Ordinaria vergogna

Buona pasqua a Dell’Utri che possa riprendersi al più presto e che possa al più presto raggiungere gli amici Berlusconi e Previti per fondare, qualora ne abbiano voglia e necessità un altro bel partito, come quello che per vent’anni ci ha governato.
Buona pasqua ai manifestanti che ancora non hanno ben compreso l’impossibilità di esprimersi liberamente in un Paese fintamente libero.
Buona pasqua al poliziotto che contro l’irresponsabile violenza dei suoi colleghi ha tentato di difendere il dissidente disarmato e inoffensivo.
Buona pasqua a quanti insistono a pensare che guadagnare poco non basti a giustificare la violenza e che lo Stato in divisa mai e poi mai dovrebbe lordarsi le mani col sangue di chi dice no!
Buona pasqua al capo della polizia che vilmente ha definito “cretino” un suo sottoposto svestendosi di ogni autorevolezza e credibilità
Buona pasqua ai buoni che debbono stare all’opposto dei cattivi, ricordandosi sempre che con i cattivi non possono spartire modi e maniere
Buona pasqua ai politici che vorranno mettersi “a disposizione” dei boss malavitosi scambiandoci allegramente voti e democrazia. La legge è dalla loro, infatti d’ora innanzi la pena sarà pure ridotta così il giusto che finirà nelle patrie galere ci resterà di meno e il colpevole rischierà di non finirci mai… nelle patrie galere.
Buona pasqua alle donne chiamate a rivestire ruoli di vera rappresentanza per quelli di reale potere c’è ancora da aspettare… sarà per il Renzi Bis
E buona pasqua al distratto che scambiò la ragazza per uno zainetto. Ai bimbi piccoli anche il distratto genitore insegna a raccogliere da terra lo zaino caduto, calpestarlo malamente è cattiva educazione. Si inizia così e poi si finisce col pestare gli indifesi che provano a esercitare la libertà di pensiero, approfittando di una divisa indegnamente indossata. Oggi è giorno di pace e non è il caso di ricordare, giusto oggi, le sbandate comportamentali della polizia, ma una parola sull’accanimento negazionista del prefetto, che anche di fronte all’autocritica del capo della polizia negò l’errore del poliziotto, è doverosa: passeggiare sopra una ragazza o insultare i passanti è indegno per chiunque e lo è assai di più per chi indossa lo Stato e si dice collega di chi giurando fedeltà allo Stato per lo Stato morì, come quei 2.500 tanto cari a Falcone e Borsellino.


Gabriella Grasso