La DC secondo Matteo

grillo corone spinePassata la tempesta odo augelli far festa recitava il poeta, ora la tempesta elettorale è passata e gli augelli non s’odono ancora. Si sentono piuttosto starnazzare gallinacci inquietati da reflussi gastroesofagei e impenitenti impuniti, asserire che loro di certo non hanno perso, sono gli altri che hanno frainteso, tutto: la legge, la morale e i voti scrutinati. Ora che tutti siam renziani possiamo anche smetterla di interpretare l’ultima retata elettorale: ha vinto il centro destra, mascherato di blanda sinistra e mentre nessuno nel mondo darebbe del berlingueriano a Matteo, il baricentro germanico/italiano ha battezzato la nuova linea d’ombra. La destra cattiva e feroce in Francia e in Gran Bretagna la sinistra estrema, quella che parla ai diseredati pensandoli socialmente equiparabili ai benestanti in Grecia e nel mezzo i garantisti incoerenti, che l’anno venente daranno 80 euri anche ai pezzenti. Gli Italiani ancora una volta vengono derisi dai diversamente perdenti che dicono “non avete capito niente! Essendo la scrivente una votante si dice indignata per questa ennesima mancanza di rispetto.
Abbiamo capito carissimi venditori di niente, abbiamo capito che con le minacce, gli urli e gli strepiti non si persuade, ma si dissuade. Abbiamo capito che chi non può votare e se ne deve tornare a casa alle 23 non può rappresentare un Paese civile e molti hanno anche capito che tertium non datur. La via del dialogo è tracciata speriamo ora che il Matteo nazionale parli con i Greci e non si lasci tentare dalle forze antieuropeiste in camicia nera che l’asse Roma/Berlino si tinga di verde e di azzurro dunque e che una nuova alba possa sorgere, magari non dorata.
P.S.
In tema di mensali vorrei suggerire al Santo padre una parolina per la puerpera frustata che attende in galera, con un figlio piccolo e uno attaccato al seno, di essere giustiziata perché non vuol cambiar credo. Ah, giovane testarda se solo potessi sapere come si usa da noi, forse…


Gabriella Grasso

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