domenica , Dicembre 8 2024

22 aprile: Sant’Alessandra e compagni

Aprile – rondini intorno al campanile
Il nome Alessandra è il femminile di Alessandro; deriva dal greco ‘Aléxandros’ e significa “protettrice degli uomini”. Il nome è sempre stato usato fin dall’antichità e della versione maschile si ricordano due re dell’Epiro, tre re di Macedonia, due re di Siria, un imperatore romano, otto papi, oltre 40 santi, tre re di Scozia, tre imperatori di Russia, ecc. Nella versione femminile, il nome Alessandra è stato portato oltre che da sei fra regine e imperatrici, anche da cinque cristiane martiri, curiosamente sempre inserite in altrettanti gruppi di martiri. Il più noto di questi gruppi è quello di Amiso (Alessandra, Claudia, Eufrasia, Matrona, Giuliana, Eufemia e Teodosia) celebrate il 20 marzo; poi c’è il gruppo delle martiri di Ankara (Tecusa, Giulitta e altre) celebrate il 18 maggio; poi c’è il gruppo di Ancira, il gruppo di Antiochia e infine il gruppo di Nicomedia odierno. Bisogna dire che per quanto poco noto, il gruppo dei martiri di Nicomedia, composto da Alessandra, Apollo, Isacio (Isacco) e Codrato (Crotato) è menzionato da un numero rilevante di fonti agiografiche, sono ben 11 i Martirologi, Sinassari, Menologi, orientali ed occidentali che ne parlano; si evita qui di elencarli tutti. Secondo una ‘passio’ armena, connessa al ciclo delle storie di S. Giorgio martire, Alessandra, ritenuta moglie leggendaria di Diocleziano, a volte di Daziano re persiano, per aver difeso e perorato con eccessivo zelo la causa dei cristiani, perseguitati per la loro fede, finì per incorrere nelle ire dell’imperatore, il quale, dopo averla percossa e torturata di sua mano, la fece decapitare il 18 aprile del 303, primo anno della sua violenta e sanguinaria persecuzione. Uguale sorte subirono nei giorni seguenti, Apollo, Isacco e Codrato, probabilmente domestici o funzionari di Alessandra; sebbene fossero legati da vincoli di varia natura con la Casa imperiale, non fu risparmiato loro il tormento della fame e infine la decapitazione. Le condanne furono eseguite a Nicomedia in Bitinia (odierna Turchia), dove Diocleziano aveva stabilito la sua residenza imperiale. I Sinassari orientali affermano che essi si erano convertiti al cristianesimo, considerando fra loro il coraggio con cui il martire S. Giorgio di Lydda, loro contemporaneo, aveva affrontato il martirio in Palestina. La memoria dei martiri sopra menzionati, è celebrata secondo i vari testi in date diverse, dove il 21 e dove il 22 aprile; le successive aggiunte o presunte precisazioni, sui luoghi e sui fatti della vita e del martirio dei suddetti santi, si colorarono di leggenda e di mancanza di fondamenti storici.

Oggi si celebrano anche :
S. SOTÉRO, Papa († 175)
SS. Epipodio e Alessandro, Martiri in Francia († 178)
S. Leonida (padre di Origene), Martire ad Alessandria d’Egitto († 204)
S. CAIO, Papa (dal 283 al 296)
S. Maryahb, Corepiscopo e martire in Persia († 341)
S. AGAPITO I, Papa (dal 535 al 536)
S. Leone di Sens (F), vescovo († VI sec.)
S. Teodoro il Siceota, Vescovo ed egumeno († 613)
S. Opportuna di Seez (F), Badessa († 770 cc)
S. Señorina di Vieira (Portogallo), Badessa († 980 cc)

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Jesus Christus, heri et hodie, ipse est in saecula!

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1950, Entra sul mercato la carta di credito. La società americana Diners Club introduce la prima carta di credito. Nasce il denaro virtuale

compleanni
1870 Vladimir Lenin
1904 Robert Oppenheimer
1937 Jack Nicholson
1972 Anna Falchi

proverbio
Chi sempre prende e niente dona, l’amore dell’amico lo abbandona

accadde oggi
1370 a Parigi inizia la costruzione della Bastiglia
1977 Simon Peres viene eletto primo ministro di Israele
1993 alle dimissioni del governo di Giuliano Amato, l’incarico viene affidato all’ex governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi
1994 in seguito ad un attacco cardiaco muore a New York l’ex presidente americano Richard Nixon

frase celebre
“Non fidarti troppo del colore”
Virgilio Bucoliche

consiglio
Per stirare capi sportivi con scritte e disegni
Se i colori tendono a attaccarsi alla piastra, stirateli sul rovescio dopo aver inserito un telo per evitare che i colori si imprimano sul retro del capo.

cosa vuol dire
Per un punto Martin perse la cappa
Si riferisce a chi, per un nonnula, ha perduto una grande occasione
L’espressione è presa dalla storiella dell’abate Martino, il quale, per dare il benvenuto agli ospiti, fece incidere sulla porta del convento i versi latini: “Porta pàtens esto. Nulli claudàris honesto”, versi che vogliono dire: “Porta stai aperta. Non ti chiudere a nessuna persona onesta”. Lo scalpellino però fece un errore grossolano: invece di posizionare il punto dopo esto, lo mise dopo nulli, per cui la frase risultò: “Porta, stai aperta a nessuno. Chiuditi alle persone oneste”. Martino pagò il banale errore, ci rimise la cappa di abate e quindi la carica.

consiglio per terrazzo orto e giardino
Terra d’erica o “di scopa”
Si ottiene lasciando per qualche tempo ammucchiate, in luogo riparato e asciutto, grosse zolle di terreno estirpate con tutte le radici dellerica, che è una specie tipica e infestante delle brughiere. Frantumate, essiccate e setacciate, queste zolle si trasformano in un materiale leggerissimo e poroso, che si impiega in sostituzione di quello di castagno per la coltura delle piante “acidofile”, ma che richiede un arricchimento minerale per la sua scarsa fertilità.

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