Presentato a GlasGow uno studio della viabilità antica dell’area ennese
Come era stato annunciato durante il convegno Salvalarte tenutosi il 3 luglio scorso presso i locali della Soprintendenza ai BB. CC. ed AA. Di Enna, l’equipe di studio, diretta dal Prof. Carlo Citter dell’Università degli Studi di Siena, ha presentato durante il 21° Meeting annuale della associazione europea degli archeologi (European Association of Archeologist EAA), uno studio dedicato alle reti di comunicazione viaria nell’area della Sicilia Centrale ed in particolare nel tratto Agira-Enna.
Lo studio, denominato: A stratified routes’ network in a stratified landscape. The region of Enna (central Sicily) from the Bronze Age to the 19 th c. AD. È stato realizzato utilizzando le più moderne tecniche di predittività e postdittività in archeologia ed ha ricostruito l’andamento della rete viaria est ovest in questa parte di territorio che tanto ha significato per la storia della nostra regione.
Lo studio ha voluto rappresentare la sperimentazione di un metodo non invasivo di ricerca storico-archeologica che potrebbe divenire la base per le scelte di ricerca sul campo nel prossimo futuro e che, comunque, rappresenta una importante lettura del paesaggio e del suo divenire anche e soprattutto in ragione della disponibilità delle risorse, della sostenibilità delle scelte operate di volta in volta per lo sfruttamento di queste stesse risorse e quindi una importantissima lezione che dal passato punta a farci immaginare un futuro sostenibile e duraturo.
La presentazione dello studio, disponibile sin d’ora sul network di scienza Academia.edu al link: https://www.academia.edu/15685075/A_stratified_routes_network_in_a_stratified_landscape._The_region_of_Enna_central_Sicily_from_the_Bronze_Age_to_the_19_th_c._AD, ha visto impegnati, oltre al prof. Citter, la professoressa Cinzia Tavernari, della Abdullah Gül University della Turchia, la dottoressa Valentina Di Natale, il dr. Andrea Patacchini e il dr. Giuseppe Maria Amato.
Lo stesso studio è stato realizzato a costo zero attraverso l’impegno volontario degli studiosi e la disponibilità della Soprintendenza coordinata dal Soprintendente dall’Arch. Salvatore Gueli con la sezione archeologica diretta dalla Dr.ssa Pinella Marchese.