Era il 21 gennaio del 2014 che Renzi il Magnifico annunciava al Parlamento: “Lo si chiami Italicum” e Italicum fu. Cosa sia il terzogenito, fratello minore del Matterellum e del Porcellum, molti ancora non sanno e allora codesto giornale attento e ligio alla diffusione del sapere ve ne darà di seguito contezza. Strappato in una notte tormentosa al restio Berlusconi, prossimo ai servizi sociali, l’Italicum nacque come la riforma delle riforme, l’evento da tutti atteso, la #Svoltabuona per la rinascita, il messia riformatore. Oggi già infante, l’Italicum si è un attimino arenato fra emendamenti, lotte e date sempre mutanti, ma a breve maturo al punto giusto si attuerà, ne siamo certi e dunque tutti pronti a votare con un innovativo sistema proporzionale con molte sfumature maggioritarie? Bello è il premio di maggioranza con sbarramento al 4,5% e il ballottaggio previsto nel caso non si raggiunga il 37%, necessario al premio di maggioranza e al governo, bello proprio bello… a dimenticavo, le preferenze e le quote rosa non ci saranno più, se ne facciano una ragione gli amici degli amici e le belle igieniste. Allora riassumendo, approvato alla Camera l’Italicum è per ora fermo al Senato, ma dato che da qui a brevissimo il Senato non ci sarà più attendiamo pazienti, magari leggendo e rileggendo questo pezzo che pare una pasquinata, ma che è invece la pura realtà.
Gabriella Grasso
Check Also
Aidone. Primavera aidonese, parecchio critica, sulla nuova bocciatura del Piano di riequilibrio
Aidone. Sulla nuova bocciatura dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato del Comune di Aidone, per gli …