Tornando a casa dal lavoro, ho aperto la cassetta della posta come faccio quotidianamente in maniera automatica; manco a dirsi ho trovato insieme alla fattura del gas un certo numero di “santini” elettorali. Li ho guardati distrattamente, non erano niente di che: i soliti visi dai sorrisi esagerati ritratti su improbabili sfondi dei nostri più bei panorami. Li ho accartocciati e messi in tasca destinandoli fin da quel momento alla pattumiera. Dalla manciata di bigliettini è però sbucata una busta chiusa. Aveva l’aspetto di una vecchia lettera, come quelle che si usava inviare in un’epoca ormai remota quando non c’erano ancora PC ed e-mail. La guardo bene rigirandola tra le mani e non ho dubbi: si tratta proprio di una lettera. Il mio nome e il mio indirizzo sono stati scritti a mano con una normale penna a inchiostro di china bluastro però non c’è alcuna indicazione del mittente; la busta è inoltre regolarmente affrancata. Bah! Mi dico, chissà chi mi scrive? Ma poiché non ricordavo un evento del genere da circa vent’anni mi dirigo frettolosamente verso casa tenendo in mano l’inconsueto cimelio.
Seduto comodamente alla mia scrivania apro con cura la busta e ne tiro fuori un foglio, anch’esso è scritto a mano con bella grafia chiara e leggibile, comincio a leggerlo:
Caro elettore,
anch’io sono un candidato alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale e con questa mia lettera intendo chiedere il tuo sostegno al modo di fare politica che mi sta a cuore tuttavia non voglio rivelarti il mio nome né voglio mostrarti il mio volto perché non intendo influenzarti né convincerti se tu avessi idee diverse dalle mie. Mi preme solo farti sapere come la penso poiché sono certo che, se anche il tuo modo d’intendere la politica fosse simile al mio, non farai alcuna fatica a riconoscermi.
Come prima cosa ti assicuro di non essere un consigliere comunale uscente di maggioranza. Se così fosse non avrei sentito il bisogno di scriverti questa lettera e il mio volto gioioso e sorridente tu lo avresti già visto attaccato su qualche muro o cassonetto dell’immondizia.
Probabilmente starai già chiedendoti chi io sia ma, prima di rivelartelo, è necessario che ti fornisca ancora qualche elemento.
Potrei essere un nuovo candidato, un cittadino che fino ad ora non ha mai partecipato alle competizioni elettorali. Ma se così fosse, prima di darmi il tuo consenso, chiunque pensi io possa essere, cerca di sapere qual è il mio posto di lavoro e quello dei miei familiari.
Inoltre faresti bene a informarti che io conosca il programma della coalizione per cui mi candido e se ho partecipato alla sua stesura.
E’ importante che tu sappia queste cose affinché tra noi non ci sia alcuna ombra né sospetti di miei possibili interessi privati e perché tu sia certo che io mi sia candidato per essere al servizio della città e non di qualche influente personaggio locale.
E infine potrei anche essere un consigliere comunale uscente d’opposizione. Ma per valutare bene il mio operato è necessario che tu faccia un piccolo sforzo: che tipo di opposizione è stata fatta al Consiglio Comunale durante i cinque anni passati? Se hai seguito le vicende politiche della nostra città, forse a volte hai avuto l’impressione che non tutta l’opposizione fosse veramente tale. Se qualche volta ti è sembrato che una certa votazione non sia andata come sarebbe stato logico che andasse, dati gli schieramenti in campo, è probabile che qualcuno della squadra avversaria in realtà abbia giocato a favore del gruppo di maggioranza. Devi anche sapere che una vera opposizione non si fa solo durante le votazioni in aula ma nei lavori delle commissioni e negli atti prodotti. E’ tuo diritto informarti su tutto ciò per farti un’idea precisa di chi tra i consiglieri uscenti d’opposizione in candidatura abbia davvero esercitato bene il suo mandato.
Caro elettore, se hai avuto la pazienza di seguire fin qui il mio ragionamento non ti sarà difficile individuarmi perché tra le centinaia di candidati alle prossime elezioni comunali mi troverai tra le poche decine che hanno superato il sistema di scrematura che ti ho suggerito di adottare.
Io sono chiunque tra queste poche persone e se vuoi che la città sia ben amministrata vota pure qualcuno di noi e non ti pentirai della tua scelta. Ma se anche la maggioranza degli elettori ci attribuisse il ruolo di opposizione puoi star certo che eserciteremo questo mandato con onestà e tutte le nostre azioni politiche sarebbero dettate esclusivamente dall’interesse verso la città.
Tutto ciò non è una promessa ma l’inevitabile conseguenza delle tue scelte se le avrai fatte secondo i criteri che mi sono permesso di suggerirti.
Un’ultima cosa per concludere: io penso, e mi auguro che anche tu sia dello stesso parere, che sia necessario andare a votare. Chi si astiene decide di non contare, di guardare alla finestra, rinunzia a esercitare il diritto più sacro di una democrazia, quello per il quale migliaia di nostri connazionali hanno lottato e versato il loro sangue. Chi si astiene è un indifferente ed io come diceva Antonio Gramsci: “Odio gli indifferenti”.
Ti ringrazio per la pazienza.
clicca sulla foto per guardare il video: “Odio gli indifferenti”
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Elezioni amministrative 2015 nei Comuni di: Enna, Agira, Centuripe, Nicosia, Pietraperzia e Valguarnera.
Considerate le novità normative sopravvenute in ordine alle modalità di voto per il rinnovo degli organi di governo dei Comuni chiamati al loro rinnovo, chiediamo a Massimo Greco la cortesia di fornirci un breve e semplice promemoria.
L’elettore deve manifestare il proprio voto in maniera inequivocabile, tracciando un segno all’interno del rettangolo ove è già scritto il cognome del candidato Sindaco preferito ed esprimere la preferenza per il Consiglio comunale.
Per il Consiglio comunale l’elettore può esprimere sino ad un massimo di due voti di preferenza per candidati della lista, scrivendone il nome ed il cognome o solo quest’ultimo sulle apposite righe poste a fianco del relativo contrassegno.
Nel caso di espressione di due preferenze, una deve riguardare obbligatoriamente un candidato di genere maschile e l’altra un candidato di genere femminile della stessa lista, pena la nullità della seconda preferenza.
Rispetto al precedente metodo elettorale il voto attribuito al solo candidato al consiglio comunale non si estende più al candidato Sindaco di riferimento, essendo venuto meno il c.d. effetto traino. Pertanto occorre esprimere anche la preferenza per il candidato Sindaco.
Viene tuttavia lasciata inalterata la possibilità dell’elettore di esprimere la preferenza per un candidato Sindaco e per una lista ad esso non collegata (c.d. voto disgiunto).
Ovviamente se nessuno dei candidati alla carica di Sindaco dovesse superare il 50% dei voti validi, è previsto un secondo turno (ballottaggio) tra i due candidati che hanno preso il maggior numero di preferenze.
Provincia Enna: amministrative anno 2015, si riportano i link relativi le precedenti consultazioni elettorali anno 2010 e 2012
cliccando su questo link avete la possibilità di consultare i dati relativi le amministrative dell’anno 2010
Nicosia, elezioni amminsitrative 2012