mercoledì , Giugno 7 2023

Comune di Malvagna

Logo MalvagnaCenni storici

Malvagna fu fondata nel 1626 da Giovanni Lanza sul latifondo ricevuto in dono dalla madre Silvia Abate, che a sua volta l’aveva comprato dal figlio di Giacomo Garagozzo di Randazzo, fattosi prete per vocazione. Il borgo si espanse a motivo della malaria che minacciava gli abitanti del confinante feudo di Mojo e che trovarono conveniente salire sulla costa della collina vicina. L’aria salubre, il clima temperato e il territorio fertile convinsero molti vassalli della zona circostante a trasferirsi in questo nuovo borgo, che diventò poi anche Principato con Francesco Lanza a 22 di agosto di 1628. I Lanza e i Migliaccio continuarono a fregiarsi del titolo “Principi di Malvagna” à 1862.

Durante il fascismo fu unito a Mojo Alcantara nel comune di Lanza, ma dopo la caduta dello stesso, torno’ ad essere un comune a se’, riassumendo la denominazione originale di “Malvagna”.

Simbolo di Malvagna è il leone rampante in giallo, su campo rosso.

Malvagna si affaccia sulla valle dell’Alcantara, di fronte all’Etna, che si può ammirare in tutta la sua maestosa bellezza e al monte Mojo, anch’esso vulcano ma non più attivo. Il comune dista 63 km da Messina (lato Jonio), 28 km da Giardini Naxos e 15 km da Randazzo.

Monumenti e luoghi di interesse

Da segnalare il convento dei Frati Minori “S. Giuseppe” fondato nel 1720 da Ignazio Migliaccio, duca di Galizia e principe di Mazzarino. Oggi, nonostante sia stato acquistato dal Comune, versa in stato di completo abbandono. Oltre alla struttura quasi pericolante, rimangono alcuni affreschi nel chiostro e una meravigliosa scultura lignea settecentesca dentro la chiesetta. Da vedere anche la Cuba Bizantina (Trichora) di Malvagna e la chiesetta settecentesca di San Marco.

Per quanto riguarda i beni ambientali era invece di grande rilievo il Fondo Pittari, percorso nell’estate del 2007 da un terribile incendio, facente parte della Riserva di Malabotta. Proprio nel 2006, Malvagna ha inaugurato l’accesso alla riserva di Malabotta dal versante di Taormina.

Manifestazioni

Malvagna1Le maggior parte delle manifestazioni culturali si concentrano nel periodo estivo ed in quello natalizio. Una tradizione natalizia recente è quella dei caratteristici presepi rionali realizzati nei diversi quartieri sparsi nel paese e del presepe vivente recitato in vernacolo ed allestito nell’antico quartiere della “Timpa Tirrinchiuna” e che vede il coinvolgimento dell’intera comunità. Un’altra tradizione di origine remota è ‘a strina (strenna). La strina è una tradizione tipica locale e si effettua il giorno di capodanno. Quel giorno i bambini malvagnesi portano in dono un tronchetto di legno, ‘a strina per l’appunto, presso i parenti e gli amici più cari, per poi ripassare il giorno dell’epifania e ritirare in cambio un sacchetto pieno di dolciumi. Un tipico dolce natalizio sono i “lumiricchi”. La festa patronale in onore di Sant’Anna si svolge l’ultima domenica di luglio, tranne ogni sette anni, il lunedì. In questo periodo si concentrano le manifestazioni più di rilievo come la rassegna di Cultura popolare “Radici” avviata nel 2006 e la rassegna a concorso di teatro dialettale che ha avuto il proprio battesimo nell’agosto 2007 e che ha visto l’affermazione della compagnia “San Tommaso d’Aquino” di Messina. La Rassegna è stata intitolata al Sig Mario Foti, ufficiale delle Poste e attore e regista teatrale amatoriale la cui permanenza a Malvagna contribuì ad incentivare e incrementare l’innata passione per l’arte della recitazione in genere. Una passione nata e sviluppatesi agli inizi degli anni settanta, quando si allestivano a tempo perso, prima in un vecchio magazzino adiacente alla Chiesa di S. Anna e poi nel salone parrocchiale,( detto improprimamente: ” ‘da siristia ” ), delle modeste rappresentazioni teatrali. Spettacoli alquanto semplici, eseguiti con pochi mezzi, ma che hanno avuto l’intento principale nello stare insieme, di far “divertire divertendosi”.

Fonti: it.wikipedia.org/wiki/Malvagna – www.comunemalvagna.gov.it

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