Delle Nazioni Unite è giunto un solenne richiamo contro la pedofilia della Santa Madre Chiesa.
Cose terribili dalle quali ovviamente la Santa Sede si difende contestando il metodo e il contenuto delle accuse e da ultimo l’invadenza dei mezzi di informazione: diffamatori e calunniatori. I santi padri hanno ragione, questi sono fatti privati, compiuti nell’intimità delle ascesi religiose e lungo la gloriosa via della salvezza eterna. Cose sapute e risapute. Lasciamo ai preti le cose di Dio e ai mortali le cose volgari e taciamo dinnanzi al Papa che sottovoce minaccia i mafiosi: “convertitevi sennò finirete all’inferno!” Parole dure, parole sante. Totò Riina a un amico di cella qualche tempo fa ebbe a dire “che bravo questo Papa” e se lo dice lui… e mentre l’uno si rinfresca con l’acqua santa e l’altro si compiace con il dirimpettaio per tanta saggezza, noi miseri terreni attendiamo rispettosamente che il silenzio cali su queste amenità. Interessiamoci d’altro: Renzi, Berlusconi, Dudù e simil questioni più comprensibili e meno dogmatiche.
Gabriella Grasso
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