“Procedo, laddove non comprendo”, è il titolo della esposizione che esprime la lirica delle opere di Pietro Alessandro Trovato che saranno esposte dal Comune di Palermo alla Fonderia Reale Oretea dal 5 al 15 giugno. Ad aprire la mostra alle 17,30, venerdì , interverrà il critico d’arte Paolo Battaglia La Terra Borgese: ‘È il segno di un percorso di ricerca interiore che arriva all’osservazione del bello che appare fuori, sono le immagini di Pietro Alessandro Trovato che scava dentro sé stesso e scopre un mondo migliore, di cose che sono più belle di prima, con nuove armonie, e che dipinge con una pittura antica”. Uno stile di intonazione classicistica con venature barocche in una sorta di visionarismo iperrealista che reinterpreta il Realismo Esistenziale della Milano tra la metà degli anni cinquanta e la fine degli anni sessanta. Seppur con tematiche e stili distanti dalle “occupazioni delle terre” e dalle lotte nel mondo, e dai grandi temi populisti, Pietro Alessandro Trovato si riferisce alla teoria dei possibili modi di essere dell’esserci, considerati astrattamente come puri a priori, e li tratta, al pari di Angelo Maynardi Araldi, secondo i dettami della stilleven fiamminga.
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