sabato , Febbraio 15 2025

Fenomenologia di una donna qualunque

donne governo renzi
Giovani, belle, impegnate e pure panciute, le ministre renziane. La percentuale rosa del nuovo governo viene sbandierata come una conquista delle e per le donne e in prossimità dell’otto marzo mi pare una gran cosa…o no? La condizione della trentenne media non sembra tuttavia essere mutata di molto, dallo stantio governo Letta al progressista governo del Matteo: precaria nel lavoro, la trentenne media, rimane oggetto di attenzioni malsane o di totale disinteresse. Riusciranno le nostre disinvolte e aitanti eroine a mutare la cultura sessista che ancora soverchia il Paese? L’uomo solo al comando trionferà anche in questa ardua impresa? “Otto ministre al comando e sette di loro sono pure mamme!” ha detto Mentana commentando la cosa. Avanti dunque, prolificate donne! Così il prossimo (ci mancano ancora Luca, Marco e Giovanni) potrà contare su sempre nuove e di molto gagliarde quote rosa, alimentando l’entusiasmo maschile che per ora pare direttamente proporzionale al bell’aspetto e alla vicinanza con questo o quell’altro leader. Il motto “apprezzo una donna in quanto donna” si è sminuzzato con l’avvento della Fornero e poi una parità di immagine non è equivale certo a una parità di ruoli e ancora una leggina sul femminicidio infarcita di provvedimenti contro i No Tav significano, mi pare, assai poco. Naturalmente è sui fatti che la trentenne media attende risposte non certo sul numero delle neo ministre. Per ora mia cara amica accontentati di sapere che l’interesse della pubblica opinione ha riguardato il mancato uso di calze coprenti, il colore dei tailleur e naturalmente l’inadeguatezza dello stivale della Lanzetta. Grazie Silvio dopo vent’anni anche gli altri hanno compreso come far tacere i più sui problemi reali.


Gabriella Grasso

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