Coscienza sociale

Pare a volte, che solo le cose mantengano un contegno. Pare, ma solo a volte. Pare quando pupazzetti televisivi si bagnano in nome di un dolore che ignorano e che con il loro fare offendono. Pare quando un diciasettenne dei quartieri malfamati di Napoli viene sparato da un rappresentante delle forze dell’ordine. Pare quando intervistati, taluni rispondono “se non fossero stati in tre e se avessero portato il casco e se avessero e se fossero” . Pare, quando un capo mafia sanguinario si lascia andare a confessioni gradasse e devianti, così tanto suggestive però. Pare, ma solo a volte. Pare, quando i potenti della terra muovono le persone come pedine di plastica, in nome ora della pace ora della democrazia ora dell’amore universale ora di altre nobili menzogne, che pare, nascondano solo l’interesse personale. Pare pure quando si ammazzano vecchie suore, votate al servizio degli ultimi far gli ultimi. In attesa che il contegno travolga anche la gente suggeriamo un nuovo impegno virale: la craniata ripetuta al muro, onde sensibilizzare la pubblica opinione alla solitudine dei nuovi paria: i malati di Alzheimer. In questo caso il versamento sarebbe opportuno farlo prima.
L’Alzheimer è una malattia in forte aumento e di grande impatto sociale, che fa registrare cifre sempre più allarmanti: oltre un milione di malati. Secondo i recenti Rapporti Mondiali Alzheimer, il numero di persone affette da demenza è destinato a raddoppiare ogni 20 anni, passando dai 36 milioni nel 2010 ai 115 milioni nel 2050, con costi sanitari e sociali stimati in 604 miliardi di dollari, cifra che rappresenta circa l’1% del PIL mondiale. Nel nostro Paese non sono disponibili dati ufficiali e aggiornati sull’epidemiologia del morbo di Alzheimer determinando così una possibile carenza di informazioni, riferita anche alla differente incidenza territoriale della patologia e alla possibile disomogeneità della qualità e dell’ efficacia dell’offerta di prestazioni erogate da ciascuna Regione. Cominciamo dunque, avanti il primo. Gli altri senza dubbio seguiranno…


Gabriella Grasso