Palermo. Al Teatro Franco Zappalà, di Via Autonomia Siciliana 123/a dal 7 al 15 marzo, torna la grande prosa di Eduardo De Filippo con una delle sue commedie più famose “Napoli Milionaria”.
Come “Filumena Marturano” e “Questi Fantasmi” già rappresentate con successo presso il Teatro Franco Zappalà nella scorsa stagione teatrale e in quella in corso, l’opera è inserita nella raccolta “Cantata dei giorni dispari”ed è ritenuta a tutt’oggi uno dei capolavori di Eduardo. Ambientata durante la seconda guerra mondiale, fu scritta e rappresentata per la prima volta quando l’evento bellico non era ancora terminato.
La storia si sviluppa e narra la dissoluzione morale di una famiglia che in un basso dei vicoli di Napoli, durante la guerra, spinta dalla miseria si “arrangia” pur contro la volontà di don Gennaro, il capofamiglia, e del difficile rapporto tra l’uomo e Donna Amalia, sua moglie.
I due, sono poveri e vivono con i loro figli Amedeo, Maria Rosaria e Rituccia. Nel corso degli anni di convivenza Amalia comincia a perdere la stima in suo marito: lo giudica infatti un buono a nulla che piuttosto che portare il cibo in casa sta a filosofeggiare. Così la donna, di carattere forte e pratico, con l’aiuto di Enrico “Settebellezze”, si prende l’onere del “padre di famiglia” e diventa una pedina della borsa-nera riuscendo sì ad accumulare denaro, ma palesemente poco onestamente; questo viene infatti dallo sfruttamento, dallo strozzinaggio, dalla miseria altrui e da furti, perpetrati anche dai figli che condividono il disprezzo che la donna ha per il marito pertanto giudicando tollerabili i comportamenti illegali della madre ne seguono le tracce. Nel frattempo Gennaro, scomparso per lungo tempo a causa della guerra, improvvisamente torna a casa stordito dalle insidie del conflitto bellico e dallo sbarco alleato e trova il “basso” rimesso a nuovo, Amalia elegantemente vestita e Enrico “Settebellezze” che si comporta come se fosse il padrone di casa. Sebbene la situazione sia alquanto sgradevole riuscirà a riportare l’equilibrio e l’onestà nella famiglia.
Rituccia, la piccola di casa, però si ammala e rischia di morire senza il farmaco giusto che generosamente vicini e conoscenti cercano di reperire senza successo. Solo una Donna Amalia spietata ed egoista permetterà di avere il sospirato farmaco. Somministratole quello il medico pronuncia la famosa battuta “a da passà a nuttata”. E’ così. Il tempo deve passare, ne convengono sia Amalia sia Gennaro. E’ il messaggio di cauta speranza, dopo l’infinita tristezza della storia precedente. L’autore ha rappresentato in questo lavoro le amarezze, le delusioni, le miserie della guerra, il vuoto di valori, la dignità umana calpestata, la durezza di cuore e la desolazione morale di un popolo. L’arte di Eduardo, porta di peso lo spettatore in quell’ambiente, lo fa partecipe di un mondo di egoismi e di inganni, dove vince chi è più insensibile; al tempo stesso, in quel mondo fa vivere un uomo puro di cuore, don Gennaro: era un uomo onesto prima della guerra, ma dopo le tragiche esperienze vissute in prima persona, si rivela capace di penetrare i segreti del cuore umano, ricco di una bontà rinnovata, pronto a perdonare gli errori dei familiari e a confortarli con il suo amore, che non è più quello di padre o di marito, ma è l’amore di un uomo che con il suo bagaglio di saggezza e di generosità vuole contrastare i sacrilegi della guerra.
L’affiatatissimo cast vede nel ruolo di Gennaro che fu di Eduardo, il M° Nino Zappalà, accanto a lui Donna Amalia è Silvana Di Salvo, i figli sono Lucrezia Scilla e Salvo Dolce e ancora non meno applauditi troviamo in scena artisti del calibro di, Paolo La Bruna, Ivano Falco, Paolo Tutone, Grazia Zappalà, Giorgia Migliore, Cinzia Zisa, Paride Cicirello, Alessandro Pennacchio, Daniele Cusimano e Angelo La Franca
La magistrale regia è del M° Franco Zappalà. L’allestimento scenico è di Giovanni Vallone, i costumi di Domenica Alaimo, tecnico Audio e Luci è Giovanni Russo.
La prima dello spettacolo andrà in scena sabato 07 marzo 2015 alle 21,30 e vedrà quattro repliche: domenica 08 marzo alle ore 18,30, giovedì 12 marzo alle ore 18,00, sabato 14 marzo alle ore 17,30 e domenica 15 marzo alle 18,30.