Solo un dio ci può salvare

A’ la guerre comme à la guerre: questa settimana; quella scorsa: né blitz e manco stike, la prossima: verso l’infinito e oltre… mah .Intanto è cominciato il Sinodo ordinario sulla famiglia: “Mano tesa e porte aperte! Il Sinodo non è il Parlamento”, qui batracomiomachie, organi genitali a interpunzione del linguaggio istituzionale, compromessi e lordure si fanno, ma non si dicono e fra due settimane dopo serrati dibattiti e inesistenti confronti tutti insieme, progressisti e conservatori, proferiremoun sonoro NO all’altro. No a Simona Vinci che sposa in municipio senza velo ne confetti, senza campane e senza riso, senza cameraman e senza fotografi, senza paggi ne damine, senza pianti e senza preti che consacrano un sentimento a loro proibito. NO! NO! NO! Così la Vinci mi manda a ramengo il business dei fiori d’arancio. Se si scopre che con solo 16 euro di marca da bollo si può tutelare un figlio… tranquilli ci pensa la Curia bolognese, che fottendosene bellamente dei patti lateranenzi, dichiara nullo un matrimonio civile. NO! Anzi MAI! la comunione ai divorziati che non vivono in castità, a meno che non siano imprenditori col vezzo delle cene eleganti e NO, NO, e ancora NO, ai gay che costringono il Vaticano a provvedimenti disciplinari inevitabili: il rogo. “Adotta un padre sinodale” si legge sui social in questi giorni e prega, prega, perché faccia il bene nostro. Speriamo che Dio abbia di meglio da fare che trastullarsi con vecchi impenitenti sedotti dai bambini, bisognosi di affetto. Povero Cristo inchiodato, scandalo per i Giudei e follia per i Gentili, ancora non hanno inteso questi farisei che resistere, significa dire NO! NO! NO! Alla grigia orgia di cinismo che calpestando il diverso, da loro, calpesta anche Te.

Gabriella Grasso
P.S.
Potrebbero i portatori di Cristo impegnati a discutere di famiglia e sesso, trattare anche della viabilità siciliana? Sennò ad Alfano gli riparte il ponte?!