Da qualche giorno Nissoria (comune dell’ex Provincia regionale di Enna) è assurto ai media nazionali per essere diventato il primo comune leghista del sud. Dall’ex Terronia salviniana ricomincia dunque la marcia su Roma e un caravanserraglio per il carroccio, torna sempre utile anche ai confini dell’impero.
Intanto Nissoria con Salvini è diventato d’emblèe più efficiente, produttivo e nordizzato, al punto che migliaia e migliaia di Siriani hanno rinunciato alla cittadinanza berlinese per quella nissorina con grande dolore della Merkel, che però si è detta disponibile a aprire un tavolo di discussione, specie se allietato da braciolata. Braciolata e non più mangiata così si conviene a chi è aduso frequentar ciottoli e non cuticchie.
A presto pure un Alberto da Giussano ai Picinosi e una bandiera con sole delle alpi a Musa altro, per non sfigurare con il Nord che si abbevera direttamente alla foce della gloria, non possiamo. La cosa però ha suscitato un certo mormorio fra i nissorini e gli irredenti, che di essere tacciati di salvinismo proprio non ne vogliono sapere, si sono offesi nello scoprirsi leghisti da terun che erano.
Nissoria è fatta dai nissorini e non tutti ambiscono alla maglia verde o all’amicizia con Casa Pound. Sarà per il fraseggio scurrile del felpato capopopolo; sarà per l’assenza totale di contenuto politico che affligge i suoi comizi; sarà per l’arrafazzata selezione dei disperati in profughi e rifugiati, terroristi e terrorizzati, affamati e bombardati; sarà che, “quell’endemica inferiorità culturale propria dei meridionali” a detta del Salvini ante Nissoria, proprio non gli è calata; sarà per la consapevolezza che il CARA di Mineo ha affamato i nivuri e appanzato gli italiani, complici degli scafisti e dell’assassino dei due anziani catanesi; sarà quel che sarà, ma questi testardi proprio non si vogliono convincere delle ragioni dell’altro Matteo e insistono nel pensare che questa emergenza ventennale, stando al Pentagono, non la fermeranno nè lui né i muri di Orbàn.
La Salvini & C. nel tentativo di proporsi a destra di Renzi ha arruolato dunque un altro milite e pazienza per chi l’ha votato in altra casacca.
La prossima sagra della mollica intanto sarà rallegrata dalla Le Pen! E vuoi mettere la Le Pen con Arsenico e la sua fisarmonica?
Mah! Aspettando che il Matteo sbarbato fallisca miseramente di “fare il verso”, Nissoria si schiera a fianco del salvatore lumbard: “toccando” con litrate di veleno razzista, che appanna gli occhi e non fa più vedere il suo asservimento ai poteri costituiti. Una parte di Nissoria dunque ha detto si a “Noi con Salvini”, ma un’altra ha urlato “Mai con Salvini” almeno fino a quando non indosserà una felpa nera con su scritto: “amico dei vu cumprà”, utile manovalanza nella crociata contro i tedeschi cattivi, cattivi, che vogliono conquistare il mondo, levare La Rosa e imporre le Kessler.
In attesa che Leonforte passi a Possibile e Assoro a Conseratori e Riformisti noi ci tratteniamo dal troppo ridere e speriamo ancora nel cambiamento… uno purchè sia.
Gabriella Grasso
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