Avanti popolo

Schmidheiny assolto in Cassazione, troppo ricco per andare in carcere. I parenti delle vittime tacciano e si mettano in coda ai tanti offesi dalla mancata giustizia. L’Aquila, Cucchi, Mastrogiovanni. Lungo è l’elenco: Portella della Ginestra, Vajont, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Stazione di Bologna, Italicus, Ustica, Moby Prince, Strage di Capaci, Strage di Via D’Amelio, Strage di Viareggio, Trattativa Stato-Mafia e altri, troppi altri ancora, ma non importa l’Italia è interessata ad altro. Renzi, che sta concludendo il suo primo anno di mandato senza aver realizzato l’urgentissima riforma elettorale e del Senato, allarmato dall’aumento indiscriminato dei gufi e dalla diminuzione degli allocchi twitta con Salvini; da Matteo a Matteo: il futuro è solo l’inizio… Salvini sconvolto per il successo in Emilia gli rimanda un problema: al netto del 60% di astenuti e dei non ben definiti fuoriusciti del PD quanti te ne restano? Renzi che dell’astensionismo non si preoccupa più, parla di “una non grande affluenza” e se ne frega della fiducia nella politica, del nuovismo rottamante e degli italiani che ci avevano creduto facendosi i selfie con la Durso. E mentre una parte di paese affonda cercando una nuova rappresentanza politica e mentre viene approvata alla Camera una contestata riforma del lavoro e mentre i qualunquisti acquistano consensi e mentre il Movimento 5 Stelle si annichilisce per volontà del “cacciatore”, Matteo Renzi e la sua squadra di smaniosi ragazzi si fa una pizzata con Tony Blair all’insegna della spending review, del buon umore e del prosciutto.
In attesa del nuovo Presidente della Repubblica ci chiediamo: governare ignorando il dissenso, rifiutando il confronto e il popolo che via via ammanca è ancora DEMOCRAZIA?!


Gabriella Grasso