Enna. Deposito rifiuti radioattivi: Regalbuto a caccia di gloria o di rogne?

Regalbuto a caccia di gloria o di rogne?
Se ha informazioni e documenti attendibili venga e ce li mostri, li divulghi, li pubblichi, li metta a conoscenza dell’opinione pubblica!
Noi per nostro conto continuiamo a seguire con attenzione ed apprensione tutte le notizie e le informazioni che riguardano questa vicenda, anche quelle che sino ad oggi, per sua ammissione, sono solo supposizioni.
Noi, per quanto ci riguarda continuiamo ad essere mobilitati, non a comando, contro l’utilizzo del territorio come discarica di rifiuti radioattivi, contro l’utilizzo delle miniere per fini diversi da quelli produttivi, contro la colonizzazione della Sicilia e l’occupazione del suo suolo per installazioni come il Muos, trivelle, impianti eolici “selvaggi” e inceneritori. A maggior ragione dopo che la Regione ha dimostrato di non essere capace neppure di mettere in piedi un adeguato piano rifiuti, non ha saputo attuare una seppur minima strategia idonea a ridurre le quantità di rifiuti conferiti in discarica e ad aumentare i livelli della raccolta differenziata adeguandoli ai parametri suggeriti dall’Europa.
Ma nel contempo siamo favorevoli a tante altre cose … come allo “sfruttamento intelligente” delle risorse ambientali, culturali ed artistiche della Sicilia, allo “sfruttamento sostenibile” del territorio per le produzioni agroalimentari coerenti con le sue tradizioni e gli aspetti vocazionali, allo “sfruttamento equilibrato” delle rinnovabili per la produzione non invasiva di energia pulita e distribuita.
Se i governi nazionale e regionale hanno predilezione per il nostro territorio, lo dimostrino prima mettendo a posto le strade, i ponti, le scuole, i monumenti, i siti archeologici, realizzando le infrastrutture materiali ed immateriali come la banda larga per aiutarci a superare il gap che ci impedisce di essere al pari con le altre regioni, sostenendo l’occupazione e gli investimenti nelle nostre imprese attraverso una fiscalità di vantaggio che consenta di controbilanciare la mancanza di servizi e di competitività, incentivando il turismo, l’agroalimentare, l’artigianato e le piccole e medie imprese che continuano a sopravvivere in un territorio ostile ed emarginato e … dopo tutto questo … apra un confronto con la popolazione per valutare se questo è il posto più idoneo per sotterrare scorie radioattive o bruciare rifiuti.
Noi siamo pronti non solo a confrontarci per contestare e protestare, ma anche per immaginare e costruire un futuro migliore.

Tonino Palma
COTAS – Comitato Tutela Ambiente e Territorio


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