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Malfa: IV appuntamento "il postino e l'isola di Salina"

Nell’ambito del ‘Memorial Troisi’ ideato dal Comune di Malfa (Salina) e dall’Anfe sarà presentato ogi un progetto artistico della Fondazione Salonia per ricordare il celebre attore e la famosa pellicola. Il maestro Dimitri Salonia realizzerà un’installazione artistica nel magico scenario delle Balate di Pollara e il regista Eros Salonia un ‘poema’ visivo (docufilm) sugli ultimi giorni di Troisi a Salina.
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Ricordare Massimo Troisi e, allo stesso tempo, attraverso la poesia di un’installazione naturalistica e di un docufilm, ripercorrere la sua storia artistica e la sua vita, evidenziando l’unicità interpretativa che lo ha reso celebre in tutto il mondo. E’ questo l’obiettivo della Fondazione Salonia che, nel ventennale della morte di Troisi e della proiezione del film ‘Il Postino’, presenterà un interessante progetto nell’ambito del ‘Memorial Massimo Troisi’ del Comune di Malfa.
Oggi 6 agosto per il IV appuntamento del festival denominato “Il postino e l’isola di Salina” e organizzato dal Comune di Malfa e dall’Anfe (Associazione nazionale famiglie emigrate), il Maestro Dimitri Salonia, che nella sua carriera di oltre 50 anni ha realizzato mostre in tutto il mondo e vinto numerosi premi internazionali, esporrà alle 18:30 alle Balate di Pollara a Salina una sua installazione artistico naturalistica che sarà donata al comune di Malfa. Per l’opera Salonia ha utilizzato solo materiale come legno, ferro, sassi, piante e una vecchia barca per non incidere sull’equilibrio ambientale del territorio. La vecchia imbarcazione in legno è stata ‘incastonata” nel cancello di entrata di una grotta. All’interno è stato posizionato un registratore collegato ad un impianto stereo che diffonderà al passaggio dei visitatori la voce i suoni e i rumori della natura che Troisi –Ruoppolo o ha registrato nel film “Il postino”. Presenti anche oggetti ed elementi tipici dell’ambiente circostante e che erano inseriti nella celebre pellicola
L’installazione denominata “L’ultimo viaggio in un rifugio ancestrale rubato agli dei“, cercherà di descrivere allo stesso tempo l’anima di Troisi e il suo rapporto con la morte. Lo schianto della barca rappresenta la vita dell’uomo perennemente in balia delle soverchianti forze della natura contro le quali nulla possono razionalità, intelletto e progettazione. La stessa vita di Massimo Troisi, in perenne bilico tra slanci, passioni creatività e destino beffardo sempre in agguato, ne è chiara e paradigmatica rappresentazione.
Sempre oggi alle 21, 30 nella piazza di Pollara a Malfa sarà proiettato il ‘poema visivo’ di Eros Salonia, regista apprezzato in ambito internazionale, dal titolo “Scusate, avete visto Massimo Troisi ?. Il film che ripercorrerà gli ultimi giorni di Troisi a Salina, fonde lo stile del documentario con la fantasia. Ricorderà difatti, Troisi a Salina attraverso le immagini e le testimonianze dei protagonisti della pellicola e di chi ha lavorato nel film. Oltre dallo scenografo Lorenzo Baraldi la costumista Gianna Gissi, gli attori Mariagrazia Cucinotta e Alfredo Cozzolino e l’aiuto regista Gaia Gorrini, sono state sentite persone dell’isola che hanno conosciuto l’attore, ma anche esperti e docenti di cinematografia. Il ‘poema visivo’ si spingerà poi a immaginare, con un percorso narrativo originale, il ritorno di Troisi a Salina, nelle sembianze di un ragazzo che ammirerà un‘altra volta i colori, i panorami, gli odori e le tradizioni dell’isola e li confronterà con quanto aveva vissuto durante le riprese del film. Questo nuovo modo di raccontare assorbe la sua forza dalle radici della tradizione e la trasforma con punti di vista innovativi che diventino nuova linfa vitale nel linguaggio cinematografico. Si tratta di un nuovo neorealismo dove però i protagonisti, pur facendo parte di un film di fantasia non recitano, ma raccontano se stessi e la loro vita.
Il cortometraggio prodotto da Antonio Barbera sarà esaltato dalla voce di Michele Fruttaldo che è molto simile a quella di Troisi e dalla colonna sonora originale di Michele Amoroso, che ha composto musiche coinvolgenti e struggenti.

Biografie
dimitri saloniaIl Maestro Dimitri Salonia, nella sua arte riesce coniugare, con una tecnica assolutamente moderna e rivoluzionaria, della quale lui stesso è caposcuola (il colorismo siciliano), episodi di un passato ricco di valori che appartiene alla Sicilia e ai siciliani.
Salonia ha sempre prediletto la storia e l’arte siciliana e ha sempre apprezzato ed ammirato i vecchi decoratori dei carretti, i cantastorie con i loro pannelli e gli ideatori dei teatrini dell’opera dei pupi e considera gli stessi, dei veri maestri creatori di opere d’Arte. Ha quindi deciso di rivisitare la matrice popolare siciliana, l’evoluzione dell’Arte Bizantina e Arabo Normanna, l’impasto coloristico evoluto e filtrato dalla cultura del Rinascimento e dalla policromia dell’Impressionismo. Dimitri Salonia nasce nel 1941 a Pace del Mela, in provincia di Messina, si forma come allievo del nonno Michele Amoroso, uno dei più importanti artisti siciliani della fine dell’Ottocento. Salonia carpisce i segreti di bottega del nonno, personalizza però la sua pittura con l’astrazione. L’uso esclusivo della spatola e del colore prevalgono nelle sue opere. Vanta la sua partecipazione alla Seconda Rassegna Internazionale di Monaco di Baviera, organizzata dalla C.E.A. (Comunità Europea Artisti) ed è presente con le sue opere anche in moli Musei d’oltr’Alpe. E’ molto conosciuto in tutto il mondo, avendo esposto personali, tra l’altro, in una sala del ministero delle Finanze di Amburgo e a Kiel, al IV Festival Ponte Europa, al Premio D’Annunzio, al III Congresso Internazionale degli Amici dei Musei a Firenze, a Parigi, Roma e New York. L’artista ritiene che la sua opera più importante sia la Sacra sindone dipinta per la chiesa di San Filippo a Messina che viene portata in processione ogni venerdì Santo. In 50 anni di carriera ha vinto numerosi premi internazionali di pittura. Parlando della sua arte il critico Vittorio Sgarbi che ha presentato la sua monografia sottolinea: “Aria di festa perenne, di joie de vivre, nella pittura di Dimitri Salonia. Una festa che, agli occhi di un contemporaneo, potrebbe rivelare un fondo di ingenuità intellettuale, nel suo ottimismo apparentemente incondizionato, ma che rivela un sentimento sincero della vita, un’adesione al piacere puro dei sensi, con l’arte che si propone di fornirne la massima corrispondenza espressiva. Dal punto di vista artistico, inevitabili i rimandi all’Impressionismo e al Post-Impressionismo. Meglio ancora, a certo Impressionismo e a certo Post-Impressionismo”.

eros saloniaEros Salonia è scrittore, regista e realizzatore. Dopo vent’anni di teatro, in qualità di attore e regista, fonda nel 2008 L’Arlequin de l’esprit che produce i suoi spettacoli e i suoi films, creando un ponte tra persone in inserimento socio-professionale, pazienti psichiatrici e professionisti del mondo artistico.
In quest’ottica nasce nel 2010 il medio metraggio Bruno il mare, girato tra Messina e le isole Eolie, e il cui protagonista, cosi’ come altri attori, è un paziente di un centro psichiatrico. Bruno e il mare è stato selezionato quest’anno dalla prestigiosa Agence du court métrage ed è stato proiettato all’Atelier Z, a Parigi e al Festival internazionale Horcynus Orca, a Messina.
Con il suo primo lungo metraggio Bios, Il testamento del XX° secolo, Eros Salonia prosegue nel suo stile spinto verso l’estremo, per un affermato cinema d’autore, politico ed estremamente crudo, cio’ che non impedisce il lato spettacolare, dato dalla intensità delle immagini e la fruizione da parte di una larga fascia di publico.
Eros Salonia sta attualmente ultimando le riprese di un horror psicanalitico : La dame sans visage e prepara per il 2014 un terzo lungo metraggio prodotto dalla televisione nazionale e da CEA films, con un importante cast.
Eros Salonia è dottore di ricerca in Drammaturgia alla Sorbona e ha pubblicato sulle principali riviste specializzate di teatro in Francia.

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