martedì , Aprile 16 2024

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mamma mostroLe mamme non nascono mamme. Le mamme nascono persone e crescono donne in una società che insiste a farle sentire inadeguata, sempre. Oggi uno degli spettri più paurosi per una madre è quello di essere una cattiva madre, una delusione per i propri figli e per se stesse. Negligente, inadeguata, troppo grassa o troppo magra, troppo attiva o eccessivamente pigra, in un mondo antropocentrico e maschilista che si scrolla le spalle davanti all’inevitabile peso della genitorialità e ne fa una questione di istinto femminile, perché quando un padre uccide un figlio è solo un uomo violento, figlio di cotanta madre, vittima prima che carnefice e poi si sa: il maschio ammazza, la donna cura. Il maschio non ha l’istinto paterno, la femmina si: stereotipi! Stereotipi come l’abnegazione. Una brava madre si sacrifica per i figli e lo fa volentieri. Una brava madre non è mai triste, è madre! Una brava madre è felice di alzare gli occhi dal libro per ammirare il disegno del figlio per la trentesima volta, a nuoto non guarda mai l’orologio spazientita, non nasconde i pastelli perché non vuole pitturata la casa di topini rosa e cagnolini blu, non lascia scorazzare i bimbi fra i tavoli della pizzeria, non molla i pargoli davanti alla tv per più di tre ore, si accerta sempre del contenuto dei videogiochi e mai, dico mai, mette nello zaino merendine con grassi vegetali, parzialmente idrogenati. Mancare a uno solo di questi impegni scatena una tale scarica di frustrazione che solo una mamma orco può cancellare. Crogiolarsi nelle scelleratezze macabre di una mamma assassina abbassa lo standard, ci fa sentire sollevate e tanto più irrealizzabile è il modello mamma perfetta tanto più feroce diventa l’accanimento verso la mamma mostro. Ora abbassare il livello di buona mamma a quello dei papà, a loro basta esserci per essere buoni, capisco che è troppa cosa, ma cancellare qualcuno dei tanti stereotipi sarebbe già un buon inizio, ci guadagnerebbero pure i nostri figli dunque leviamoci l’aureola che la distratta società ci impone appena restiamo in cinta e concediamoci qualche cosa. Mamma non si nasce, si diventa nel corso degli anni, fallendo e imparando giorno, dopo giorno.

Gabriella Grasso

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