esercitano infatti un controllo gerarchico congiunto (cosiddetto controllo analogo) così intenso che può essere assimilato al controllo che i medesimi Comuni esercitano sulle proprie strutture interne.

Adesso la maggioranza dei Sindaci ha chiesto la testa dei due Liquidatori…
Il cambio dei liquidatori ha il sapore di una resa dei conti tutta interna ad alcune forze politiche ma i problemi rimarranno integri e di difficile soluzione. C’è la questione del passaggio alla nuova società di regolamentazione dei rifiuti ancora non costituita formalmente, la necessità di appaltare all’esterno il servizio integrato, la questione dello status di tutte le risorse umane, i problemi che sorgeranno a seguito della sopravvenuta possibilità per i Comuni di differenziare la raccolta dei rifiuti attraverso gli ambiti di raccolta ottimale (ARO) e la questione ancora aperta della riscossione delle tariffe per il triennio 2006/2008.

A proposito di tariffe, il Sindaco di Enna ha dichiarato che per il Comune di Enna il C.d.L. di “EnnaEuno” ha revocato l’articolazione tariffaria per l’anno 2007.
Se così è ne prendiamo atto. Mi chiedo solo una cosa, se “EnnaEuno” decide di non riscuotere più le tariffe per il triennio 2006/2008 chi lo farà? I Comuni avevano l’obbligo, dopo la famosa sentenza del CGA, di riappropriarsi dell’autonomia impositiva e di riscuotere direttamente il tributo dai contribuenti, mi chiedo perché la maggior parte dei Comuni, Enna compreso, non lo ha fatto? Ammesso che venga revocata l’articolazione tariffaria adottata da “EnnaEuno”, i Comuni non possono più riscuotere i relativi tributi (TIA o TARSU poco importa in questa sede avendo entrambi natura tributaria) essendo maturato il periodo di prescrizione dell’annualità 2006 al 31/12/2012 e dell’annualità 2007 al 31/12/2013. L’unica annualità che i Comuni potranno ancora riscuotere direttamente è quella del 2008 a condizione che lo facciano entro il 31/12/2014.

E se non riscuoteranno neanche i Comuni?In questa annosa vicenda sfuggono le responsabilità che emergeranno tra non molto in tema di danno erariale. La mancata riscossione di un tributo equivale infatti a un danno per l’erario, che verrà imputato in capo a chi aveva la responsabilità di riscuotere e non lo ha fatto, facendo infruttuosamente maturare il quinquennio della prescrizione.

Quindi lei pensa che “EnnaEuno” non revocherà la pretesa tributaria per il triennio 2006/2008?Io non penso più niente, perché la teoria di cui io mi occupo risulta essere sempre più spesso aliena rispetto alla quotidiana pratica operata da chi è preposto alla cura di queste delicate funzioni pubbliche.

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