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Enna. Presentato il libro “Effetto Jeremy” dell’ennese Giovanni Lo Giudice

G Lo GiudiceEnna. Nel campo agonistico-sportivo giocare in casa significa avere il pronostico favorevole, in altre parole successo assicurato. Così è stato per il romanzo “Effetto Jeremi” dell’ennese Giovanni Lo Giudice – presentato giovedì scorso, nella sua città natale, presso la libreria Minerva – che ha avuto l’accoglienza di un numeroso e attento pubblico. Il libro è anche reduce da un battesimo di tutto rispetto. Ha partecipato nella capitale inglese, lo scorso mese di aprile, alla Fiera Internazionale del Libro, al London Book Fair, padiglione Italia e, nei giorni scorsi, alla “Fiera del Libro” di Torino. Due “credenziali” non certo di poco conto. Inoltre il volume ha partecipato al concorso “Autori per l’Europa 2013”, organizzato dal Circolo Poeti e Scrittori di Empoli, dove si è piazzato tra i primi dieci finalisti, su 63 partecipanti. A luci spente l’autore ha così esternato la sua soddisfazione: “Non pensavo che il mio libro raccogliesse così tanti consensi tra le tante personalità del mondo culturale ennese”. Ha presentato l’opera e l’autore il professor Giovanni Chiaramonte, docente d’inglese presso il nostro Liceo Classico “Napoleone Colajanni”. “Da lettore del romanzo – ha esordito – volendo fare una sintesi molto generale, non trovando una catalogazione precisa dell’opera, poiché di certo non è un libro di evasione, né un giallo o un trattato scientifico o filosofico, si può dire che è certamente una riflessione sulla condizione umana, ma non di quelle che fanno strizzare il cervello”. Della fatica letteraria di Giovanni Lo Giudice ha parlato quasi succintamente… “per non togliere ai futuri lettori il piacere della lettura”. L’essenza del messaggio che l’autore ha voluto lanciare con “Effetto Jeremy” è l’integrità spirituale dell’individuo, la sua autenticità e spontaneità. I fatti raccontati nel romanzo si rifanno a circostanze vissute dal protagonista, tra il fisico e il metafisico, ambientati tra le brume piemontesi, “in situazioni sospese tra il reale e il surreale, ravvivando in lui l’idea che forse non esistiamo come unica coscienza in un unico mondo, ma come infinite coscienze in infiniti mondi”. Tutto quindi ruota attorno agli effetti delle eclissi, tra sole e luna, legati ai vari momenti esistenziali del personaggio, lo “stralunato” Daniele. La presentazione è stata intercalata dalla lettura, da parte del giovane Lorenzo Prestipino, di alcune pagine del romanzo. Giovanni Lo Giudice nasce a Enna la vigilia di Natale del 1962. Nel 1993 si trasferisce in Piemonte per motivi di lavoro e attualmente vive in Valsesia, nella cittadina di Borgosesia, dove esercita l’attività di medico internista presso il locale ospedale “SS. Pietro e Paolo”. Da sempre coltiva l’hobby della scrittura e sin dall’infanzia ama comporre poesie, racconti e testi di canzoni. Ha già all’attivo la pubblicazione di due raccolte di poesie: “Qualcuno crede ancora” (2004) e “Cent’anni e un minuto” (2009). Scrive anche testi di commedie brillanti e si diletta nella recitazione presso alcune compagnie teatrali valsesiane. Tra le altre sue passioni la musica, l’astronomia, la medicina olistica e le filosofie d’oriente. E’ sposato con Daniela Castellana e a Enna ritorna spesso per i suoi legami affettivi familiari e per le tante amicizie, vecchie e nuove. Il libro (formato 14×21), si presenta in una accattivante veste editoriale, 140 pagine, edito dalla casa editrice Ibiskos Ulivieri di Empoli, già in distribuzione nelle librerie della città al prezzo di 15 euro.

Salvatore Presti

(nella foto: l’autore, al centro, con il prof. Giovanni Chiaramonte e il giovane Lorenzo Prestipino)

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