Enna, vista da un turista che ci arriva per la prima volta

Per capire qualcosa sulla nostra città bisogna sforzarsi di guardarla come può fare un turista che ci arriva per la prima volta.

E’ incredibile come gli ennesi non si rendano conto della bellezza che hanno in mano, e soprattutto non si rendano conto di quanto poco ci voglia per fare di Enna un gioiello turistico di prim’ordine in Sicilia.
Per quanto tutti quanti si siano dati da fare per distruggerla urbanisticamente ed architettonicamente, per quanto noi ennesi tendiamo a guardarla con sufficienza e a volte con rassegnazione, sono convinto che Enna è una bellissima città che soffre soprattutto del fatto che i suoi abitanti non la trattano bene.
Mi è successo negli ultimi anni di parlare con persone che sono venute a visitarla.
Alle mie domande come ti è sembrata Enna o come ti sei trovato?
A volte ho avuto risposte veramente sorprendenti.

Un signore che ha girato tutto il mondo parlandomi di Enna con occhi sognanti mi ha detto:
La tua cittá è piena di rondini!!!
Sono bellissime al tramonto quando riempiono il cielo.
Ho dovuto spiegargli perchè probabilmente ci sono più rondini che in tanti altri posti.
A Enna ci sono sempre stati dei tetti bellissimi.
I tetti fatti con i “canali” sono veramente belli e sarebbero da salvaguardare. La loro tipologia costruttiva creava l’habitat ideale per la nidificazione delle rondini. Nonostante la maggior parte di questi tetti siano stati distrutti o sostituiti con tipologie più moderne, le rondini si sono adattate lo stesso.
Nonostante noi ennesi crediamo sia naturale avere tante rondini a primavera che ci girano sulla testa lo spettacolo che ci offrono rimane per un occhio sensibile, superbo.
Secondo me, il primo dovere degli amministratori della città dovrebbe consistere nel fare o far fare un censimento dei tetti antichi e salvaguardarli come si fa per gli animali in via di estinzione. Ci vorrebbe anche l’obbligo di tornare ad utilizzare la vecchia tipologia costruttiva ogni volta che si restaura un edificio in centro storico.

Un altro mio amico mi dice: Enna è ancora una città molto bella. Bella gente, tradizioni antiche, si mangia bene, magnifiche chiese, peccato per le macchine che arrivano dappertutto.
A questo punto vi invito a fare una prova pratica.
Il giorno della festa della Madonna, sia a “montata” che a “pinninu”, provate a fare un giro tra “Santa Chiara ” e la “Balata” al pomeriggio, quando tutta la zona è chiusa al traffico, pulita, in ordine , senza automobili neanche parcheggiate e quando la festa deve ancora cominciare.
Vedrete una città bellissima, nonostante abbiamo fatto di tutto per rovinarla è ancora vivibile.
Allora mi chiedo e lo chiedo a tutti i miei compaesani, perché accontentarsi di avere una bella città solo due volte all’anno quando potrebbe essere godibile sempre?

Il mio orgoglio cittadino ha poi raggiunto la vetta quando una persona che stimo molto, dopo un viaggio in Sicilia mi ha detto (mi illudo sinceramente) che il ricordo più bello del viaggio per lei erano i panorami che aveva potuto ammirare da Enna.
La campagna estiva, che per noi è considerata gialla e poco bella, per lei aveva un fascino irripetibile.

La somma di tanti commenti positivi mi ha quindi coinvolto, e mi piacerebbe che ognuno guardasse alla propria città come alla sua casa o al suo giardino.
Ognuno quando arriva un ospite a casa propria cerca sempre di mostrare il meglio di se.
Occorrerebbe solo capire che gli ospiti oltre a giudicarci per quello che trovano dentro alla nostra casa ci giudicano anche per quello che vedono fuori dal nostro portone.
Ed in primo luogo per come teniamo alla nostra città.

Arch. Giuseppe Gervasi

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