Sapete voi, distratti da Obama e dal ventennio berlusconiano, che rischia di entrare nelle aule delle nostre scuole un libretto che prevede attività di formazione e sensibilizzazione sul bullismo omofobico? Libello accusato di voler instillare preconcetti contro la famiglia e la fede religiosa, in un occidente che si sta già troppo allontanando dai valori di civiltà e dalle ideologie, che si credevano sepolte e dimenticate nel secolo scorso. In realtà si tratterebbe, qualora la cosa si concretizzasse, di un progetto su tematiche che hanno indotto tredicenni al suicidio a causa di un confuso o vergognoso orientamento sessuale. Già il governo Monti con ministro Fornero in asse col consiglio d’Europa ha provato ad attuare una serie di politiche contro le discriminazioni, spesso ignorate o peggio mal condotte da famiglie fieramente o inconsapevolmente omofobe. Cosa accadrebbe a noi, a noi ignari genitori se i nostri figli ci chiedessero di etero normalità e di rispetto per le differenze? Cosa accadrebbe se i nostri frugoletti ci scoprissero impreparati su argomenti riguardanti il corpo e la sessualità? Come capita a molti ignoranti in tema di greco o latino o fisica delle particelle dovremmo, noi tuttologi dell’inutile, demandare alla scuola e poi imparare dai nostri stessi figli quegli elementi linguistici e concettuali che ora ci sfuggono. Concetti che non vogliono indottrinare, ma che vogliono fare chiarezza su cose come: patrimonio genetico, appartenenza biologica, arretratezza mentale e obbligatorietà ad assumere atteggiamenti stereotipi e comunemente performanti. Concetti che aiutino a non introiettare modelli unici e rigidamente plastici, buoni solo per far sentire sbagliati e inadeguati ragazzini in cerca della propria identità. Tranquillizziamoci mamme e papà, non sono previsti giudizi di valore. In Italia è categoricamente esclusa qualunque possibilità di contemplare la diversità dei comportamenti sessuali, posizioni diverse dai dati di natura, unici a consentire il fertile e sostanziale proseguimento della vita sono imbarazzanti, ma esistono e quindi che facciamo? Li ignoriamo e pazienza se altri preadolescenti si ammazzeranno perché incapaci di omologarsi alla prassi corrente… pazienza: “meglio tossico che froscio” si sa. Comunque la cosa è stata demandata a una commissione e in Italia lo sappiamo tutti quando una questione non vuole essere affrontata si mette in mano a una commissione e per ciò sereni, ne abbiamo scritto solo per evitare di dire ancora di F35 e Muos, ma Renzi a Obama glielo ha poi detto che i siciliani il Muos non lo vogliono? Così come non vorrebbero aerei supersonici che esplodono a contatto con l’acqua? Faccia lui però, il simpatico e abbronzato amico di Silvio. Noi siamo solo suoi sudditi.
Gabriella Grasso
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