La valanga è inarrestabile. Travolge e trascina con sé quel mucchio di sporcizia che l’Italia si porta addosso con disinvoltura e rassegnazione.
Gli arresti eclatanti degli ultimi giorni restituiscono l’immagine più sporca e immorale del nostro Paese. Candidature e favori, scambi di “cortesie”, legami con la criminalità organizzata. Si parla di nomi importanti, ai quali per anni sono state affidate le nostre vite, le nostre sorti, il nostro futuro. Futuro, sì, ci hanno rubato anche quello. Avevano in mano il Paese e usavano i posti di comando per gli affari personali. La ‘ndrangheta li ringraziava pure. Scajola, Dell’Utri, Matacena, Frigerio: tutte persone perbene, scelte per rappresentarci e fare i nostri interessi. Ministro il primo, parlamentari gli altri. Furbi e disonesti quanto basta.
Ora Forza Italia sta pagando il conto col suo passato. Tutte le “astuzie” che hanno fatto di questo partito il primo in Italia sono causa del suo stesso declino. Per Berlusconi ogni arresto è ingiusto, ma ogni sua dichiarazione sull’argomento appare ormai scontata. Ci siamo abituati anche a dichiarazioni ridicole come quella sull’arresto dell’amico Scajola, definito: “Assurdo e umiliante, perché ha aiutato a trasferire un amico latitante”. Povero Silvio, crede che la latitanza sia la virtù dei giusti.
Valentina La Ferrera
foto copyright gianni falcone – diarioacido: gianfalco.it
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