Castroforte, nel centro dell’isola… potrebbe finalmente avere la fortuna di essere prescelto

Attorno alla città turrita la corona delle sue sorelle, San Filippo, Tavi, Nisura, Imakara… la gente di queste contrade oramai abituata a subire un diniego allo sviluppo.
Ospedali prima costruiti e poi chiusi, scuole sempre più sgarrupate, strade oggi ridotte a piste lungo le quali se non stai attento rischi di trovarti incunettato in men che non si dica.

E poi, una pubblicità, da Roma, la SOGIN, una società di Stato, dice a tutta la nazione, si a tutta, anche a quella che in genere è colonia, che siccome l’Europa, quella delle banche, delle tasse, delle riforme, quella che sta affamando la Grecia per vedere come reagisce la gente e poi passare ad affamare gli altri, ci ha ordinato di creare un deposito unico per le scorie nucleari, un territorio potrebbe finalmente avere la fortuna di essere prescelto per questo importante ruolo.
Che magnifica opportunità, tutte le scorie nucleari d’Italia, circa 90.000 metri cubi, un cubo di 44,6 metri di lato, più grande della magnifica biblioteca d’ateneo.
Quindi lavoro per tanti e non solo, al territorio questo Stato buono concederà anche la creazione di un importante Parco Tecnologico Scientifico, un luogo di ricerca internazionale, un posto di quelli che come il CERN, si sente nel mondo…

La gente freme, inizia a impaurirsi, la troppa bontà nasconde sempre l’amara medicina.
Qui già da anni, si è capito che tutti i maghi nucleari guardano alle masse di sale come ad un luogo dove seppellire per sempre, o per lo meno per il periodo pari alla loro vita, le schifezze prodotte da centrali, laboratori e quant’altro.
Certo ci dicono che tra le scorie ci sono anche quelle del comparto sanitario, utili, essenziali in alcuni casi, ma anche questa è una bufala grassa, quelle scorie sono una parte, e una parte molto poco “attiva” della gran massa dei rifiuti. Quelle scorie potrebbero stare praticamente dappertutto, non come i resti delle centrali costruite in un periodo “nucleare” poi defenestrato dai referendum.

Ed in questi giorni la opposizione della gente è arrivata puntuale, i comitati, le associazioni, qualche sindaco e… uno strano assordante silenzio.
Quello della classe politica, quello degli Onorevoli.
Si, ha parlato la Onorevole Greco (pure Sindaco di Agira), che ha scritto a Crocetta (magari se da Deputato scrivesse ed agisse a Roma potrebbe essere più utile e graffiante), ma mi chiedo che ne è del magnifico Onorevole Alloro che si impegna nelle strenue battaglie per il personale della Multiservizi? Che c’è, se la gente non è precisamente intruppabile nel suo personale serbatoio di voti può pure andare a quel paese?
E che ne è della splendente Onorevole Lantieri, forse dopo la cocente sconfitta ennese preferisce andare a mare piuttosto che farsi vedere?
Ed infine cosa fa il megasocialista Onorevole Venturino, forse sta pensando che siccome tanto Piazza andrà con la provincia di Catania, scusate con la metropoli dell’elefante, l’eventualità dell’incidente nucleare non lo tocca?
E il Crisafullone, con tutta la sua potente opposizione, dove sta?, magari si è barricato a casa visto che Salinella, il luogo ove si è costruito la sua reggia, è uno dei siti individuati dal rapporto SOGIN?

La vera verità è che questa politica tradisce la sua completa disfatta. Gente priva di segreterie, gente oramai non più in grado di seguire le notizie minime essenziali, gente che insegue gli altri nella speranza che il paese di Bengodi continui ad esistere.

Castrofortesi, in questi giorni si gioca il Vostro futuro, abbiate la dignità di alzare la schiena, di guardare dritto negli occhi ogni interlocutore, sia esso il Governo di Roma, come lo scellerato circo palermitano, chiarite che il Vostro modello di sviluppo è altro da quello di viver di discariche ed inceneritori, pensionate da subito tutta la casta.

 

Stato dell’arte:
Ad oggi l’iter delineato dalla Sogin è arrivato alla fase di consegna dei lavori. Il 2 gennaio 2015 Sogin ha consegnato ad ISPRA la proposta di Carta delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) ad ospitare il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico, rispettando i tempi previsti dal D.Lgs. 31/2010, ossia entro 7 mesi dalla pubblicazione della Guida Tecnica n. 29 di ISPRA, avvenuta il 4 giugno 2014.
Per elaborare la CNAPI Sogin ha applicato i Criteri di localizzazione stabiliti dall’ISPRA con la Guida Tecnica n. 29 e indicati dall’IAEA con la Safety Guide n. 29.
Il 13 marzo Ispra ha comunicato di aver consegnato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e al Ministero dello Sviluppo Economico la sua relazione sulla proposta di Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) alla localizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, trasmessa da Sogin.
Il 16 aprile 2015 il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero dell’ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, hanno contestualmente chiesto degli approfondimenti tecnici a Sogin e all’Istituto Superiore per la protezione ambientale, ISPRA, a proposito della Carta delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il Deposito Nazionale (CNAPI).
Sogin ha inviato a Ispra l’aggiornamento della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI), con la relativa documentazione, che recepisce i rilievi formulati nella relazione predisposta da Ispra stesso sulla base della prima proposta di CNAPI. A seguito delle verifiche effettuate e richieste dai Ministeri, Ispra non ha formulato ulteriori rilievi e ha consegnato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e al Ministero dello Sviluppo Economico l’aggiornamento della relazione sulla proposta di CNAPI affinché possano procedere a rilasciare a Sogin il loro nulla osta alla pubblicazione della Carta.
Il 21 luglio, i ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente hanno chiarito in una nota congiunta che “a fine agosto non sarà deciso il sito che ospiterà il deposito dei rifiuti nucleari. Il percorso che deve portare all’individuazione dell’area è molto più articolato, ma allo stesso tempo aperto e trasparente”. “I ministeri – viene aggiunto – hanno ricevuto ieri dall’Ispra la proposta di Carta delle Aree Potenzialmente Idonee (Cnapi) a ospitare il deposito dei rifiuti nucleari redatta da Sogin”. Nella nota si chiarisce quindi che il termine di fine agosto individuato da alcuni organi di stampa non è quello in cui verrà individuato il sito definitivo ma il termine per il ‘nulla osta’ con eventuali osservazioni dei due dicasteri alla pubblicazione della Cnapi, contenente una lista di diverse decine di aree potenzialmente idonei. “Il nulla osta dei Ministri – spiegano Ambiente e Sviluppo – sarà soltanto il momento d’avvio, e non di conclusione, di una lunga procedura caratterizzata da ampie fasi di consultazione pubblica, nella quale verranno coinvolti Regioni ed enti locali interessati, cittadini e comunità scientifica, che porterà prima ad individuare alcune aree concretamente idonee ad ospitare il deposito unico nazionale e poi stabilirà il sito”. AD OGGI IL CNAPI E’ SECRETATO PER EVITARE QUALSIASI ULTERIORE ALLARME NELLE POPOLAZIONI.

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