Er malandrino de milan

Manca poco. Roma è pronta per essere conquistata. Arriva Salvini. Al seguito i vichinghi, con elmo verde sormontato da corna di bue (attinenza tutta da capire rispetto alle tradizioni romane, ma vabbè, sorvoliamo). Ora vogliono Roma. Sì, la amano dal profondo del cuore. L’hanno sempre amata, questa benemerita città pullulante di ladroni, fannulloni e morti de fame. Oggi i nordisti duri e puri cedono al fascino di Roma e invadono la città. Sembra una vecchia manifestazione dei secessionisti del Nord, sventolano persino le bandiere con la scritta “Prima il Nord”. Ma è Roma!!! I vichinghi hanno capito che Roma non è al Nord? Qualcuno recuperi una bussola! Qualche mese fa sbarcarono a Palermo e i palermitani più svegli furono felici di abbracciarli, riservando loro un’accoglienza di tutto rispetto (non gli lanciarono dietro cannoli e arancini solo per rispetto delle tradizioni culinarie locali).
Anni di “terroni” e “ladroni” sbattuti in faccia alla gente del centro-sud, onesta o disonesta che fosse, oggi vengono cancellati con un colpo di spugna. Cosa non si fa p’acchiappà voti. Tutto fa brodo. L’importante è spostare l’attenzione su qualche forma di discriminazione. Prima erano i terroni al centro delle lotte leghiste, oggi sono gli immigrati. L’importante è essere contro qualcuno o qualcosa, che si chiami euro, Roma ladrona o semplicemente terroni. Dopo la conquista del sud Italia, la prossima mossa di Matteo il furbetto sarà la conquista della Libia? Tra qualche anno comincerà a chiedere il voto anche agli immigrati? C’è da aspettarselo.


Valentina La Ferrera