Sono stati finanziati con decreto definitivo, con la bella cifra di 732.000 euro, i quattro progetti presentati dal Distretto turistico Dea di Morgantina alla Regione, nell’ambito dei fondi europei POR FERS 2007/2013. Ne è stata data contezza all’assemblea dei soci che si è svolta il 19 scorso. I progetti di sviluppo proposti dal “Distretto Turistico Dea di Morgantina” riguardano: – la realizzazione di attività per l’incremento dell’incoming turistico a carattere internazionale per promuovere il patrimonio turistico del Distretto nei mercati di destinazione identificati e in particolare in Germania, Inghilterra e Russia; la Creazione del Marchio d’Area del Distretto Turistico Dea di Morgantina; la progettazione e realizzazione del Portale web relazionale; l’Analisi quali-quantitativa della domanda attuale e potenziale di fruizione turistico-culturale.
Questi finanziamenti dovrebbero finalmente far uscire dall’anonimato il Distretto, che alla sua nascita nel 2011, aveva suscitato grandi speranze ed era stato visto veramente come il collante per creare sinergia tra tutti i centri interessati – ricchi di storia, di beni culturali e ambientali, tradizioni culturali e folkloristiche – e per promuovere un’offerta turistica di alto livello. Le comunità, dopo il fervore e l’entusiasmo iniziale, hanno avuto il tempo di dimenticare perfino le motivazioni che l’avevano fatto nascere. Sarebbe stato utile pertanto inserire progetti che avessero una ricaduta sul territorio e sugli addetti stessi – albergatori, ristoratori, guide, funzionari – coinvolgendoli in attività formative finalizzate alla promozione di standard di qualità nell’offerta dei servizi e delle attività turistiche e commerciali.
A seguito della notizia dei progetti che il Distretto della Dea di Morgantina ha avuto approvati, abbiamo chiesto ed ottenuto un intervista con una illustre conoscitrice del Turismo internazionale, la prof.ssa Ella Tripping, docente alla prestigiosa Università di Whistle in the Square (UK) e scrittrice di importanti opere sull’economia del Turismo.
Professoressa, lei conosce l’area del Distretto della Dea?
Si, sono venuta in Sicilia più volte, anche su invito di amici siciliani, ed ho avuto la fortuna di poter apprezzare dal vivo le bellezze di quei luoghi;
E che giudizio si è fatta della odierna situazione?
Bene, è come se mi fossi trovata dinanzi ad una boutique di alta moda a prezzi stracciati ma con la difficoltà di non potere accedere ai capi se non dopo uno stranissimo e contorto percorso di guerra.
Dice per le strade?
No, assolutamente no, chi viaggia, soprattutto se viaggia con tour organizzati, con i piccoli vettori o con i bus, da GT, non si rende conto più di tanto delle condizioni delle strade e poi per giungere da Taormina ad Aidone, comunque, bastano due orette di strada. Dico per le condizioni in cui l’oggetto del viaggio si trova, magnifici monumenti pressoché abbandonati a se stessi, nessuna descrizione se non poche pannellature, nessuna gioia nella accoglienza, una sicilianità che si percepisce fuori ma che muore del tutto all’interno delle aree archeologiche.
Entriamo allora nel vivo della questione, ha visto che il Distretto della Dea ha avuto approvati i progetti per potenziare il turismo?
Le confesso, ho appena guardato, proprio a seguito dalla Sua richiesta di intervistarmi, il comunicato, il tempo di comprenderne il significato dall’italiano, che come sta sentendo, conosco ma non in modo eccellente, e ne posso parlare con Lei.
E quindi, che ne pensa?
Vuole una risposta sincera o una risposta da politico italiano?
Preferirei sincera, poi mi spiega cosa una anglosassone di cultura intende per “risposta da politico italiano”
Magari no, magari dopo. Bene, i progetti… La prima cosa che viene proposta è la costruzione di un portale web per il lancio del territorio del Distretto, ora, con tutta la buona volontà, quel che fa grande una destinazione in rete non è la capacità tecnica di un portale seppur tecnologicamente innovativo, quanto la reputazione che la destinazione è capace di formare sulla stessa rete.
Per capirci, oggi la rete forma i suoi “giudizi” essenzialmente in due modi o attraverso l’azione dei gestori dei grandi motori, Google in testa, o con il tam tam degli utenti che like dopo like, tweet dopo tweet lanciano una cosa piuttosto che un’altra. Questo è il caso delle scie chimiche, una falsa verità portata all’apice della presenza mediatica per l’effetto del tam tam. Importa poco se il fior fiore degli scienziati dica che è tutta una “bufala” (traduciamo così per far capire meglio), il complotto esiste mediaticamente e quindi diventa “vero”.
Quindi dovremmo inventarci una bufala?
No, giammai, dovreste inventarvi un meccanismo che porti gli utenti a creare la reputazione delle destinazioni. Che porti chi gode della buona cucina del ristorantino aidonese a fare socializing di questo godimento. Scrivi oggi, tagga domani, si sale in vetta alle classifiche, se poi, chi si incuriosisce va a cercare la parolina chiave su Google trova un bel portale, ben venga.
Quindi scrivendo Dea di Morgantina…
Meraviglioso, lei è cascato dritto dritto nel trabocchetto.
Cioè?
Secondo Lei, io che vengo dall’Inghilterra e voglio capire cosa vedere, cosa mangiare, cosa bere… scrivo su Google: Dea di Morgantina? Scriverò Piazza Armerina, scriverò Caltagirone, forse Morgantina, in ultimo Enna, ma di certo non Dea di Morgantina. E cercando con quei toponimi mi verrà fuori una tale messe di links che ne uscirò stressata dalla prima lettura e opterò per proposte più “costruite” già più da tour operators.
Voglio essere “graffiante”, sino ad ora avete tanto sprecato tempo e danaro nel tentare di costruire portali che sul web vi è una folla di proposte il più delle volte irrealizzabili, basate sul sogno di rendere disponibili al turista magnifiche realtà che neanche voi stessi avete mai visitato.
Professoressa, graffiante è un eufemismo!
Probabilmente si, ma non creda che questo sia un male solo siciliano. Gli stessi fenomeni di approssimazione e di scomposizione delle fasi di intervento sono stati vissuti per anni dal turismo delle aree rurali del Regno Unito e dell’EIRE. Ricorderà le tante immagini che, negli anni ottanta, venivano contrabbandate, allora non in rete ma in TV, di viaggi a bordo dei “carri da zingari”, con i magnifici cavalloni Shire attaccati a queste “case da nomadi”. Tutto una magnifica falsità, si poteva fare ma al massimo per cento utenti a volta. La ruralità inglese era certamente altro, certamente meno ospitale per natura sua ma fatta di piccole case tra i campi, torte sempre pronte, pub di campagna…
Oggi interi territori inglesi, scozzesi e gallesi vivono con questo “turismo spontaneo” stando dignitosamente sul web casa per casa, senza dire che ogni casa è il paradiso ma chiarendo in modo perfetto cosa si offre, quanto costa, quando lo si può godere…
Faccia la prova, cerchi una abitazione rurale lungo l’Adrian Wall… poi provi a cercarne una a casa sua.
Spara a zero!
Certo, se io prenoto per venire in una bella abitazione rurale siciliana e mi si dice che da questa potrò fare hiking, visitare comodamente cento aree archeologiche, vedere eventi religiosi, cibarmi alla tavola degli Dei e poi scopro che il gestore non ha mai calzato uno scarpone, le aree archeologiche sono al massimo due e le altre abbandonate ed invisitabili, gli eventi ci sono ma solo in date precise, il cibo è magnifico ma solo se si ha la fortuna di giungere al giusto tavolo nel giusto giorno, tiri le conseguenze, altro che reputazione!
Quindi il portale?
Il portale va fatto, ma va fatto da gente competente e andrebbe fatto con l’ottica di demolire gli altri portali. L’informazione ufficiale è una ed unica, chi si affida alle informazioni ufficiali deve navigare bene, velocemente e con la immediata percezione della affidabilità.
E gli educational?
Sono superati, servono solo quando i pacchetti sono completi, pronti alla vendita, prima sono solo una vacanza per la gente del giro. A che serve portare per splendidi luoghi e splendide magioni un gruppo di giornalisti se poi quegli stessi luoghi e quelle magioni non sono ponibili sul mercato?
Se poi chiamo i tour operators devo stabilire a priori con gli stessi di quali “targets” si occupano. Turismo silver? Vorranno conoscere la qualità della assistenza sanitaria. Turismo naturalistico? Vorranno avere informazioni precise su fauna, flora, sui sentieri, le difficoltà, i servizi.
Ma quindi sta dicendo che non abbiamo speranza!
Assolutamente no!, La Sicilia è una delle “destinazioni” più facilmente riconoscibili al mondo, se lei provasse a chiedere ad un qualsiasi cittadino UE un elenco di 10 regioni che ricorda nella stessa UE, quasi sempre tra le 10 comparirebbe la Sicilia. Per l’Italia le verrebbero fuori Sicilia, Toscana e Sardegna, per la Francia la Bretagna e lo Champagne, per la Spagna l’Andalusia e le Baleari. La speranza però non basta, il progresso nella reputazione passa da un continuo lavoro nel quale ognuno deve stare al suo posto, il politico sta ad amministrare e non a contrattare con i Tours operators, il funzionario esegue alla perfezione e non si picca di immaginare il “suo” turismo. Il gestore di servizi deve comprendere che aprire un ristorante in una certa zona deve passare dalla chiara e cosciente adesione ad una tradizione culinaria a meno che il suo ristorante non sia dichiaratamente altro, un etnico, un vega, uno sperimentale. La cucina del NOMA e dei suoi seguaci (il NOMA è il ristorante migliore al mondo NdR) oggi sta unendo la tradizione baltica e quella balcanica alla sperimentazione organica ed a quella della entomofagia, ma lo dichiara, chi entra sa già cosa va a fare lì. Se io entro nel ristorantino a Caltagirone, lo faccio per gustare le pietanze locali nella migliore delle maniere, non certo per continuare a provare le stesse identiche ricette da Milano a Palermo. Quindi in riga. Nessuno che sminuisca il lavoro altrui magari provando a sostituirsi.
Ad oggi, per quel poco che vedo, il Distretto pare essere solo una folla di attori diversi, fortemente comandati da pressioni politiche, convinti che quei settecentomila Euro saranno manna dal cielo. Se così andrà, mi spiace dirglielo, prevedo la chiusura del Distretto nel 2017.
Nere previsioni.
Si nere previsioni che spero siano del tutto smontate dai fatti, avrei piacere a ritornare in una Sicilia bella come lo è ma finalmente comoda da visitare. Per una volta usate il vantaggio di chi arriva per ultimo, copiate il meglio e perfezionatelo.
intervista a cura di Antonino Testalonga
Brevi pezzi dei filmati (sotto riportati) a giorni su La7 nel programma PiazzaPulita
inoltre, la giornalista Sylvie Kürsten per una TV tedesca (in fase di montaggio) sta utilizzando le nostre immagini
consigliamo consultare il video guida: Aidone Morgantina in gallo-italico
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=tHhAmGHpdso&x-yt-cl=84359240&x-yt-ts=1421782837[/youtube]
video guida Morgantina versione italiano
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=yr1Vgylnuxw[/youtube]
Aidone. Video rientro della Venere Dea Demetra di Morgantina
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=SaeXqNsm2ig&x-yt-ts=1421828030&x-yt-cl=84411374[/youtube]
Video: Morgantina Aidone. Il ritorno degli argenti di Eupolemo
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=cLbjVAr9CtU&x-yt-ts=1421828030&x-yt-cl=84411374[/youtube]
Video: Morgantina Aidone. Il ritorno delle Dee (Acroliti)
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=upaYtjW84Ws[/youtube]
ultime notizie su nostro patrimonio storico e culturale
Crocetta autorizza la partenza degli Argenti. Aidone non si rassegna…