Gibellina (Tp). Ricco il programma di venerdì e sabato al Festival Orestiadi di Gibellina, promosso dalla Fondazione Orestiadi, con la direzione artistica di Claudio Collovà. Venerdì 17 luglio, alle 21,15 al Baglio di Stefano “Teatrino giullare” mette in scena Le amanti, dal romanzo di Elfriede Jelinek. Interpretazione, regia e drammaturgia sono del Teatrino Giullare. Traduzione italiana di Valeria Bazzicalupo; scene e oggetti di Cikuska. Produzione Teatrino Giullare e Festival Focus Jelinek, con il sostegno della Regione Emilia Romagna. Si ringraziano Emilia Romagna Teatro Fondazione, Comune di Sasso Marconi.Un ringraziamento particolare a Francesca Zarpellon. Protagoniste di questa storia sono due ragazze, Brigitte e Paula, che desiderano una vita migliore. Brigitte ha le idee chiare: accaparrarsi con le unghie e con i denti l’amore di un promettente elettricista. Paula è più confusa, ma anche lei s’innamora perché solo l’amore sembra poter dare un senso alla sua esistenza. Incontri, gravidanze, matrimoni, nascite, morti improvvise e paradossi della vita compongono un furioso e divertente affresco popolato di sogni e speranze in cui le protagoniste sono due bambole a grandezza umana sullo sfondo di un paesaggio abitato da grotteschi personaggi chiusi in scatole di cartone. A condurre il racconto teatrale una narratrice e un Eros ambiguo e singolare. Ma protagonista di questa storia è anche il linguaggio, provocatorio e implacabile, giocato sul filo del paradosso, a tratti irresistibilmente comico. Un romanzo illustrato, un duello teatrale tra Eros e la brutalità in cui la satira prende come oggetto la crudeltà dei rapporti, l’insensatezza della vita lavorativa e soprattutto la retorica sull’amore, che si rivela l’ennesima mistificazione dell’essere umano per non vedere la povertà dei suoi orizzonti. Dallo straordinario romanzo di Elfriede Jelinek (Premio Nobel per la letteratura 2004), per la prima volta adattato per il palcoscenico, Teatrino Giullare crea con soluzioni sceniche sorprendenti un componimento delicato, feroce, comico e potentemente visionario.
Sabato 18 luglio, alle 21,15 è in programma Racconti d’estate di e con Ascanio Celestini. Suono e luci di Andrea Pesce. Prodotto da Fabbrica srl – Sara Severoni. C’è una barzelletta di qualche anno fa che aveva per protagonisti tre politici famosi. Saddam Hussein va da Dio e chiede “come sarà l’Iraq tra 5 anni”. E Dio “distrutto dalle bombe americane” e Saddam piange disperato. Anche Bush va da Dio e chiede “come saranno gli Stati Uniti tra 5 anni?”. E Dio “distrutto dagli attentati degli islamisti” e il presidente americano piange disperato. Infine Berlusconi va da Dio e chiede “come sarà l’Italia tra cinque anni” e Dio piange disperato. Raccontata tenendosi a distanza dal terrorismo e dalla cosiddetta esportazione della democrazia, possiamo sentirci al sicuro e ridere. Ma proviamo a immaginare se alla grande manifestazione di Parigi dell’11 gennaio, all’indomani degli attentati, avesse partecipato proprio l’ex premier Silvio Berlusconi, che ha sempre manifestato la sua passione per le barzellette, e avesse raccontato questa storiella sostituendo Bush con Hollande, Saddam con il califfo dell’Isis e se stesso con Renzi per prenderlo in giro. Il meccanismo sarebbe stato lo stesso, ma non l’effetto comico.